Per il tratto umbro tutti i soggetti interessati sono arrivati a concordare un tracciato condiviso
(Cittadino e Provincia – Perugia, 13 ottobre ’10) – Un tavolo tecnico con il ministero delle infrastrutture e le tre Regioni interessate al completamento della strada E 78 Fano – Grosseto è stato proposto oggi pomeriggio dal ministro Altero Matteoli nella riunione alla sede romana del dicastero con tutti i soggetti, istituzionali e non, interessati alla realizzazione dell’opera. Il tavolo tecnico proposto da Matteoli lavorerà da subito alle verifiche di fattibilità: a riferirlo è la presidente dell’Umbria, Catiuscia Marini, che definisce “importante la riunione odierna, per un’opera sulla cui realizzazione anche l’Umbria punta molto in una chiave strategica di sviluppo per il proprio territorio”. “Matteoli - riferisce la Marini – ci ha detto due cose importanti: la prima è che la E 78 è un’arteria strategica ed originale in quanto collega due mari. La seconda è che, proprio perché ha queste caratteristiche, entro novembre potrebbe essere riconsiderata dall’UE strada di interesse europeo”. La Marini – per l’Umbria hanno partecipato all’incontro anche il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi con l’Assessore provinciale alla viabilità Domenico Caprini e l’Assessore regionale Silvano Rometti – ha espresso anche “disponibilità ad approfondire la proposta del ministro di utilizzare lo strumento del project financing per portare a termine l’opera: servono in tutto 3,6 miliardi di euro, e con questo meccanismo la metà ne metterebbe a disposizione lo Stato e l’altra metà il concessionario privato”. La Marini ha tra l’altro fatto osservare che “per il tratto umbro della E 78 tutti i soggetti interessati sono arrivati a concordare un tracciato condiviso: è sulla base di questa proposta – ha concluso Marini – che il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, ha potuto annunciare la ripartenza della progettazione preliminare”.
‘Dalle parole ai fatti’: era stato detto così, nel febbraio scorso, in occasione dell’incontro con il Ministro dei Trasporti, Altero Matteoli il quale aveva immediatamente deciso di convocare il Tavolo Tecnico per la definizione del tracciato umbro – toscano della infrastruttura stradale. Un incontro che era stato sollecitato dalla Provincia di Perugia in qualità coordinatore per la E 78 degli Enti del Centro Italia e aveva all’ordine del giorno le problematiche legate al completamento della strada di grande comunicazione E 78 Fano-Grosseto. Vi avevano partecipato cinque Province, Perugia, Pesaro Urbino, Arezzo, Grosseto e Siena e le Camere di Commercio dei medesimi territori provinciali. Il Ministro aveva ribadito “l’assoluta centralità dell’opera che rappresenta la prima infrastruttura trasversale viaria della penisola essendo un’arteria fondamentale non solo per le regioni interessate, ma per l’intero paese in quanto della massima importanza per lo sviluppo economico e turistico, anche per la sua funzione di collegamento dei due mari”. Poi si è giunti alla decisione dell’occupazione della Guinza che ha fatto riaprire il dibattito sulle infrastrutture prioritarie di cui si discute da molto tempo e che ha riportato all’ordine del giorno il vero problema dell’isolamento della nostra regione dai grandi collegamenti che molto potrebbero incidere sullo sviluppo dell’asse economico, turistico e culturale della nostra regione.
Itinerario E78 Grosseto Fano
L’itinerario E 78 Grosseto Fano prevede il collegamento tra la strada statale “Via Aurelia”, presso Grosseto, e l’autostrada A 14 presso il casello di Fano. L’esigenza di un collegamento trasversale fra i due corridoi longitudinali tirrenico ed adriatico, nasce già alla fine degli anni ’60. A tale periodo risalgono, infatti, alcuni dei progetti di massima redatti per la realizzazione dell’intervento. Il tracciato si sviluppa collegando le città di Grosseto, Siena, Arezzo, l’asse longitudinale costituito dalla E45 presso Città di Castello, la valle del Metauro in provincia di Pesaro e Urbino ed, infine, le città di Urbino e Fano, per una lunghezza totale di circa 270 km, di cui il 63% in Toscana, il 5% in Umbria e il 32% nelle Marche.
Stato e numeri dell’opera
Le gallerie naturali della Fano Grosseto sono 17, per uno sviluppo complessivo di circa 11 Km, pari ad un terzo dell'intero tracciato. Quelle artificiali sono due e ricadono entrambe nel lotto 5. I lotti approvati e che saranno finanziati concludono tutto il percorso nel territorio regionale. Il tracciato approvato si allaccera' al lotto 3 gia' realizzato a Mercatello sul Metauro. Il lotto 2 riguarda la galleria della Guinza in cui dovra' essere realizzata una seconda canna che si affianchera' all'attuale galleria realizzata venti anni or sono.
Infine il lotto 1 interessa quasi esclusivamente la Regione Umbria. Per tale lotto e' in corso la redazione del progetto preliminare e questo tratto e' strategico perche' tutto il percorso dell'arteria nel tratto marchigiano possa congiungersi in localita' Selci Lama con la E 45.
La Galleria della Guinza è un traforo stradale a canna unica, completato allo stato grezzo ma non ancora aperto al traffico, situato nell’Appennino umbro-marchigiano, quasi al confine con la Toscana. La sua costruzione rientra nel più ampio progetto di realizzazione della Strada Europea E78, comunemente nota con il nome di Superstrada Fano - Grosseto. Oltre a migliorare notevolmente la viabilità locale, l’infrastruttura costituirebbe il punto nodale di un asse trasversale oggi mancante tra il versante adriatico e quello tirrenico di questa parte dell’Italia centrale. La galleria ha inizio sul versante marchigiano nel territorio del comune di Mercatello sul Metauro (PU), dove il tracciato della costruenda E78, per ora solo impostato, lascia la valle del fiume Metauro per risalire lo stretto canalone del torrente Sant’Antonio, alla sommità del quale in località Guinza a circa 650 metri di quota è situato il portale d’ingresso. Dopo un percorso di 5.960 metri il tunnel termina sul versante umbro in località Parnacciano, nel comune di San Giustino (PG), da dove la strada dovrebbe ridiscendere verso la Val Tiberina. La sua lunghezza ne farebbe il sesto tunnel per estensione in territorio italiano. Il progetto di un traforo a doppia canna attraverso l’Appennino come asse portante della nuova superstrada Fano - Grosseto risale agli anni ottanta. I lavori per lo scavo del primo tubo, costati circa 500 miliardi di lire, sono iniziati negli anni novanta e si sono conclusi nel 2004. Da allora i cantieri si sono interrotti a causa dei finanziamenti mancanti per la costruzione del secondo tubo e di indecisioni riguardo al tracciato di collegamento con la Strada europea E45 sul versante umbro. Negli ultimi mesi del 2009 tuttavia il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ha promesso la ripresa dei lavori in tempi brevi. Una volta completata, l’opera assicurerà un collegamento veloce tra Marche e Toscana, prendendo il posto dell’attuale e meno agevole percorso culminante nel valico di Bocca Trabaria a 1.049 metri di quota, il quale presenta caratteristiche di strada di montagna.
Oi10549.GC.PORT/GG
(Cittadino e Provincia – Perugia, 13 ottobre ’10) – Un tavolo tecnico con il ministero delle infrastrutture e le tre Regioni interessate al completamento della strada E 78 Fano – Grosseto è stato proposto oggi pomeriggio dal ministro Altero Matteoli nella riunione alla sede romana del dicastero con tutti i soggetti, istituzionali e non, interessati alla realizzazione dell’opera. Il tavolo tecnico proposto da Matteoli lavorerà da subito alle verifiche di fattibilità: a riferirlo è la presidente dell’Umbria, Catiuscia Marini, che definisce “importante la riunione odierna, per un’opera sulla cui realizzazione anche l’Umbria punta molto in una chiave strategica di sviluppo per il proprio territorio”. “Matteoli - riferisce la Marini – ci ha detto due cose importanti: la prima è che la E 78 è un’arteria strategica ed originale in quanto collega due mari. La seconda è che, proprio perché ha queste caratteristiche, entro novembre potrebbe essere riconsiderata dall’UE strada di interesse europeo”. La Marini – per l’Umbria hanno partecipato all’incontro anche il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi con l’Assessore provinciale alla viabilità Domenico Caprini e l’Assessore regionale Silvano Rometti – ha espresso anche “disponibilità ad approfondire la proposta del ministro di utilizzare lo strumento del project financing per portare a termine l’opera: servono in tutto 3,6 miliardi di euro, e con questo meccanismo la metà ne metterebbe a disposizione lo Stato e l’altra metà il concessionario privato”. La Marini ha tra l’altro fatto osservare che “per il tratto umbro della E 78 tutti i soggetti interessati sono arrivati a concordare un tracciato condiviso: è sulla base di questa proposta – ha concluso Marini – che il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, ha potuto annunciare la ripartenza della progettazione preliminare”.
‘Dalle parole ai fatti’: era stato detto così, nel febbraio scorso, in occasione dell’incontro con il Ministro dei Trasporti, Altero Matteoli il quale aveva immediatamente deciso di convocare il Tavolo Tecnico per la definizione del tracciato umbro – toscano della infrastruttura stradale. Un incontro che era stato sollecitato dalla Provincia di Perugia in qualità coordinatore per la E 78 degli Enti del Centro Italia e aveva all’ordine del giorno le problematiche legate al completamento della strada di grande comunicazione E 78 Fano-Grosseto. Vi avevano partecipato cinque Province, Perugia, Pesaro Urbino, Arezzo, Grosseto e Siena e le Camere di Commercio dei medesimi territori provinciali. Il Ministro aveva ribadito “l’assoluta centralità dell’opera che rappresenta la prima infrastruttura trasversale viaria della penisola essendo un’arteria fondamentale non solo per le regioni interessate, ma per l’intero paese in quanto della massima importanza per lo sviluppo economico e turistico, anche per la sua funzione di collegamento dei due mari”. Poi si è giunti alla decisione dell’occupazione della Guinza che ha fatto riaprire il dibattito sulle infrastrutture prioritarie di cui si discute da molto tempo e che ha riportato all’ordine del giorno il vero problema dell’isolamento della nostra regione dai grandi collegamenti che molto potrebbero incidere sullo sviluppo dell’asse economico, turistico e culturale della nostra regione.
Itinerario E78 Grosseto Fano
L’itinerario E 78 Grosseto Fano prevede il collegamento tra la strada statale “Via Aurelia”, presso Grosseto, e l’autostrada A 14 presso il casello di Fano. L’esigenza di un collegamento trasversale fra i due corridoi longitudinali tirrenico ed adriatico, nasce già alla fine degli anni ’60. A tale periodo risalgono, infatti, alcuni dei progetti di massima redatti per la realizzazione dell’intervento. Il tracciato si sviluppa collegando le città di Grosseto, Siena, Arezzo, l’asse longitudinale costituito dalla E45 presso Città di Castello, la valle del Metauro in provincia di Pesaro e Urbino ed, infine, le città di Urbino e Fano, per una lunghezza totale di circa 270 km, di cui il 63% in Toscana, il 5% in Umbria e il 32% nelle Marche.
Stato e numeri dell’opera
Le gallerie naturali della Fano Grosseto sono 17, per uno sviluppo complessivo di circa 11 Km, pari ad un terzo dell'intero tracciato. Quelle artificiali sono due e ricadono entrambe nel lotto 5. I lotti approvati e che saranno finanziati concludono tutto il percorso nel territorio regionale. Il tracciato approvato si allaccera' al lotto 3 gia' realizzato a Mercatello sul Metauro. Il lotto 2 riguarda la galleria della Guinza in cui dovra' essere realizzata una seconda canna che si affianchera' all'attuale galleria realizzata venti anni or sono.
Infine il lotto 1 interessa quasi esclusivamente la Regione Umbria. Per tale lotto e' in corso la redazione del progetto preliminare e questo tratto e' strategico perche' tutto il percorso dell'arteria nel tratto marchigiano possa congiungersi in localita' Selci Lama con la E 45.
La Galleria della Guinza è un traforo stradale a canna unica, completato allo stato grezzo ma non ancora aperto al traffico, situato nell’Appennino umbro-marchigiano, quasi al confine con la Toscana. La sua costruzione rientra nel più ampio progetto di realizzazione della Strada Europea E78, comunemente nota con il nome di Superstrada Fano - Grosseto. Oltre a migliorare notevolmente la viabilità locale, l’infrastruttura costituirebbe il punto nodale di un asse trasversale oggi mancante tra il versante adriatico e quello tirrenico di questa parte dell’Italia centrale. La galleria ha inizio sul versante marchigiano nel territorio del comune di Mercatello sul Metauro (PU), dove il tracciato della costruenda E78, per ora solo impostato, lascia la valle del fiume Metauro per risalire lo stretto canalone del torrente Sant’Antonio, alla sommità del quale in località Guinza a circa 650 metri di quota è situato il portale d’ingresso. Dopo un percorso di 5.960 metri il tunnel termina sul versante umbro in località Parnacciano, nel comune di San Giustino (PG), da dove la strada dovrebbe ridiscendere verso la Val Tiberina. La sua lunghezza ne farebbe il sesto tunnel per estensione in territorio italiano. Il progetto di un traforo a doppia canna attraverso l’Appennino come asse portante della nuova superstrada Fano - Grosseto risale agli anni ottanta. I lavori per lo scavo del primo tubo, costati circa 500 miliardi di lire, sono iniziati negli anni novanta e si sono conclusi nel 2004. Da allora i cantieri si sono interrotti a causa dei finanziamenti mancanti per la costruzione del secondo tubo e di indecisioni riguardo al tracciato di collegamento con la Strada europea E45 sul versante umbro. Negli ultimi mesi del 2009 tuttavia il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ha promesso la ripresa dei lavori in tempi brevi. Una volta completata, l’opera assicurerà un collegamento veloce tra Marche e Toscana, prendendo il posto dell’attuale e meno agevole percorso culminante nel valico di Bocca Trabaria a 1.049 metri di quota, il quale presenta caratteristiche di strada di montagna.
Oi10549.GC.PORT/GG