(Cittadino e Provincia) Perugia, 7 febbraio ’13 - La Prima Commissione Consiliare permanente si è riunita per discutere di fonti alternative e della situazione complessiva delle normative che ne regolamentano le procedure per l’insediamento nella nostra regione. Il Presidente della Commissione ha introdotto l’argomento ricordando come sia sempre più difficile operare nel settore delle energie rinnovabili, sia per la carenza di finanziamenti, sia per le difficoltà legate alla applicazione della normativa. L’assessore con delega alla Gestione ed al Controllo ambientale, ricordando innanzitutto come la Provincia abbia un ruolo minore rispetto ad altre istituzioni, ha voluto sottolineare la qualità del lavoro degli uffici dell’Ente che riescono a dare risposte rapide alle problematiche proposte, pur nelle difficoltà dovute e agli interessi contrastanti in campo che costringono ad una faticosa mediazione. Dopo il quadro complessivo tracciato sul lavoro svolto dagli uffici provinciali, fatto dalla dott.sa Angela Fortuni dell’Ufficio Energie Rinnovabili, il Capogruppo di Sinistra e Libertà e dei Socialisti Riformisti, ha rimarcato come, in qualche caso, i Comitati nati di difesa del territorio abbiano solide ragioni per protestare, visto che, talora, si prefigura una sorta di sottaciuto sfruttamento del territorio stesso da parte dei proprietari degli impianti. Del resto, la complessità della normativa, le contraddizioni del comportamento dei comuni stessi, la sovrapposizione di interessi contrastanti dimostrano l’assenza di un filo comune conduttore che la politica deve cercare di riannodare. Un filo conduttore che manca anche per il Consigliere del Popolo delle Libertà che ha notato la contraddizione insita nella ricerca di energie alternative e, allo stesso tempo, nei continui intoppi burocratici che vengono messi all’esprimersi delle stesse. Una contraddizione di cui la politica deve farsi carico per risolverla. Il Capogruppo dei Comunisti italiani, infine, ha invitato a non sottovalutare il ruolo dei comitati sorti in difesa dei vari territori, invitando tutte le componenti interessate e specialmente quelle politiche ad utilizzare il buon senso nella mediazione tre le esigenze del territorio e quelle della realizzazione e del funzionamento degli impianti. A chiusura dell’ incontro, il Presidente della Commissione, ha voluto ricordare come, di fronte alla possibile esaurimento delle energie fossili, la politica debba essere impegnata a superare difficoltà e contrasti per permettere lo sviluppo delle fonti alternative che producono beneficio e non deturpano l’ambiente.
Amb13003.CC
(Cittadino e Provincia) Perugia, 7 febbraio ’13 - La Prima Commissione Consiliare permanente si è riunita per discutere di fonti alternative e della situazione complessiva delle normative che ne regolamentano le procedure per l’insediamento nella nostra regione. Il Presidente della Commissione ha introdotto l’argomento ricordando come sia sempre più difficile operare nel settore delle energie rinnovabili, sia per la carenza di finanziamenti, sia per le difficoltà legate alla applicazione della normativa. L’assessore con delega alla Gestione ed al Controllo ambientale, ricordando innanzitutto come la Provincia abbia un ruolo minore rispetto ad altre istituzioni, ha voluto sottolineare la qualità del lavoro degli uffici dell’Ente che riescono a dare risposte rapide alle problematiche proposte, pur nelle difficoltà dovute e agli interessi contrastanti in campo che costringono ad una faticosa mediazione. Dopo il quadro complessivo tracciato sul lavoro svolto dagli uffici provinciali, fatto dalla dott.sa Angela Fortuni dell’Ufficio Energie Rinnovabili, il Capogruppo di Sinistra e Libertà e dei Socialisti Riformisti, ha rimarcato come, in qualche caso, i Comitati nati di difesa del territorio abbiano solide ragioni per protestare, visto che, talora, si prefigura una sorta di sottaciuto sfruttamento del territorio stesso da parte dei proprietari degli impianti. Del resto, la complessità della normativa, le contraddizioni del comportamento dei comuni stessi, la sovrapposizione di interessi contrastanti dimostrano l’assenza di un filo comune conduttore che la politica deve cercare di riannodare. Un filo conduttore che manca anche per il Consigliere del Popolo delle Libertà che ha notato la contraddizione insita nella ricerca di energie alternative e, allo stesso tempo, nei continui intoppi burocratici che vengono messi all’esprimersi delle stesse. Una contraddizione di cui la politica deve farsi carico per risolverla. Il Capogruppo dei Comunisti italiani, infine, ha invitato a non sottovalutare il ruolo dei comitati sorti in difesa dei vari territori, invitando tutte le componenti interessate e specialmente quelle politiche ad utilizzare il buon senso nella mediazione tre le esigenze del territorio e quelle della realizzazione e del funzionamento degli impianti. A chiusura dell’ incontro, il Presidente della Commissione, ha voluto ricordare come, di fronte alla possibile esaurimento delle energie fossili, la politica debba essere impegnata a superare difficoltà e contrasti per permettere lo sviluppo delle fonti alternative che producono beneficio e non deturpano l’ambiente.
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