Al Direttore Responsabile del Messaggero Umbria
“Come presidente eletto della Provincia di Perugia e anche in qualità di consigliere di questo Ente, sento il dovere immediato di intervenire in merito all’articolo apparso sulle pagine del vostro quotidiano e titolato "Scandalo gettoni in Provincia: presentato il conto di ventisei riunioni ma in calendario ne risultano solo dodici", articolo che annuncia un esposto nei fatti totalmente infondato e da noi appreso esclusivamente dall’articolo in questione. Mi preme verificare subito la fondatezza di quanto affermato nel pezzo al fine di tutelare l’onorabilità di questo Ente che mi onoro di presiedere”. Sono le parole del presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi il quale vuole precisare che il suo operato, con quello della sua giunta e del Consiglio Provinciale, è sempre andato nella direzione opposta rispetto a quanto emerge dall’articolo di stampa. “Abbiamo da sempre – sottolinea Guasticchi – cercato di contenere e razionalizzare al massimo i costi, ottimizzare le risorse e garantire i migliori servizi ai cittadini, anche nel territorio, dove li abbiamo unificati, con notevoli risparmi. Questo, nel rispetto del ruolo istituzionale che ci compete e che stiamo assolvendo, io credo, nel miglior modo possibile a fronte di fortissimi tagli governativi. E’ in questa direzione che si è sempre mosso il mio Ente guidato dal sottoscritto, dalla giunta e dal Consiglio Provinciale nella totale e massima trasparenza, dato questo che è sempre stato l’obiettivo prioritario di consiliatura. Compensi di assessori e di consiglieri sono pubblici, a disposizione per ogni verifica da parte di chiunque. Tutto ciò che viene percepito è certificato e messo in rete. Ritornando alla questione dell’articolo, intendo sottolineare, come evidenziato anche dai nostri uffici tecnici, che il nostro Ente non ha ricevuto alcuna comunicazione in merito al presunto esposto. Inoltre, tengo a sottolineare che alcuni consiglieri hanno partecipato a 26 sedute con una retribuzione pari a 12 sedute e non viceversa, lavorando di fatto il doppio di quanto percepito. Quindi, non sono stati, semmai, rimborsati per tutte le sedute. Anche questi dati sono a disposizione di chi voglia controllare”.
Anche il presidente del Consiglio Provinciale Leonelli è intervenuto nel merito dell’articolo pubblicato, condividendo quanto affermato dal presidente Guasticchi, esprimendo la propria solidarietà ai consiglieri e confermando l’importanza di quando evidenziato dalla nota tecnica, nota da cui emerge chiaramente la totale infondatezza di quanto pubblicato.
Scheda (inviata dagli uffici tecnici dell’Ente)
Dal contenuto dell'articolo si evince che sulla vicenda sia stata aperta una indagine della Corte dei Conti sulla base di un presunto "esposto" di cui questo Ente non ha ricevuto alcuna comunicazione formale. I dati citati dall'articolo di giornale sono riferiti, si presume, al mese di maggio 2012, in quanto già oggetto di articoli da parte di altri organi di stampa. Nel suddetto mese di riferimento sono state tenute: n. 6 sedute del Consiglio Provinciale (certificate da verbali delle sedute del Consiglio Provinciale); n. 19 sedute delle varie Commissioni consiliari (certificate da verbali delle Commissioni); n. 5 conferenze dei capigruppo (per le quali non viene erogato il gettone); n. 4 riunioni dell'Ufficio di presidenza (per le quali non viene erogato il gettone). Al fine di razionalizzare i lavori e diminuire i costi dei rimborsi, diverse riunioni di Commissioni sono convocate nel corso della stessa mattinata. I consiglieri hanno ricevuto, cosi come stabilito dall'art.82 del D.Lgs. n.267/2000, il gettone di presenza per le riunioni alle quali hanno effettivamente partecipato fino al raggiungimento del limite stabilito dalla normativa (1/4 della retribuzione prevista per il Presidente della Provincia e pari a €.1.366,54). Da ciò ne deriva che alcuni consiglieri pur partecipando a 25/26 sedute degli organi consiliari sono stati retribuiti per solo 12 di esse. Ovviamente la documentazione di quanto sopra riportato è a disposizione di chiunque voglia verificarne la fondatezza.
Oi12609.GC/PORT.GG
Al Direttore Responsabile del Messaggero Umbria
“Come presidente eletto della Provincia di Perugia e anche in qualità di consigliere di questo Ente, sento il dovere immediato di intervenire in merito all’articolo apparso sulle pagine del vostro quotidiano e titolato "Scandalo gettoni in Provincia: presentato il conto di ventisei riunioni ma in calendario ne risultano solo dodici", articolo che annuncia un esposto nei fatti totalmente infondato e da noi appreso esclusivamente dall’articolo in questione. Mi preme verificare subito la fondatezza di quanto affermato nel pezzo al fine di tutelare l’onorabilità di questo Ente che mi onoro di presiedere”. Sono le parole del presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi il quale vuole precisare che il suo operato, con quello della sua giunta e del Consiglio Provinciale, è sempre andato nella direzione opposta rispetto a quanto emerge dall’articolo di stampa. “Abbiamo da sempre – sottolinea Guasticchi – cercato di contenere e razionalizzare al massimo i costi, ottimizzare le risorse e garantire i migliori servizi ai cittadini, anche nel territorio, dove li abbiamo unificati, con notevoli risparmi. Questo, nel rispetto del ruolo istituzionale che ci compete e che stiamo assolvendo, io credo, nel miglior modo possibile a fronte di fortissimi tagli governativi. E’ in questa direzione che si è sempre mosso il mio Ente guidato dal sottoscritto, dalla giunta e dal Consiglio Provinciale nella totale e massima trasparenza, dato questo che è sempre stato l’obiettivo prioritario di consiliatura. Compensi di assessori e di consiglieri sono pubblici, a disposizione per ogni verifica da parte di chiunque. Tutto ciò che viene percepito è certificato e messo in rete. Ritornando alla questione dell’articolo, intendo sottolineare, come evidenziato anche dai nostri uffici tecnici, che il nostro Ente non ha ricevuto alcuna comunicazione in merito al presunto esposto. Inoltre, tengo a sottolineare che alcuni consiglieri hanno partecipato a 26 sedute con una retribuzione pari a 12 sedute e non viceversa, lavorando di fatto il doppio di quanto percepito. Quindi, non sono stati, semmai, rimborsati per tutte le sedute. Anche questi dati sono a disposizione di chi voglia controllare”.
Anche il presidente del Consiglio Provinciale Leonelli è intervenuto nel merito dell’articolo pubblicato, condividendo quanto affermato dal presidente Guasticchi, esprimendo la propria solidarietà ai consiglieri e confermando l’importanza di quando evidenziato dalla nota tecnica, nota da cui emerge chiaramente la totale infondatezza di quanto pubblicato.
Scheda (inviata dagli uffici tecnici dell’Ente)
Dal contenuto dell'articolo si evince che sulla vicenda sia stata aperta una indagine della Corte dei Conti sulla base di un presunto "esposto" di cui questo Ente non ha ricevuto alcuna comunicazione formale. I dati citati dall'articolo di giornale sono riferiti, si presume, al mese di maggio 2012, in quanto già oggetto di articoli da parte di altri organi di stampa. Nel suddetto mese di riferimento sono state tenute: n. 6 sedute del Consiglio Provinciale (certificate da verbali delle sedute del Consiglio Provinciale); n. 19 sedute delle varie Commissioni consiliari (certificate da verbali delle Commissioni); n. 5 conferenze dei capigruppo (per le quali non viene erogato il gettone); n. 4 riunioni dell'Ufficio di presidenza (per le quali non viene erogato il gettone). Al fine di razionalizzare i lavori e diminuire i costi dei rimborsi, diverse riunioni di Commissioni sono convocate nel corso della stessa mattinata. I consiglieri hanno ricevuto, cosi come stabilito dall'art.82 del D.Lgs. n.267/2000, il gettone di presenza per le riunioni alle quali hanno effettivamente partecipato fino al raggiungimento del limite stabilito dalla normativa (1/4 della retribuzione prevista per il Presidente della Provincia e pari a €.1.366,54). Da ciò ne deriva che alcuni consiglieri pur partecipando a 25/26 sedute degli organi consiliari sono stati retribuiti per solo 12 di esse. Ovviamente la documentazione di quanto sopra riportato è a disposizione di chiunque voglia verificarne la fondatezza.
Oi12609.GC/PORT.GG