(Cittadino e Provincia) – Perugia, 14 giugno 2013 - Donare il sangue è indolore, privo di rischi e rappresenta un gesto di solidarietà, un autentico atto di amore che può salvare una vita o addirittura più vite. L’appello è stato lanciato questa mattina durante una conferenza stampa svoltasi presso la Sala Pagliacci della Provincia di Perugia dall’Avis regionale dell’Umbria che, in occasione della giornata mondiale dei Donatori di Sangue, ha voluto tracciare un bilancio dello stato delle donazioni nella nostra Regione dove nei primi cinque mesi dell’anno si è registrato un calo dell’1,1% (197 in meno) rispetto allo stesso periodo del 2012. Presenti il vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi, il presidente regionale Giovanni Magara, il responsabile della comunicazione Andrea Motti e il consigliere nazionale Gildo Moscoloni. Nel ricordare la collaborazione instaurata da tempo con l’Avis attraverso la firma di un protocollo d’intesa, il primo siglato tra un’istituzione e l’Associazione e diventato un punto di riferimento a livello nazionale, il vice presidente Rossi ha evidenziato l’importanza di un salto di qualità. “Oggi non è più pensabile agire basandosi solo sulla sensibilità dei cittadini e delle istituzioni – ha commentato Rossi – l’impegno dell’AVIS e delle Associazioni è fondamentale, ma è necessario che a livello regionale, come per tutte le altre materie, venga definito un piano strutturato, una strategia di gestione in materia di sangue per giungere a una situazione di pareggio tra donazioni e richieste del servizio sanitario. Questo obiettivo si può conseguire non solo incrementando il numero di donatori, ma anche ridefinendo in maniera puntuale, le regole per il buon uso del sangue, degli emocomponenti e derivati”. Il presidente Magara ha spiegato la situazione a livello regionale: nel 2012 un gruppo di 30.539 volontari ha donato 42.942 volte in forma periodica, anonima e totalmente gratuita garantendo un servizio indispensabile per tutta la collettività. In Italia i donatori di sangue sono ormai un milione e settecentomila e di questi, circa un milione e trecentomila, sono donatori Avis. Nei primi cinque mesi di quest’anno, sempre nella nostra Regione si sono registrate 17.765 donazioni, mentre nello stesso periodo dell’anno precedente 17.692. “Di fronte a questa preoccupante riduzione, che nei mesi estivi subirà sicuramente una ulteriore calo – ha affermato – invitiamo tutti i cittadini tra i 18 e i 60 anni che ancora non sono donatori e nelle condizioni di farlo, di contattare una delle 65 sedi in Umbria per avere informazioni utili sulle modalità per diventarlo”. L’importanza di aumentare le donazioni è stata sottolineata anche da Motti il quale ha richiamato l’attenzione nella necessità di garantire la continuità delle prestazioni sanitarie, obiettivo raggiungibile solo con almeno 15 nuovi donatori al giorno. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.avisumbria.it.
Ast13033.MD
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 14 giugno 2013 - Donare il sangue è indolore, privo di rischi e rappresenta un gesto di solidarietà, un autentico atto di amore che può salvare una vita o addirittura più vite. L’appello è stato lanciato questa mattina durante una conferenza stampa svoltasi presso la Sala Pagliacci della Provincia di Perugia dall’Avis regionale dell’Umbria che, in occasione della giornata mondiale dei Donatori di Sangue, ha voluto tracciare un bilancio dello stato delle donazioni nella nostra Regione dove nei primi cinque mesi dell’anno si è registrato un calo dell’1,1% (197 in meno) rispetto allo stesso periodo del 2012. Presenti il vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi, il presidente regionale Giovanni Magara, il responsabile della comunicazione Andrea Motti e il consigliere nazionale Gildo Moscoloni. Nel ricordare la collaborazione instaurata da tempo con l’Avis attraverso la firma di un protocollo d’intesa, il primo siglato tra un’istituzione e l’Associazione e diventato un punto di riferimento a livello nazionale, il vice presidente Rossi ha evidenziato l’importanza di un salto di qualità. “Oggi non è più pensabile agire basandosi solo sulla sensibilità dei cittadini e delle istituzioni – ha commentato Rossi – l’impegno dell’AVIS e delle Associazioni è fondamentale, ma è necessario che a livello regionale, come per tutte le altre materie, venga definito un piano strutturato, una strategia di gestione in materia di sangue per giungere a una situazione di pareggio tra donazioni e richieste del servizio sanitario. Questo obiettivo si può conseguire non solo incrementando il numero di donatori, ma anche ridefinendo in maniera puntuale, le regole per il buon uso del sangue, degli emocomponenti e derivati”. Il presidente Magara ha spiegato la situazione a livello regionale: nel 2012 un gruppo di 30.539 volontari ha donato 42.942 volte in forma periodica, anonima e totalmente gratuita garantendo un servizio indispensabile per tutta la collettività. In Italia i donatori di sangue sono ormai un milione e settecentomila e di questi, circa un milione e trecentomila, sono donatori Avis. Nei primi cinque mesi di quest’anno, sempre nella nostra Regione si sono registrate 17.765 donazioni, mentre nello stesso periodo dell’anno precedente 17.692. “Di fronte a questa preoccupante riduzione, che nei mesi estivi subirà sicuramente una ulteriore calo – ha affermato – invitiamo tutti i cittadini tra i 18 e i 60 anni che ancora non sono donatori e nelle condizioni di farlo, di contattare una delle 65 sedi in Umbria per avere informazioni utili sulle modalità per diventarlo”. L’importanza di aumentare le donazioni è stata sottolineata anche da Motti il quale ha richiamato l’attenzione nella necessità di garantire la continuità delle prestazioni sanitarie, obiettivo raggiungibile solo con almeno 15 nuovi donatori al giorno. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.avisumbria.it.
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