Guasticchi "Un riconoscimento al valore dell'uomo, alla sua onestÃÂ e alle sue capacitÃÂ imprenditoriali"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 8 febbraio ’12) – Non è solo per le sue qualità di imprenditore che si è fatto da solo, ma è, anche e soprattutto, per le sue qualità di uomo al servizio della collettività che il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi ha voluto dare il riconoscimento dell’Ente ad Arnaldo Granci, l’imprenditore tifernate del settore del mobile, già insignito del titolo di Cavaliere e che oggi viene nominato Ufficiale della Repubblica dal Capo dello Stato. ‘Un nuovo titolo per Granci che testimonia – ha sottolineato Guasticchi – come questo bravo artigiano sia diventato un riferimento come persona importante per la collettività e su cui si può contare. Sarà uno dei nostri ‘giusti’, una persona da ricordare”. Le parole del presidente della Provincia hanno incorniciato la cerimonia che stamani si è tenuta nella Sala ‘Falcone e Borsellino’ del Palazzo della Provincia di Perugia, alla presenza di personalità istituzionali e religiose, ma anche degli amici e dei familiari di Granci. Presenti l’assessore alla viabilità della Provincia di Perugia Domenico Caprini, il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, l’assessore all’ambiente di Città di Castello Luca Secondi, l’assessore assisiate ai lavori pubblici Lucio Cannelli e Don Giuseppe Amantini Presidente del Centro di Accoglienza tifernate ‘S. Giovanni’ in rappresentanza del Vescovo di Città di Castello Monsignor Domenico Cancian che non ha potuto prendere parte alla cerimonia. Assente anche il sindaco di Apecchio Orazio Ioni, impossibilitato a partecipare data la difficile situazione causata dal maltempo. Visibilmente commosso, Arnaldo Granci ha ringraziato tutti i presenti. “Ringrazio le Istituzioni e tutti voi che ritengo veri amici – ha detto – Ringrazio in particolare Giovanni Alunni dirigente dell’ufficio segreteria del Quirinale. Mi sono chiesto se ho meritato questa onorificenza. Forse in parte sì, forse per l’onestà che mi ha insegnato mio padre e per l’attaccamento che ho sempre avuto per il mio lavoro”. Amantini ha letto il messaggio del vescovo Cancian il quale si è congratulato vivamente per “il prestigioso riconoscimento che corona in modo meraviglioso l’alta professionalità, l’intraprendenza, la serietà e l’onestà e la capacità di innovazione lungo un percorso di oltre quarant’anni espresse da Granci”. Amantini ha sottolineato, da parte sua, come l’impegno di Granci deve essere di esempio, sia nel campo professionale che personale. Anche il sindaco Luciano Bacchetta ha voluto ringraziare il maestro tifernate per il suo impegno umano, civile e sociale nonchè la Provincia per la sensibilità dimostrata. “Si tratta – ha detto – di un coronamento splendido per chi ha lavorato tanti anni. Arnaldo è motivo di vanto e di onore per noi, un segnale della città e delle sue eccellenze”. Cannelli ha ringraziato per la ‘nobile e toccante idea di riunire istituzioni ed amici per salutare Granci’ di cui ha sottolineato ‘il valore umano e l’onestà’, ricordando anche l’impegno dell’imprenditore per Assisi durante il terremoto. “Con Granci – ha commentato – ci si può contare”.
Arnaldo Granci inizia come dipendente nella falegnameria Giorgeschi di Città di Castello. Nel 1970 costituisce la propria azienda artigiana nel settore artistico del legno. Nel 1975 assume i primi dipendenti, fino agli attuali 11. 76 complessivamente i collaboratori che hanno attraversato il percorso dell’azienda di Granci. Sempre nel 1975, contribuisce alla nascita del Consorzio Smai e sono quelli gli anni in cui l’imprenditore comincia a confrontarsi con l’estero. L’azienda ha collaborato anche con le sovrintendenze per le belle arti di Bologna, Ancona e Perugia e ha partecipato al restauro della pinacoteca di Assisi. Ha effettuato numerosi restauri: tra questi Villa Montesca, Tipografia Grifani-Donati, Tela Umbra, museo delle tradizioni popolari di Garavelle. Nel 1995 l’impresa si trasforma in familiare. Granci nel 1992 viene insignito del titolo di Cavaliere e oggi di Ufficiale della Repubblica. E’ stato consigliere Smai per quali venti anni e presidente del Consorzio dal 1994 al 2006. Inoltre, è stato consigliere comunale di Città di Castello negli anni 1993 e 1994, presidente dell’associazione ‘Amici di Scalocchio’ dal 1985 al 1995, vicepresidente della polisportiva Tiferno ’90 nella seconda metà degli anni ’90, volontario del Centro di Accoglienza San Giovanni di Giove a Città di Castello e presidente del Comitato tifernate ‘L’arte è mobile’.
Oi12081.GC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 8 febbraio ’12) – Non è solo per le sue qualità di imprenditore che si è fatto da solo, ma è, anche e soprattutto, per le sue qualità di uomo al servizio della collettività che il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi ha voluto dare il riconoscimento dell’Ente ad Arnaldo Granci, l’imprenditore tifernate del settore del mobile, già insignito del titolo di Cavaliere e che oggi viene nominato Ufficiale della Repubblica dal Capo dello Stato. ‘Un nuovo titolo per Granci che testimonia – ha sottolineato Guasticchi – come questo bravo artigiano sia diventato un riferimento come persona importante per la collettività e su cui si può contare. Sarà uno dei nostri ‘giusti’, una persona da ricordare”. Le parole del presidente della Provincia hanno incorniciato la cerimonia che stamani si è tenuta nella Sala ‘Falcone e Borsellino’ del Palazzo della Provincia di Perugia, alla presenza di personalità istituzionali e religiose, ma anche degli amici e dei familiari di Granci. Presenti l’assessore alla viabilità della Provincia di Perugia Domenico Caprini, il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, l’assessore all’ambiente di Città di Castello Luca Secondi, l’assessore assisiate ai lavori pubblici Lucio Cannelli e Don Giuseppe Amantini Presidente del Centro di Accoglienza tifernate ‘S. Giovanni’ in rappresentanza del Vescovo di Città di Castello Monsignor Domenico Cancian che non ha potuto prendere parte alla cerimonia. Assente anche il sindaco di Apecchio Orazio Ioni, impossibilitato a partecipare data la difficile situazione causata dal maltempo. Visibilmente commosso, Arnaldo Granci ha ringraziato tutti i presenti. “Ringrazio le Istituzioni e tutti voi che ritengo veri amici – ha detto – Ringrazio in particolare Giovanni Alunni dirigente dell’ufficio segreteria del Quirinale. Mi sono chiesto se ho meritato questa onorificenza. Forse in parte sì, forse per l’onestà che mi ha insegnato mio padre e per l’attaccamento che ho sempre avuto per il mio lavoro”. Amantini ha letto il messaggio del vescovo Cancian il quale si è congratulato vivamente per “il prestigioso riconoscimento che corona in modo meraviglioso l’alta professionalità, l’intraprendenza, la serietà e l’onestà e la capacità di innovazione lungo un percorso di oltre quarant’anni espresse da Granci”. Amantini ha sottolineato, da parte sua, come l’impegno di Granci deve essere di esempio, sia nel campo professionale che personale. Anche il sindaco Luciano Bacchetta ha voluto ringraziare il maestro tifernate per il suo impegno umano, civile e sociale nonchè la Provincia per la sensibilità dimostrata. “Si tratta – ha detto – di un coronamento splendido per chi ha lavorato tanti anni. Arnaldo è motivo di vanto e di onore per noi, un segnale della città e delle sue eccellenze”. Cannelli ha ringraziato per la ‘nobile e toccante idea di riunire istituzioni ed amici per salutare Granci’ di cui ha sottolineato ‘il valore umano e l’onestà’, ricordando anche l’impegno dell’imprenditore per Assisi durante il terremoto. “Con Granci – ha commentato – ci si può contare”.
Arnaldo Granci inizia come dipendente nella falegnameria Giorgeschi di Città di Castello. Nel 1970 costituisce la propria azienda artigiana nel settore artistico del legno. Nel 1975 assume i primi dipendenti, fino agli attuali 11. 76 complessivamente i collaboratori che hanno attraversato il percorso dell’azienda di Granci. Sempre nel 1975, contribuisce alla nascita del Consorzio Smai e sono quelli gli anni in cui l’imprenditore comincia a confrontarsi con l’estero. L’azienda ha collaborato anche con le sovrintendenze per le belle arti di Bologna, Ancona e Perugia e ha partecipato al restauro della pinacoteca di Assisi. Ha effettuato numerosi restauri: tra questi Villa Montesca, Tipografia Grifani-Donati, Tela Umbra, museo delle tradizioni popolari di Garavelle. Nel 1995 l’impresa si trasforma in familiare. Granci nel 1992 viene insignito del titolo di Cavaliere e oggi di Ufficiale della Repubblica. E’ stato consigliere Smai per quali venti anni e presidente del Consorzio dal 1994 al 2006. Inoltre, è stato consigliere comunale di Città di Castello negli anni 1993 e 1994, presidente dell’associazione ‘Amici di Scalocchio’ dal 1985 al 1995, vicepresidente della polisportiva Tiferno ’90 nella seconda metà degli anni ’90, volontario del Centro di Accoglienza San Giovanni di Giove a Città di Castello e presidente del Comitato tifernate ‘L’arte è mobile’.
Oi12081.GC