L'Istat boccia Provincia e Regione su economia, trasporti e viabilità- Enti distanti tra loro mentre c'è bisogno di fare sistema"
(Cittadino e Provincia) - Perugia 17 novembre 2010 – Il Consigliere Provinciale del Pdl Bruno Biagiotti ha presentato un O.d.g. per discutere sulle risultanze del rapporto Istat 2010 su soddisfazione dei cittadini e condizioni di vita, nella nostra regione. Questo il testo del documento : “Considerato che: da quanto emerso dal rapporto in oggetto si evince una insoddisfazione della popolazione perugina e ternana soprattutto in relazione ai problemi legati al bilancio familiare, al trasporto pubblico, al traffico e alla sicurezza; le priorità indicate dal rapporto, rientrano direttamente o indirettamente, tra le competenze della Provincia di Perugia. Basti pensare alla questione inerente gli aumenti dei costi del servizio di trasporto pubblico recentemente deliberati, a fronte di una acclarata situazione di crisi ed impoverimento globale; il 37,8% della popolazione, esprime preoccupazione per quanto concerne l’attuale situazione economica delle rispettive famiglie, tanto da registrare una condizione di peggioramento totale o parziale rispetto allo scorso anno. Analizzando il dato richiamato con quello relativo al settore occupazionale pubblico – privato, si evince che il settore principalmente colpito è proprio quello della libera professione con la diretta conseguenza di una riduzione della produzione della ricchezza da ridistribuire sul territorio. Detta situazione si lega indissolubilmente ad un sistema occupazionale particolarmente sofferente, nel quale si registra una costante flessione della competitività del settore produttivo regionale, anche a causa di una politica inadeguata circa gli investimenti infrastrutturali protratta per anni ed imputabile alle forze politiche che da sempre amministrano Provincia e Regione; il tema della sicurezza è stato più volte indicato tra le priorità di questa stessa amministrazione evidenziando, soprattutto dai banchi dell’opposizione, la necessità di una politica sinergica tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti. Valutato che: rispetto alla situazione nazionale, la realtà umbra è ampliamente al di sotto della media italiana; un giudizio negativo viene anche riportato circa la gestione del servizio di trasporto pubblico, direttamente imputabile alle scelte di questo Ente; la Provincia di Perugia non può sottrarsi alle responsabilità circa gli elementi di insoddisfazione espressi dalla popolazione, soprattutto perché i settori richiamati evidenziano carenze importanti circa il coordinamento degli Enti Locali su temi che non possono essere ridotti a singoli comparti, ma che vanno affrontati all’insegna del “sistema Umbria”; l’insoddisfazione cade proprio su quelli che possono essere definiti gli elementi essenziali di un sistema-regione (economia, servizio di trasporti, viabilità e sicurezza. Resta fuori soltanto la Sanità sulla quale però la recente cronaca locale offre un quadro particolarmente significativo). Ciò valutato e considerato il Consiglio prende atto che dai dati ISTAT, emerge direttamente una bocciatura delle attuali gestioni politiche della Regione e della Provincia, e auspica una maggiore attenzione e sinergia tra i vari consessi perché finalmente, in attesa della riforma federalista, si cominci a ragionare in termini di Sistema – Umbria cercando di recuperare il grandissimo ritardo fino ad oggi accumulato”.
Gc10382.red
(Cittadino e Provincia) - Perugia 17 novembre 2010 – Il Consigliere Provinciale del Pdl Bruno Biagiotti ha presentato un O.d.g. per discutere sulle risultanze del rapporto Istat 2010 su soddisfazione dei cittadini e condizioni di vita, nella nostra regione. Questo il testo del documento : “Considerato che: da quanto emerso dal rapporto in oggetto si evince una insoddisfazione della popolazione perugina e ternana soprattutto in relazione ai problemi legati al bilancio familiare, al trasporto pubblico, al traffico e alla sicurezza; le priorità indicate dal rapporto, rientrano direttamente o indirettamente, tra le competenze della Provincia di Perugia. Basti pensare alla questione inerente gli aumenti dei costi del servizio di trasporto pubblico recentemente deliberati, a fronte di una acclarata situazione di crisi ed impoverimento globale; il 37,8% della popolazione, esprime preoccupazione per quanto concerne l’attuale situazione economica delle rispettive famiglie, tanto da registrare una condizione di peggioramento totale o parziale rispetto allo scorso anno. Analizzando il dato richiamato con quello relativo al settore occupazionale pubblico – privato, si evince che il settore principalmente colpito è proprio quello della libera professione con la diretta conseguenza di una riduzione della produzione della ricchezza da ridistribuire sul territorio. Detta situazione si lega indissolubilmente ad un sistema occupazionale particolarmente sofferente, nel quale si registra una costante flessione della competitività del settore produttivo regionale, anche a causa di una politica inadeguata circa gli investimenti infrastrutturali protratta per anni ed imputabile alle forze politiche che da sempre amministrano Provincia e Regione; il tema della sicurezza è stato più volte indicato tra le priorità di questa stessa amministrazione evidenziando, soprattutto dai banchi dell’opposizione, la necessità di una politica sinergica tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti. Valutato che: rispetto alla situazione nazionale, la realtà umbra è ampliamente al di sotto della media italiana; un giudizio negativo viene anche riportato circa la gestione del servizio di trasporto pubblico, direttamente imputabile alle scelte di questo Ente; la Provincia di Perugia non può sottrarsi alle responsabilità circa gli elementi di insoddisfazione espressi dalla popolazione, soprattutto perché i settori richiamati evidenziano carenze importanti circa il coordinamento degli Enti Locali su temi che non possono essere ridotti a singoli comparti, ma che vanno affrontati all’insegna del “sistema Umbria”; l’insoddisfazione cade proprio su quelli che possono essere definiti gli elementi essenziali di un sistema-regione (economia, servizio di trasporti, viabilità e sicurezza. Resta fuori soltanto la Sanità sulla quale però la recente cronaca locale offre un quadro particolarmente significativo). Ciò valutato e considerato il Consiglio prende atto che dai dati ISTAT, emerge direttamente una bocciatura delle attuali gestioni politiche della Regione e della Provincia, e auspica una maggiore attenzione e sinergia tra i vari consessi perché finalmente, in attesa della riforma federalista, si cominci a ragionare in termini di Sistema – Umbria cercando di recuperare il grandissimo ritardo fino ad oggi accumulato”.
Gc10382.red