Le briofite del parco scientifico didattico Isola Polvese
E’ ormai appurato che la sopravvivenza di molte specie di briofite dipende dalla conservazione del loro habitat naturale.Tuttavia, la mancanza di serie misure di salvaguardia, soprattutto a carico delle foreste e degli ambienti umidi, i due habitat preferenziali di crescita per le briofite, per la loro estrema diversità microclimatica e di substrato, è causa dell’estinzione di parecchie specie di briofite.
La deforestazione, le pratiche forestali, con la rimozione dei vecchi tronchi e l’impianto di specie esotiche sono aspetti evidenti della distruzione degli ambienti forestali come le attività estrattive, quelle di drenaggio e l’inquinamento lo sono per quelli umidi.
Viene quindi ribadita la necessità che gli interventi per una corretta ed efficace azione di salvaguardia siano indirizzati non semplicemente alla protezione delle singole specie minacciate di estinzione, bensì alla conservazione degli ambienti che ne garantiscono la sopravvivenza.
Lo studio della flora briologica dell’Isola Polvese è stato compiuto attraverso un serie di erborizzazioni avviate dal naturalista Piero Saleremo nel 2003 e continuate dagli Autori l’anno successivo. Complessivamente sono stati raccolti 96 taxa di briofite (8 epatiche e 88 muschi), 26 specie delle quali risultano nuove per la regione Umbria.
Dalla prefazione degli Autori
Disponibile per sola consultazione presso:
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