(Cittadino e Provincia) – Montone, 22 febbraio ‘24 – Ultimo appuntamento con la stagione del teatro San Fedele di Montone, curata dal gruppo di Residenze Instabili, con il sostegno dell’amministrazione comunale. Sabato 24 febbraio, alle ore 21, andrà in scena "D all'ennesima" di Miriam Oufatah, Maria Gabriella Olivi e Kristian Fabbri. Uno spettacolo con Giovanna Guariniello, che ha ottenuto il riconoscimento di Amnesty International.
D all’ennesima o meglio D elevato alla N è una formula matematica al servizio di un racconto teatrale. Un racconto che è in realtà una piccola raccolta di tre storie di Donne, ispirate a vite vere. Una mamma, che combatte per la sopravvivenza di sé e dei suoi tre figli, priva di strumenti culturali e vittima di un sistema patriarcale tipico di alcuni ambienti sociali, una ragazza rinchiusa in terapia intensiva a seguito di una violenza, che dà voce ai suoi pensieri per inseguire la propria libertà, e infine una donna in un paese straniero che pur di garantire un po’ di benessere alla propria famiglia sceglie di fare la badante accettando il dolore delle ripetute morti che la circondano, in un gioco di presenza-assenza affettiva ed emotiva. Storie di scelte consapevoli e subite. Uno spaccato della nostra contemporaneità popolare per lasciare spazio a riflessioni in apparenza semplici, ma estremamente necessarie per creare eventuali cambiamenti.
Una ricerca teatrale trasversale per affrontare il tema della violenza di genere con tre linguaggi e scenari differenti.
La regia è di Alessandra Chieli, mentre la produzione è di Medem.
montone24010.IC
(Cittadino e Provincia) – Montone, 22 febbraio ‘24 – Ultimo appuntamento con la stagione del teatro San Fedele di Montone, curata dal gruppo di Residenze Instabili, con il sostegno dell’amministrazione comunale. Sabato 24 febbraio, alle ore 21, andrà in scena "D all'ennesima" di Miriam Oufatah, Maria Gabriella Olivi e Kristian Fabbri. Uno spettacolo con Giovanna Guariniello, che ha ottenuto il riconoscimento di Amnesty International.
D all’ennesima o meglio D elevato alla N è una formula matematica al servizio di un racconto teatrale. Un racconto che è in realtà una piccola raccolta di tre storie di Donne, ispirate a vite vere. Una mamma, che combatte per la sopravvivenza di sé e dei suoi tre figli, priva di strumenti culturali e vittima di un sistema patriarcale tipico di alcuni ambienti sociali, una ragazza rinchiusa in terapia intensiva a seguito di una violenza, che dà voce ai suoi pensieri per inseguire la propria libertà, e infine una donna in un paese straniero che pur di garantire un po’ di benessere alla propria famiglia sceglie di fare la badante accettando il dolore delle ripetute morti che la circondano, in un gioco di presenza-assenza affettiva ed emotiva. Storie di scelte consapevoli e subite. Uno spaccato della nostra contemporaneità popolare per lasciare spazio a riflessioni in apparenza semplici, ma estremamente necessarie per creare eventuali cambiamenti.
Una ricerca teatrale trasversale per affrontare il tema della violenza di genere con tre linguaggi e scenari differenti.
La regia è di Alessandra Chieli, mentre la produzione è di Medem.
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