Schede primarie
l'importanza di educare alla diffenza e alla non-violenza
La Consigliera di Parità della Provincia di Perugia, Giuliana Astarita, è intervenuta all’incontro “A Numero Zero”, organizzato a Perugia in occasione della Giornata Internazionale della Donna.
In occasione della Giornata Internazionale della Donna si è svolto l’incontro sull’importanza di educare alla differenza e alla non-violenza, come omaggio a tutte le donne del mondo. Organizzato presso il ristorante Numero zero, il Gusto dell'inclusione, un luogo in la promozione della una cultura della diversità è intesa come patrimonio di inestimabile ricchezza; un luogo capace di scatenare un autentico senso d’appartenenza anche per chi è stato messo a margine. Un’inclusione vera che si concretizza in un lavoro retribuito, a chi prima d’ora non era stata data nessuna possibilità.
“I tempi per la parità di genere si allungano di un’altra generazione a causa del Covid. Le conseguenze economiche della pandemia hanno ampliato le disparità fra i sessi, soprattutto in ambito economico”. Così la Consigliera di Parità della Provincia di Perugia, Giuliana Astarita, è intervenuta all’incontro
“Nella ricerca di soluzioni inclusive – ha proseguito - l’Italia viaggia in modo lento e retrogrado rispetto al resto del mondo, siamo al 63esimo posto, l’Umbria invece, in proporzione, è vicina allo spaccato del Sud d’Italia. La spinta maggiore al miglioramento è venuta dalla politica, dove risultiamo il 41esimo Paese nella classifica. L’altra faccia della medaglia, però, è la partecipazione economica, che ci vede scivolare al 114esimo posto, fra le maglie nere a livello europeo”.
Una riflessione attenta, quella di Astarita, che ha messo bene in luce la situazione delle donne nel mondo del lavoro: “Donne che, come si sa e si misura da tempo, guadagnano meno, hanno contratti più fragili e minori prospettive di carriera, avranno pensioni più povere e quindi sono maggiormente a rischio povertà per tutta la vita rispetto agli uomini. Tali disparità consentono, purtroppo, di affermare che il cammino finora percorso è stato contrassegnato da numerosi successi, ma che la strada da percorrere è ancora lunga. Occorre quindi adottare ulteriori, nuovi e diversi strumenti per superare, nei fatti, effettive disuguaglianze”.