Se ne parlerÃÂ nel convegno organizzato dai Club per l'Unesco di Perugia-Gubbio, Alta Umbria e di Foligno e Valle del Clitunno. Sabato 26 settembre alle 10
(Cittadino e Provincia) Perugia, 22 settembre 2020 - “Ailanto e Paesaggio: la conservazione del patrimonio naturale e culturale regionale” è il titolo del convegno promosso e organizzato dai Club per l’Unesco di Perugia-Gubbio/Alta Umbria e di Foligno e Valle del Clitunno, presieduti rispettivamente da Gianfranco Cesarini e Bruna Cascelli Federici. Il Convegno – presentato questa mattina nella sala Pagliacci del Palazzo della Provincia di Perugia che patrocina l’evento dalla Presidente Cascelli Federici affiancata da Antonietta Gargiulo vicepresidente del Club di Perugia e dal socio del Club di Foligno ingegner Maurizio Biondi – si terrà nella sala del Consiglio provinciale, sabato 26 settembre a partire dalle 10 e si propone di diffondere la consapevolezza che non sempre la biodiversità è un elemento positivo per l’ambiente quando è infestante e aliena all’habitat europeo. L’ailanto, importato dalla Cina intorno alla metà del 1700, sta alterando in maniera irreversibile il paesaggio del nostro Continente al punto che la Svizzera ha emanato una normativa per il contenimento della specie. L’Umbria non è immune da questa ingombrante presenza che sta prevalendo sulla vegetazione autoctona privando il paesaggio di quelle caratteristiche che lo rendono prezioso e caratteristico.
Il Convegno che vuole essere una sorta di “calcio di inizio”, un primo passo per sensibilizzare e coinvolgere soprattutto le istituzioni a cui spetta il compito di affrontare con decisione la problematica, vedrà la partecipazione di illustri relatori. Il programma prenderà il via con i saluti dei presidenti dei Club per l’Unesco, di Gabriella Righi, coordinatrice del Concorso internazionale “La Fabbrica nel Paesaggio” da lei ideato 11 anni fa e di Gaetano Martino, direttore del dipartimento di scienze agrarie, alimentati e ambientali dell’Università di Perugia. Seguiranno gli interventi di Marco Devecchi, presidente dell’Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano, docente di parchi e giardini, del dipartimento di scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università di Torino; Aldo Ranfa, docente di botanica ambientale a applicata, dipartimento di ingegneria civile e ambientale dell’Università di Perugia: Franco Famiani e Alberto Palliotti, docenti di arboricoltura generale e coltivazioni arboree, dipartimento di scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università di Perugia; Francesco Vidotto, docente di scienze e tecnologie agrarie, dipertimento di scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università di Torino; Luca Proietti, direttore generale dell’Arpa Umbria e Andrea Sisti, presidente della World Agronomists Association. Coordinerà i lavori Maurizio Biondi.
Cs20048.RM
(Cittadino e Provincia) Perugia, 22 settembre 2020 - “Ailanto e Paesaggio: la conservazione del patrimonio naturale e culturale regionale” è il titolo del convegno promosso e organizzato dai Club per l’Unesco di Perugia-Gubbio/Alta Umbria e di Foligno e Valle del Clitunno, presieduti rispettivamente da Gianfranco Cesarini e Bruna Cascelli Federici. Il Convegno – presentato questa mattina nella sala Pagliacci del Palazzo della Provincia di Perugia che patrocina l’evento dalla Presidente Cascelli Federici affiancata da Antonietta Gargiulo vicepresidente del Club di Perugia e dal socio del Club di Foligno ingegner Maurizio Biondi – si terrà nella sala del Consiglio provinciale, sabato 26 settembre a partire dalle 10 e si propone di diffondere la consapevolezza che non sempre la biodiversità è un elemento positivo per l’ambiente quando è infestante e aliena all’habitat europeo. L’ailanto, importato dalla Cina intorno alla metà del 1700, sta alterando in maniera irreversibile il paesaggio del nostro Continente al punto che la Svizzera ha emanato una normativa per il contenimento della specie. L’Umbria non è immune da questa ingombrante presenza che sta prevalendo sulla vegetazione autoctona privando il paesaggio di quelle caratteristiche che lo rendono prezioso e caratteristico.
Il Convegno che vuole essere una sorta di “calcio di inizio”, un primo passo per sensibilizzare e coinvolgere soprattutto le istituzioni a cui spetta il compito di affrontare con decisione la problematica, vedrà la partecipazione di illustri relatori. Il programma prenderà il via con i saluti dei presidenti dei Club per l’Unesco, di Gabriella Righi, coordinatrice del Concorso internazionale “La Fabbrica nel Paesaggio” da lei ideato 11 anni fa e di Gaetano Martino, direttore del dipartimento di scienze agrarie, alimentati e ambientali dell’Università di Perugia. Seguiranno gli interventi di Marco Devecchi, presidente dell’Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano, docente di parchi e giardini, del dipartimento di scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università di Torino; Aldo Ranfa, docente di botanica ambientale a applicata, dipartimento di ingegneria civile e ambientale dell’Università di Perugia: Franco Famiani e Alberto Palliotti, docenti di arboricoltura generale e coltivazioni arboree, dipartimento di scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università di Perugia; Francesco Vidotto, docente di scienze e tecnologie agrarie, dipertimento di scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università di Torino; Luca Proietti, direttore generale dell’Arpa Umbria e Andrea Sisti, presidente della World Agronomists Association. Coordinerà i lavori Maurizio Biondi.
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