Consigliera di parità 2019 - 2024
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Consigliera di parità della Provincia di Perugia
Avv. Giuliana Astarita
Piazza Italia, 11 – IV piano
06121 Perugia
Tel. 075/368.1519 1518 1930 1085
giuliana.astarita@provincia.perugia.it
La Consigliera riceve su appuntamento
Il servizio è gratuito
È una figura istituzionale nominata dal Ministero del Lavoro, che la legge istituisce a promozione e controllo dell’attuazione dei principi di uguaglianza, opportunità e non discriminazione nel mondo del lavoro. (D.Lgs.198/2006 e s.m.i.)
Nell’esercizio delle funzioni loro attribuite, le Consigliere ed i Consiglieri di Parità sono pubblici ufficiali ed hanno l’obbligo di segnalazione all’autorità giudiziaria dei reati di cui vengono a conoscenza per ragione del loro ufficio.
Con decreto n. 193 del 13 dicembre 2019 il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali ha nominato le consigliere di parità della provincia di Perugia:
- Consigliera di parità effettiva, avv. Giuliana Astarita
- Consigliera di parità supplente, prof.ssa Cristina Gatti
Le Consigliere ed i Consiglieri di parità intraprendono ogni utile iniziativa, nell'ambito delle competenze dello Stato, ai fini del rispetto del principio di non discriminazione e della promozione di pari opportunità per lavoratori e lavoratrici, svolgendo in particolare i seguenti compiti:
a) rilevazione delle situazioni di squilibrio di genere, al fine di svolgere le funzioni promozionali e di garanzia contro le discriminazioni previste dal libro III, titolo I del d.lgs. 198/2006;
b) promozione di progetti di azioni positive, anche attraverso l'individuazione delle risorse comunitarie, nazionali e locali finalizzate allo scopo;
c) promozione della coerenza della programmazione delle politiche di sviluppo territoriale rispetto agli indirizzi comunitari, nazionali e regionali in materia di pari opportunità;
d) sostegno delle politiche attive del lavoro, comprese quelle formative, sotto il profilo della promozione e della realizzazione di pari opportunità;
e) promozione dell'attuazione delle politiche di pari opportunità da parte dei soggetti pubblici e privati che operano nel mercato del lavoro;
f) collaborazione con le direzioni regionali e provinciali del lavoro al fine di individuare procedure efficaci di rilevazione delle violazioni alla normativa in materia di parità, pari opportunità e garanzia contro le discriminazioni, anche mediante la progettazione di appositi pacchetti formativi;
g) diffusione della conoscenza e dello scambio di buone prassi e attività di informazione e formazione culturale sui problemi delle pari opportunità e sulle varie forme di discriminazioni;
h) verifica dei risultati della realizzazione dei progetti di azioni positive previsti dagli articoli da 42 a 46 del d.lgs. 198/2006;
i) collegamento e collaborazione con gli assessorati al lavoro degli enti locali e con organismi di parità degli enti locali.
Nei casi di presunta discriminazione basata sul sesso sul luogo di lavoro (sia pubblico che privato) i soggetti direttamente interessati, le organizzazioni sindacali, le associazioni, gli organismi (a vario titolo interessati) possono inoltrare una denuncia alla Consigliera provinciale territorialmente competente.
Inoltre possono essere segnalate le eventuali discriminazioni indirette contenute in accordi aziendali, in procedure concorsuali, in prassi e comportamenti adottati sui luoghi di lavoro che penalizzano in modo proporzionalmente maggiore gruppi di lavoratrici o di lavoratori.
Per ciascuna segnalazione viene attivata una istruttoria secondo le modalità ritenute più idonee al superamento della discriminazione.
Alle Consigliere e ai Consiglieri di parità, nell'ambito delle competenze ad esse/i assegnate, si possono rivolgere tutti coloro che ritengono di aver subìto discriminazioni.