Entrata nell’Unione europea nel 2004, l’Ungheria assume per la prima volta la presidenza del Consiglio dell’UE. Tra le sue priorità: stabilizzazione dell’economia europea, allargamento dell’Unione, integrazione dei rom. L’inizio della presidenza ungherese coincide con una ripresa economica ancora poco omogenea nell’UE e con la necessità di consolidare l’uscita dalla crisi. Di fronte alle difficoltà dell’area dell’euro, gli Stati membri hanno convenuto di rivedere il trattato di Lisbona per rendere permanente il meccanismo di stabilizzazione messo in atto per venire in aiuto di Grecia e Irlanda. Uno degli obiettivi della nuova presidenza sarà appunto quello di far avanzare i negoziati in tal senso. L’Ungheria intende anche rilanciare il coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri: nel corso della presidenza ungherese si aprirà, infatti, il cosiddetto “semestre europeo”, un periodo in cui i progetti di bilancio dei singoli paesi verranno passati in rassegna per individuare eventuali squilibri. Sul piano sociale, l’Ungheria provvederà a elaborare una vera e propria strategia europea a favore dell’integrazione dei rom. Un uso più efficace dei fondi europei dovrebbe consentire di migliorare le condizioni di vita di questa comunità. Uno dei momenti salienti della presidenza ungherese sarà il vertice sull’energia, finalizzato a garantire l’interconnessione delle reti di elettricità e gas a livello europeo in modo da ridurre la dipendenza energetica dell’Unione, specie per quanto riguarda l’approvvigionamento di gas. La nuova presidenza si propone anche di approfondire le relazioni dell’Unione con Armenia, Azerbaigian, Georgia, Moldavia, Ucraina e Bielorussia, che a maggio parteciperanno al secondo vertice del “partenariato orientale”. Infine, l’Ungheria sosterrà attivamente il processo di allargamento dell’UE, in particolare alla Croazia, che, candidata dal 2004, entra nella fase finale dei negoziati di adesione.
Per essere sempre aggiornati sullo stato dei lavori, consigliamo la consultazione del sito Internet http://www.eu2011.hu/.
Entrata nell’Unione europea nel 2004, l’Ungheria assume per la prima volta la presidenza del Consiglio dell’UE. Tra le sue priorità: stabilizzazione dell’economia europea, allargamento dell’Unione, integrazione dei rom. L’inizio della presidenza ungherese coincide con una ripresa economica ancora poco omogenea nell’UE e con la necessità di consolidare l’uscita dalla crisi. Di fronte alle difficoltà dell’area dell’euro, gli Stati membri hanno convenuto di rivedere il trattato di Lisbona per rendere permanente il meccanismo di stabilizzazione messo in atto per venire in aiuto di Grecia e Irlanda. Uno degli obiettivi della nuova presidenza sarà appunto quello di far avanzare i negoziati in tal senso. L’Ungheria intende anche rilanciare il coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri: nel corso della presidenza ungherese si aprirà, infatti, il cosiddetto “semestre europeo”, un periodo in cui i progetti di bilancio dei singoli paesi verranno passati in rassegna per individuare eventuali squilibri. Sul piano sociale, l’Ungheria provvederà a elaborare una vera e propria strategia europea a favore dell’integrazione dei rom. Un uso più efficace dei fondi europei dovrebbe consentire di migliorare le condizioni di vita di questa comunità. Uno dei momenti salienti della presidenza ungherese sarà il vertice sull’energia, finalizzato a garantire l’interconnessione delle reti di elettricità e gas a livello europeo in modo da ridurre la dipendenza energetica dell’Unione, specie per quanto riguarda l’approvvigionamento di gas. La nuova presidenza si propone anche di approfondire le relazioni dell’Unione con Armenia, Azerbaigian, Georgia, Moldavia, Ucraina e Bielorussia, che a maggio parteciperanno al secondo vertice del “partenariato orientale”. Infine, l’Ungheria sosterrà attivamente il processo di allargamento dell’UE, in particolare alla Croazia, che, candidata dal 2004, entra nella fase finale dei negoziati di adesione.
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