La Finanziaria e i tagli agli enti locali al centro dell'ultimo dibattito consiliare - Mignini: "Qualcuno ha in mente un paese più povero", Biagiotti (Pdl) "è la direzione giusta"
(Cittadino e Provincia – Perugia 16 luglio 2010) – La manovra finanziario protagonista del consiglio regionale che si è svolto lo scorso giovedì. L’ordine del giorno era stato presentato dai consiglieri provinciali del gruppo Pd e verteva intorno ai tagli alle Regioni e agli Enti Locali. In questo documento, i consiglieri proponevano di chiedere formalmente al Governo di ridiscutere la Finanziaria con la richiesta di ascoltare gli appelli di Regioni e Enti Locali, di invitare l’esecutivo a cercare un sistema di razionalizzazione della spesa più equo e di sostenere presso il Governo stesso la tesi che una ragionevole azione di risparmio della spesa pubblica non può passare attraverso tagli indiscriminati agli enti territoriali. I firmatari chiedevano infine un ripensamento e una maggiore sensibilità nel Patto di Stabilità. Il primo intervento è stato del consigliere Ronconi dell’Udc: “la manovra finanziaria è sbagliata – ha esordito – fermerà l’espansione nel nostro paese e la capacità di spesa della famiglia”. Biagiotti del Pdl ha invece difeso l’operato governativo spiegando che la manovra taglia sui costi ma che è “sulla giusta direzione. La spesa corrente degli enti pubblici è aumentata del 38%. Dove il Governo poteva intervenire? Bisogna quindi tagliare non i servizi ma le spese improduttive”. Granocchia dell’Italia dei valori non ha condiviso l’intervento, affermando che la ‘mannaia’ invece inciderà su materie di prima necessità. “Perché non tagliare allora dieci ministeri? Non era possibile trovare risorse economiche in modo diverso? Questo operazione è una vergogna”. E’stata la volta di Bastioli di Sinistra e Libertà: “In Provincia abbiamo circa 58 precari: che ne faremo?”. Secondo Rasimelli del Pd quello che sta succedendo lascerà un solco profondissimo: “Anche noi di sinistra abbiamo varato manovre ‘lacrime e sangue’, ma qui il costo della politica non è nemmeno un centesimo del problema. Siamo in un clima incredibile di evasione e di malversazione. Il problema è questo”. Continuando nel dibattito tra maggioranza e opposizione, è intervenuto Martorelli del Pdl: “La Corte dei Conti definisce gli enti locali come spreconi, e se lo stesso presidente è stato definito ‘mani di forbice’ vuol dire che c’era qualcosa da tagliare. E’ stato vigliacco il percorso con il quale sono stati assunti i precari”. Baldelli di Rifondazione ha posto l’accento sui “Furbetti vari che non hanno mai pagato le tasse, quelle le pagano i lavoratori. Questa scelta di tagli nei confronti degli enti locali è un modo per dire ’tirate giù le saracinesche’. E pensare che una regione autonoma ha dei consolati all’estero!”. Sorcini del Pdl ha parlato della difficoltà in Italia nel recuperare l’evasione fiscale: “Nell’emergenza così è: i tempi impongono un nuovo modo di fare politica. Per 40 anni si è pensato a gonfiare gli organici: è ora di tagliare i privilegi, non i servizi”. L’intervento di Fugnanesi del Comunisti italiani ha posto l’accento sul taglio alle spese sociali “Oggi una persona conta solo se produce: per chi non può, tutto il carico ricade sulla famiglia: mi vergogno di questa situazione, è un momento gravissimo”. L’assessore al Patrimonio Mignini ha spiegato che la manovra andava fatta ma che “Noi non ci troveremo mai d’accordo sulla sua qualità. E’sbagliato pensare che abbiamo davanti un paese da ridimensionare, negli altri stati europei c’è un settore della finanza che lavora per lo sviluppo. Da noi invece qualcuno ha in mente un paese più povero. Noi poi non possiamo essere additati come la causa della crisi”. Il consigliere Fallarino del Pd ha posto l’accento invece sul problema del debito pubblico, definito “Una feroce palla al piede. E il Governo Berlusconi lo ha accresciuto. La maggioranza non è in grado di fare manovre consistenti”. L’assessore al Bilancio Bellini ha poi parlato di numeri sui quali bisognerà d’ora in poi cominciare a ragionare, visti i minori trasferimenti”. Il consiglio si è infine espresso con 16 voti favorevoli e 3 contrari.
Oi0324.Mlf
(Cittadino e Provincia – Perugia 16 luglio 2010) – La manovra finanziario protagonista del consiglio regionale che si è svolto lo scorso giovedì. L’ordine del giorno era stato presentato dai consiglieri provinciali del gruppo Pd e verteva intorno ai tagli alle Regioni e agli Enti Locali. In questo documento, i consiglieri proponevano di chiedere formalmente al Governo di ridiscutere la Finanziaria con la richiesta di ascoltare gli appelli di Regioni e Enti Locali, di invitare l’esecutivo a cercare un sistema di razionalizzazione della spesa più equo e di sostenere presso il Governo stesso la tesi che una ragionevole azione di risparmio della spesa pubblica non può passare attraverso tagli indiscriminati agli enti territoriali. I firmatari chiedevano infine un ripensamento e una maggiore sensibilità nel Patto di Stabilità. Il primo intervento è stato del consigliere Ronconi dell’Udc: “la manovra finanziaria è sbagliata – ha esordito – fermerà l’espansione nel nostro paese e la capacità di spesa della famiglia”. Biagiotti del Pdl ha invece difeso l’operato governativo spiegando che la manovra taglia sui costi ma che è “sulla giusta direzione. La spesa corrente degli enti pubblici è aumentata del 38%. Dove il Governo poteva intervenire? Bisogna quindi tagliare non i servizi ma le spese improduttive”. Granocchia dell’Italia dei valori non ha condiviso l’intervento, affermando che la ‘mannaia’ invece inciderà su materie di prima necessità. “Perché non tagliare allora dieci ministeri? Non era possibile trovare risorse economiche in modo diverso? Questo operazione è una vergogna”. E’stata la volta di Bastioli di Sinistra e Libertà: “In Provincia abbiamo circa 58 precari: che ne faremo?”. Secondo Rasimelli del Pd quello che sta succedendo lascerà un solco profondissimo: “Anche noi di sinistra abbiamo varato manovre ‘lacrime e sangue’, ma qui il costo della politica non è nemmeno un centesimo del problema. Siamo in un clima incredibile di evasione e di malversazione. Il problema è questo”. Continuando nel dibattito tra maggioranza e opposizione, è intervenuto Martorelli del Pdl: “La Corte dei Conti definisce gli enti locali come spreconi, e se lo stesso presidente è stato definito ‘mani di forbice’ vuol dire che c’era qualcosa da tagliare. E’ stato vigliacco il percorso con il quale sono stati assunti i precari”. Baldelli di Rifondazione ha posto l’accento sui “Furbetti vari che non hanno mai pagato le tasse, quelle le pagano i lavoratori. Questa scelta di tagli nei confronti degli enti locali è un modo per dire ’tirate giù le saracinesche’. E pensare che una regione autonoma ha dei consolati all’estero!”. Sorcini del Pdl ha parlato della difficoltà in Italia nel recuperare l’evasione fiscale: “Nell’emergenza così è: i tempi impongono un nuovo modo di fare politica. Per 40 anni si è pensato a gonfiare gli organici: è ora di tagliare i privilegi, non i servizi”. L’intervento di Fugnanesi del Comunisti italiani ha posto l’accento sul taglio alle spese sociali “Oggi una persona conta solo se produce: per chi non può, tutto il carico ricade sulla famiglia: mi vergogno di questa situazione, è un momento gravissimo”. L’assessore al Patrimonio Mignini ha spiegato che la manovra andava fatta ma che “Noi non ci troveremo mai d’accordo sulla sua qualità. E’sbagliato pensare che abbiamo davanti un paese da ridimensionare, negli altri stati europei c’è un settore della finanza che lavora per lo sviluppo. Da noi invece qualcuno ha in mente un paese più povero. Noi poi non possiamo essere additati come la causa della crisi”. Il consigliere Fallarino del Pd ha posto l’accento invece sul problema del debito pubblico, definito “Una feroce palla al piede. E il Governo Berlusconi lo ha accresciuto. La maggioranza non è in grado di fare manovre consistenti”. L’assessore al Bilancio Bellini ha poi parlato di numeri sui quali bisognerà d’ora in poi cominciare a ragionare, visti i minori trasferimenti”. Il consiglio si è infine espresso con 16 voti favorevoli e 3 contrari.
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