Il 9 maggio 1950 Robert Schuman (ministro degli esteri francese dell’epoca) presentava la proposta di creare un’Europa organizzata, indispensabile al mantenimento di relazioni pacifiche tra gli Stati - la “dichiarazione Schuman” appunto - considerata il vero e proprio atto di nascita dell’Unione europea.
Per questo ogni 9 maggio si celebra la Festa dell’Europa, occasione per promuovere attività che avvicinano l’Europa ai suoi cittadini. Mai come in questo 9 maggio 2012 l’Europa è chiamata a dare risposte su come affrontare sfide senza precedenti dal dopoguerra, tra cui una drammatica disoccupazione giovanile e il rischio che stanno correndo alcune delle principali conquiste di sessant’anni d’integrazione, quali l’euro e il mercato interno.
“L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme. Essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto”: parole più che mai attuali. La solidarietà tra i popoli e le nazioni europee deve costantemente essere adattata alle nuove sfide poste da un mondo in continua evoluzione e cambiamento, nonostante lo scetticismo dilagante, affinché il progetto di un’Europa unita, così come la sognarono i suoi padri fondatori, possa effettivamente realizzarsi.
Il 9 maggio 1950 Robert Schuman (ministro degli esteri francese dell’epoca) presentava la proposta di creare un’Europa organizzata, indispensabile al mantenimento di relazioni pacifiche tra gli Stati - la “dichiarazione Schuman” appunto - considerata il vero e proprio atto di nascita dell’Unione europea.
Per questo ogni 9 maggio si celebra la Festa dell’Europa, occasione per promuovere attività che avvicinano l’Europa ai suoi cittadini. Mai come in questo 9 maggio 2012 l’Europa è chiamata a dare risposte su come affrontare sfide senza precedenti dal dopoguerra, tra cui una drammatica disoccupazione giovanile e il rischio che stanno correndo alcune delle principali conquiste di sessant’anni d’integrazione, quali l’euro e il mercato interno.
“L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme. Essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto”: parole più che mai attuali. La solidarietà tra i popoli e le nazioni europee deve costantemente essere adattata alle nuove sfide poste da un mondo in continua evoluzione e cambiamento, nonostante lo scetticismo dilagante, affinché il progetto di un’Europa unita, così come la sognarono i suoi padri fondatori, possa effettivamente realizzarsi.