Il corpo amico
Il corpo amico nell'educazione ai sentimenti e al rispetto
Il Progetto Il corpo amico nell’educazione ai sentimenti e al rispetto, realizzato in collaborazione con la UISP Regionale Umbria, è nato con la finalità di diffondere la cultura del rispetto e della legalità tra i giovani, per ri-educarli alle differenze, alla pluralità e alla multi-culturalità che troppo spesso nella vita quotidiana portano all'indifferenza, se non addirittura all'emarginazione.
Scuole coinvolte: IPSIA PERUGIA; ITAS G.BRUNO PERUGIA; IIS ORFINI FOLIGNO; IIS L.DA VINCI UMBERTIDE (a. s. 2011-2012)
Obiettivi, finalità, azioni
L'intento del Progetto Il corpo amico è stato quello di portare i ragazzi alla conoscenza di sé e del proprio corpo e al riconoscimento degli stereotipi culturali che condizionano comportamenti e scelte di vita, cercando di farli giungere ad una decostruzione critica delle forme stereotipate attraverso cui le identità di genere sono culturalmente e socialmente plasmate.
Il Progetto ha cercato di favorire lo sviluppo e la maturazione della capacità di comunicare, chiarire ed esprimere il proprio mondo interiore attraverso linguaggi figurativi, musicali e corporei.
Il nostro corpo è, infatti, il primo "mezzo" tramite il quale comunichiamo con l'ambiente; esso ci parla attraverso il dolore, il piacere, ecc. e, contemporaneamente, dialoga, mandando una serie ininterrotta di messaggi, con il mondo esterno.
Questo ci consente di riflettere sulle relazioni interpersonali che, se per un verso ci permette di cogliere, attraverso indizi, la personalità dell’altro e dell’altra, di contro rende chiara l’ambiguità dell’essere un corpo e dell’avere un corpo, cosa che spesso va ad ostacolare un contatto più profondo, impedendoci una visione più ampia della realtà.
La realizzazione concreta del percorso progettuale è avvenuta tramite l'applicazione dei principi di una pedagogia attiva e di esperienze ed attività concrete, che sono confluite poi in un confronto finale tra le classi coinvolte.
Utilizzando il linguaggio diretto e coinvolgente della danza e dello sport (discipline orientali e pugilato), i ragazzi si sono messi alla prova per conoscere il proprio corpo e i propri limiti. Il movimento fisico ha permesso loro di migliorare le capacità non solo corporee, ma anche e soprattutto, relazionali, favorendo l'autostima e l'accettazione di sé e dell'altro.
Attraverso poi la proiezione di film con contenuti attinenti alle tematiche delle questioni di genere e degli stereotipi (Angeli d’acciaio, Million Dollar Baby, Il corpo delle donne), gli studenti sono stati coinvolti nella riflessione e nel confronto sulle emozioni, sulle convinzioni e sui luoghi comuni/preconcetti.
“Il corpo è un luogo di conoscenza, è il primo «mezzo» con cui comunichiamo con l'ambiente
esterno e con cui si realizza la relazione interpersonale con l'altro.
Oggi, soprattutto nei giovani, è importante favorire la consapevolezza della propria corporeità e del proprio sé fisico e psichico, per un'educazione alle differenze e alla pluralità, non solo tra maschile e femminile, ma anche tra le diverse abilità, per sfatare stereotipi e convinzioni che spesso condizionano comportamenti e scelte di vita di ognuno di noi.”
L'Amministrazione provinciale ha dato il suo sostegno al progetto anche al fine di promuovere la conoscenza di una giusta cultura delle differenze attraverso l'acquisizione della consapevolezza del proprio sé corporeo e mentale e di conseguenza scegliere la pratica sportiva giusta.