Le nuove regole – finalizzate a innalzare il livello di sicurezza - valgono per gli spostamenti che non hanno finalità economiche e per regolarsi basterà considerare il limite di 5 animali da compagnia, corrispondente al numero massimo di animali che si possono considerare movimentati a scopo non commerciale.
Per orientarsi con le innovazioni introdotte dal Regolamento (UE) 576/2013 la Federazione dei Veterinari Europei (FVE) ha diffuso una serie di FAQ – in inglese -, domande e risposte ricorrenti e mirate sulle novità da considerare.
Tanto per cominciare i passaporti europei già emessi resteranno validi e non dovranno essere sostituiti. Il nuovo pet passport verrà rilasciato ai proprietari di cani, gatti e furetti che ne richiederanno uno per la prima volta. I veterinari, invece, non potranno più emettere passaporti utilizzando vecchi modelli eventualmente in stock.
Nella forma sarà dotato di una protezione (lamina) anticontraffazione delle informazioni sul microchip e su tutti i trattamenti, saranno indicati i riferimenti del medico veterinario che ha emesso il documento e la dicitura "valida da" riferita all'antirabbica per agevolare il proprietario e i controllori nell'individuare con immediatezza la validità ai fini di viaggio.
Dal 29 dicembre 2014 gli animali in viaggio dovranno avere almeno 12 settimane di vita, età in cui è possibile vaccinarli contro la rabbia. Non tutti i paesi europei, infatti, accolgono animali al di sotto delle 12 settimane privi di profilassi antirabbica; è bene comunque informarsi in base alla destinazione. Il proprietario potrà viaggiare 21 giorni dopo la vaccinazione se il prodotto utilizzato consente la profilassi con un solo intervento.
Tale possibilità dovrà essere basata su informazioni scientifiche convalidate ed essere applicata in proporzione ai rischi per la salute pubblica o animale legati ai movimenti a carattere non commerciale degli animali che potrebbero essere contagiati dalla rabbia.
Il sito utile per conoscere le condizioni di ingresso nei vari paesi, in particolare di quelli che richiedono misure aggiuntive, è quello curato dalla Commissione europea.
Un consiglio finale: pianificate per tempo la messa in regola, rivolgendovi al vostro veterinario almeno 2 mesi prima se si viaggia in territorio comunitario e con ulteriore anticipo se si intende raggiungere un paese extra-UE.
Pubblicato il 5 dicembre 2014
Le nuove regole – finalizzate a innalzare il livello di sicurezza - valgono per gli spostamenti che non hanno finalità economiche e per regolarsi basterà considerare il limite di 5 animali da compagnia, corrispondente al numero massimo di animali che si possono considerare movimentati a scopo non commerciale.
Per orientarsi con le innovazioni introdotte dal Regolamento (UE) 576/2013 la Federazione dei Veterinari Europei (FVE) ha diffuso una serie di FAQ – in inglese -, domande e risposte ricorrenti e mirate sulle novità da considerare.
Tanto per cominciare i passaporti europei già emessi resteranno validi e non dovranno essere sostituiti. Il nuovo pet passport verrà rilasciato ai proprietari di cani, gatti e furetti che ne richiederanno uno per la prima volta. I veterinari, invece, non potranno più emettere passaporti utilizzando vecchi modelli eventualmente in stock.
Nella forma sarà dotato di una protezione (lamina) anticontraffazione delle informazioni sul microchip e su tutti i trattamenti, saranno indicati i riferimenti del medico veterinario che ha emesso il documento e la dicitura "valida da" riferita all'antirabbica per agevolare il proprietario e i controllori nell'individuare con immediatezza la validità ai fini di viaggio.
Dal 29 dicembre 2014 gli animali in viaggio dovranno avere almeno 12 settimane di vita, età in cui è possibile vaccinarli contro la rabbia. Non tutti i paesi europei, infatti, accolgono animali al di sotto delle 12 settimane privi di profilassi antirabbica; è bene comunque informarsi in base alla destinazione. Il proprietario potrà viaggiare 21 giorni dopo la vaccinazione se il prodotto utilizzato consente la profilassi con un solo intervento.
Tale possibilità dovrà essere basata su informazioni scientifiche convalidate ed essere applicata in proporzione ai rischi per la salute pubblica o animale legati ai movimenti a carattere non commerciale degli animali che potrebbero essere contagiati dalla rabbia.
Il sito utile per conoscere le condizioni di ingresso nei vari paesi, in particolare di quelli che richiedono misure aggiuntive, è quello curato dalla Commissione europea.
Un consiglio finale: pianificate per tempo la messa in regola, rivolgendovi al vostro veterinario almeno 2 mesi prima se si viaggia in territorio comunitario e con ulteriore anticipo se si intende raggiungere un paese extra-UE.
Pubblicato il 5 dicembre 2014