(Cittadino e Provincia) Montefalco, 28 febbraio 2013 – “Una eccellenza del territorio da prendere come esempio per il rilancio dell’economica della nostra regione”. E’ quanto affermato dal vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi durante la visita svoltasi nei giorni scorsi presso l’Antica Azienda Agricola Paolo Bea di Montefalco. A fare gli onori di casa Giampiero Bea, che ha illustrato la filosofia alla base della produzione aziendale: la ricerca del miglior equilibrio tra il naturale processo della natura e l’azione dell’uomo, senza l’uso della chimica di sintesi e di stabilizzazioni forzate. Un metodo di lavorazione, che a livello nazionale trova il suo punto di unione nel “Consorzio Vini Veri” presieduto dallo stesso Bea, volto a valorizzare i sapori della terra di provenienza, secondo l’idea di assistere la natura e non di dominarla. “Questa realtà deve sicuramente essere considerata un’eccellenza del nostro territorio perché la produzione tende a mantenere il più possibile le caratteristiche naturali del prodotto – ha commentato il vice presidente - questa stessa filosofia potrebbe essere utilizzata non solo per tutto il resto della produzione agro-alimetare ma anche per altre forme di espressione artigianale ed artistica che, recuperando e valorizzando le nostre tradizioni, rendono unica l’offerta e come tale oggetto di attenzione, sia dal punto di vista del mercato che da quello turistico”.
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(Cittadino e Provincia) Montefalco, 28 febbraio 2013 – “Una eccellenza del territorio da prendere come esempio per il rilancio dell’economica della nostra regione”. E’ quanto affermato dal vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi durante la visita svoltasi nei giorni scorsi presso l’Antica Azienda Agricola Paolo Bea di Montefalco. A fare gli onori di casa Giampiero Bea, che ha illustrato la filosofia alla base della produzione aziendale: la ricerca del miglior equilibrio tra il naturale processo della natura e l’azione dell’uomo, senza l’uso della chimica di sintesi e di stabilizzazioni forzate. Un metodo di lavorazione, che a livello nazionale trova il suo punto di unione nel “Consorzio Vini Veri” presieduto dallo stesso Bea, volto a valorizzare i sapori della terra di provenienza, secondo l’idea di assistere la natura e non di dominarla. “Questa realtà deve sicuramente essere considerata un’eccellenza del nostro territorio perché la produzione tende a mantenere il più possibile le caratteristiche naturali del prodotto – ha commentato il vice presidente - questa stessa filosofia potrebbe essere utilizzata non solo per tutto il resto della produzione agro-alimetare ma anche per altre forme di espressione artigianale ed artistica che, recuperando e valorizzando le nostre tradizioni, rendono unica l’offerta e come tale oggetto di attenzione, sia dal punto di vista del mercato che da quello turistico”.
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