Avifauna - Trasimeno-Mar Baltico, il viaggio del "luì piccolo" dura 493 giorni
Chiesto lo stato di crisi. Priorità dei sindaci: infrastrutture, riconoscimento dei danni indiretti e giusta comunicazione sulle aree non interessate dal sisma
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Magione, 21 gennaio ’17 – Trasimeno-Mar Baltico andata e ritorno. Un tragitto di 1.245 chilometri che un “luì piccolo” (Phylloscopus collybita), di appena 7,3 grammi di peso, ha compiuto nell'arco di 493 giorni (tra il 29 novembre 2014 e il 5 aprile 2016). Lo si apprende dagli ornitologi della stazione di inanellamento dell’Oasi La Valle del Trasimeno, che, collegati con le altre stazioni di tutta Europa tramite l’associazione EURING (coordinamento dei centri nazionali Europei di inanellamento), hanno potuto ricostruire nei giorni scorsi i movimenti di questo piccolo passeriforme. Una specie, a quanto risulta, molto legata al Trasimeno. Qui infatti l'esemplare è stato inanellato la prima volta da Maddalena Chiappini, dell’Oasi La Valle, il 29 novembre 2014, e qui di nuovo catturato il 7 febbraio 2015 dal collega Marco Bonomi, da cui si deduce che la specie ha svernato proprio al Trasimeno. Successivamente però, in base alle informazioni giunte dal nord Europa, il luì sembra aver preso il largo, direzione Mar Baltico dove è stato ricatturato in una stazione ornitologica il 5 aprile 2016 a Greifswalder Oie, una piccola isola di appena 54 ettari. Una meta forse non definitiva. Gli esperti ipotizzano infatti che fosse diretto ancora più a nord, in Scandinavia dove nidifica. La notizia diffusa oggi dall'Oasi La Valle conferma l’importanza del lago Trasimeno sotto il profilo delle migrazioni dell'avifauna, in particolar modo dello svernamento.
AMB17001.ET
modificato il 07/12/2020
Magione, 21 gennaio ’17 – Trasimeno-Mar Baltico andata e ritorno. Un tragitto di 1.245 chilometri che un “luì piccolo” (Phylloscopus collybita), di appena 7,3 grammi di peso, ha compiuto nell'arco di 493 giorni (tra il 29 novembre 2014 e il 5 aprile 2016). Lo si apprende dagli ornitologi della stazione di inanellamento dell’Oasi La Valle del Trasimeno, che, collegati con le altre stazioni di tutta Europa tramite l’associazione EURING (coordinamento dei centri nazionali Europei di inanellamento), hanno potuto ricostruire nei giorni scorsi i movimenti di questo piccolo passeriforme. Una specie, a quanto risulta, molto legata al Trasimeno. Qui infatti l'esemplare è stato inanellato la prima volta da Maddalena Chiappini, dell’Oasi La Valle, il 29 novembre 2014, e qui di nuovo catturato il 7 febbraio 2015 dal collega Marco Bonomi, da cui si deduce che la specie ha svernato proprio al Trasimeno. Successivamente però, in base alle informazioni giunte dal nord Europa, il luì sembra aver preso il largo, direzione Mar Baltico dove è stato ricatturato in una stazione ornitologica il 5 aprile 2016 a Greifswalder Oie, una piccola isola di appena 54 ettari. Una meta forse non definitiva. Gli esperti ipotizzano infatti che fosse diretto ancora più a nord, in Scandinavia dove nidifica. La notizia diffusa oggi dall'Oasi La Valle conferma l’importanza del lago Trasimeno sotto il profilo delle migrazioni dell'avifauna, in particolar modo dello svernamento.
AMB17001.ET
modificato il 07/12/2020