Approvato bilancio consuntivo 2009 - 28 milioni di investimenti e un avanzo di 8 milioni. Bellini "Una gestione positiva in un contesto da monitorare. Il Governo ci deve 15 milioni"
(Cittadino e Provincia) – Perugia 30 aprile 2010 - Il Consiglio Provinciale di Perugia ha approvato con 17 voti favorevoli (quelli della maggioranza più il consigliere Carocci) e 8 voti contrari (quelli dell’opposizione) il bilancio consuntivo del 2009. Il documento contabile registra un avanzo di amministrazione di 8.091.117 euro. Di questi 3.063.135 sono vincolati per spese correnti e/o in conto capitale a destinazione specifica (in questa cifra è compreso anche l’1,4 milioni accantonato per i rischi di finanza derivata); 2.957.655 sono vincolati per spese in conto capitale; 1.135.096 sono vincolati per spese varie in conto capitale, mentre 935.229 sono l’avanzo libero d’amministrazione . La spesa per investimenti è stato di oltre 28 milioni di euro. “ E’ un risultato rilevante – ha detto l’assessore provinciale al bilancio Ornella Bellini - che dimostra che l’Ente nel 2009 ha fatto una programmazione efficace mantenendo la quantità e la qualità dei servizi, rispettando il Patto di Stabilità Interno, contribuendo al contenimento della spesa pubblica e mantenendo l’invarianza tributaria ed impositiva. Altri aspetti importanti da sottolineare sono: la Provincia non è incorsa in alcun parametro delle condizioni di deficitarietà strutturale; presenta un grado di realizzazione delle entrate previste pari all’87,7% (una percentuale buona se si considera la diminuzione del 2% dei trasferimenti erariali e i circa 10 milioni di euro di trasferimenti regionali dirottati sulle risposte da dare al mercato del lavoro in tempi di crisi) ed uno di realizzazione delle spese pari all’89,3%. Non è mai ricorsa alle anticipazioni di tesoreria, non ha individuato debiti fuori bilancio, non ha procedimenti di esecuzione forzata. Non ha avuto bisogno di allungare i pagamenti ai creditori per opere e servizi per rispettare il Patto di Stabilità (risultato non indifferente per l’economia). E ancora, ha proseguito politiche di contenimento della spesa pubblica in tutti i Servizi, ma in particolare sul fronte della gestione della telefonia, delle consulenze, delle collaborazioni esterne e dei canoni di locazione (per circa 3,8 mil. di euro). L’aumento del costo del personale (di 1,2 ml. di euro rispetto al 2008) è dipeso essenzialmente dai maggiori oneri per il rinnovo contrattuale. In prospettiva, tuttavia, è un bilancio consuntivo che ci dà qualche segnale di riflessione per l’esercizio 2010. Poiché c’è una tendenza nella finanza pubblica italiana che accelera le uscite e rallenta le entrate, e poiché molte opere in conto capitale provengono da altri Enti e prevedono anticipazioni della cassa provinciale, dovremo lavorare per inoltrare velocemente gli atti amministrativi ai vari Enti esterni onde evitare lunghe giacenze. Il rispetto del Patto di Stabilità da settembre in poi farà sentire tutto il suo peso forse più del 2009. Sarà anche utile aprire un confronto con la Regione per capire se sono rimodulabili in modo diverso le anticipazioni di cassa che la Provincia in parte fa sulle opere in conto capitale. C’è da risolvere la consistente posizione creditoria dell’Ente verso lo Stato per trasferimenti erariali ante 2004. C’è stato già un incontro dall’esito negativo presso il Ministero dell’Interno per un credito di oltre 15 ml. di euro. Non possiamo farcela da soli urge un impegno forte dell’UPI in Conferenza Stato-Città e presso i Ministeri delle Finanze e dell’Interno affinché i trasferimenti erariali previsti per le Province dalle leggi dello Stato vengano erogati effettivamente e non soltanto confermati. Dobbiamo monitorare la spesa del personale (oggi al 31,49% della spesa corrente) non solo perché è uno dei parametri previsti per valutare la deficiatarietà strutturale dell’Ente, ma perché già ora arrivano alla Provincia nuove funzioni (cito la legge regionale sul controllo antisismico) e soprattutto perché ci stiamo avvicinando a quei decreti attuativi del federalismo che possono anche cambiare il volto della Provincia non lasciando indifferente -tra le altre cose- i costi del personale. Il Dibattito - Piero Sorcini (Popolo delle Libertà) ha puntato il dito sugli swap. “Per eliminare i derivati – ha detto – occorrerebbero 3,5 milioni di euro. Allora perché – chiede - la giunta non utilizza l’avanzo di amministrazione per estinguerli”. Enrico Bastioli (Sinistra e Libertà) fa notare come “dall’analisi degli indicatori emergano risultati positivi. Inoltre – ha aggiunto – la macchina amministrativa provinciale deve cominciare ad organizzarsi in vista dl federalismo fiscale”. “In un Ente, così come in una famiglia, se diminuiscono le entrate devono necessariamente diminuire le spese – ha detto Bruno Biagiotti (Pdl) -. Nel bilancio avevate previsto investimenti per 44 milioni di euro, ma in realtà sono stati di 28 milioni, cioè del 35% in meno. Ne deriva l’incapacità di chi amministra nel saper far fronte agli impegni. È arrivato il tempo delle vacche magre ed è proprio in momenti come questi che si misura la capacità di un politico”. Per Luca Baldelli (Rifondazione Comunista) “occorre affrontare il tema dell’autonomia impositiva dell’Ente. Il ricorso ai derivati – ha aggiunto – è stata una scelta necessitata”. Per Daniela Frullani (Pd) “occorrerà rivedere il patto di stabilità. Per il momento – ha detto – i nostri parametri sono positivi. Le spese finanziarie, se non tenute sotto controllo, possono fare la differenza perché non permettono di investire in altri ambiti”. Anche Luca Secondi (Pd) ha parlato del patto di stabilità, affermando che “dà dei problemi. So che ci sarà un incontro con il ministro Tremonti per cambiare qualche parametro. È importante la valorizzazione del patrimonio, maggioranza e opposizione dovranno accordarsi per capire come affrontare il federalismo fiscale”. “Plauso all’assessore Bellini che ha fatto solo piccole modifiche al Bilancio 2009” è giunto dal consigliere Franco Asciutti (Lista Franco Asciutti candidato Presidente della coalizione Lega Nord – Pdl). “Il bilancio è abbastanza in ordine, bisogna continuare su questa linea – ha suggerito – eliminando però la finanza derivata”. “E’ un bilancio che ci riguarda da cinque mesi – ha sottolineato il Presidente Marco Vinicio Guasticchi -. Molte amministrazioni sono infestate di swap, specialmente i piccoli comuni. Nel nostro caso – ha aggiunto – vogliamo procedere velocemente alla chiusura di questa partita poiché, anche a costo di sacrifici, intendiamo avere un bilancio che non riserverà sorprese”. Il presidente ha, infine, indicato nel fotovoltaico e nella razionalizzazione degli affitti, le vie per risparmiare denaro pubblico.
Oi10179.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 30 aprile 2010 - Il Consiglio Provinciale di Perugia ha approvato con 17 voti favorevoli (quelli della maggioranza più il consigliere Carocci) e 8 voti contrari (quelli dell’opposizione) il bilancio consuntivo del 2009. Il documento contabile registra un avanzo di amministrazione di 8.091.117 euro. Di questi 3.063.135 sono vincolati per spese correnti e/o in conto capitale a destinazione specifica (in questa cifra è compreso anche l’1,4 milioni accantonato per i rischi di finanza derivata); 2.957.655 sono vincolati per spese in conto capitale; 1.135.096 sono vincolati per spese varie in conto capitale, mentre 935.229 sono l’avanzo libero d’amministrazione . La spesa per investimenti è stato di oltre 28 milioni di euro. “ E’ un risultato rilevante – ha detto l’assessore provinciale al bilancio Ornella Bellini - che dimostra che l’Ente nel 2009 ha fatto una programmazione efficace mantenendo la quantità e la qualità dei servizi, rispettando il Patto di Stabilità Interno, contribuendo al contenimento della spesa pubblica e mantenendo l’invarianza tributaria ed impositiva. Altri aspetti importanti da sottolineare sono: la Provincia non è incorsa in alcun parametro delle condizioni di deficitarietà strutturale; presenta un grado di realizzazione delle entrate previste pari all’87,7% (una percentuale buona se si considera la diminuzione del 2% dei trasferimenti erariali e i circa 10 milioni di euro di trasferimenti regionali dirottati sulle risposte da dare al mercato del lavoro in tempi di crisi) ed uno di realizzazione delle spese pari all’89,3%. Non è mai ricorsa alle anticipazioni di tesoreria, non ha individuato debiti fuori bilancio, non ha procedimenti di esecuzione forzata. Non ha avuto bisogno di allungare i pagamenti ai creditori per opere e servizi per rispettare il Patto di Stabilità (risultato non indifferente per l’economia). E ancora, ha proseguito politiche di contenimento della spesa pubblica in tutti i Servizi, ma in particolare sul fronte della gestione della telefonia, delle consulenze, delle collaborazioni esterne e dei canoni di locazione (per circa 3,8 mil. di euro). L’aumento del costo del personale (di 1,2 ml. di euro rispetto al 2008) è dipeso essenzialmente dai maggiori oneri per il rinnovo contrattuale. In prospettiva, tuttavia, è un bilancio consuntivo che ci dà qualche segnale di riflessione per l’esercizio 2010. Poiché c’è una tendenza nella finanza pubblica italiana che accelera le uscite e rallenta le entrate, e poiché molte opere in conto capitale provengono da altri Enti e prevedono anticipazioni della cassa provinciale, dovremo lavorare per inoltrare velocemente gli atti amministrativi ai vari Enti esterni onde evitare lunghe giacenze. Il rispetto del Patto di Stabilità da settembre in poi farà sentire tutto il suo peso forse più del 2009. Sarà anche utile aprire un confronto con la Regione per capire se sono rimodulabili in modo diverso le anticipazioni di cassa che la Provincia in parte fa sulle opere in conto capitale. C’è da risolvere la consistente posizione creditoria dell’Ente verso lo Stato per trasferimenti erariali ante 2004. C’è stato già un incontro dall’esito negativo presso il Ministero dell’Interno per un credito di oltre 15 ml. di euro. Non possiamo farcela da soli urge un impegno forte dell’UPI in Conferenza Stato-Città e presso i Ministeri delle Finanze e dell’Interno affinché i trasferimenti erariali previsti per le Province dalle leggi dello Stato vengano erogati effettivamente e non soltanto confermati. Dobbiamo monitorare la spesa del personale (oggi al 31,49% della spesa corrente) non solo perché è uno dei parametri previsti per valutare la deficiatarietà strutturale dell’Ente, ma perché già ora arrivano alla Provincia nuove funzioni (cito la legge regionale sul controllo antisismico) e soprattutto perché ci stiamo avvicinando a quei decreti attuativi del federalismo che possono anche cambiare il volto della Provincia non lasciando indifferente -tra le altre cose- i costi del personale. Il Dibattito - Piero Sorcini (Popolo delle Libertà) ha puntato il dito sugli swap. “Per eliminare i derivati – ha detto – occorrerebbero 3,5 milioni di euro. Allora perché – chiede - la giunta non utilizza l’avanzo di amministrazione per estinguerli”. Enrico Bastioli (Sinistra e Libertà) fa notare come “dall’analisi degli indicatori emergano risultati positivi. Inoltre – ha aggiunto – la macchina amministrativa provinciale deve cominciare ad organizzarsi in vista dl federalismo fiscale”. “In un Ente, così come in una famiglia, se diminuiscono le entrate devono necessariamente diminuire le spese – ha detto Bruno Biagiotti (Pdl) -. Nel bilancio avevate previsto investimenti per 44 milioni di euro, ma in realtà sono stati di 28 milioni, cioè del 35% in meno. Ne deriva l’incapacità di chi amministra nel saper far fronte agli impegni. È arrivato il tempo delle vacche magre ed è proprio in momenti come questi che si misura la capacità di un politico”. Per Luca Baldelli (Rifondazione Comunista) “occorre affrontare il tema dell’autonomia impositiva dell’Ente. Il ricorso ai derivati – ha aggiunto – è stata una scelta necessitata”. Per Daniela Frullani (Pd) “occorrerà rivedere il patto di stabilità. Per il momento – ha detto – i nostri parametri sono positivi. Le spese finanziarie, se non tenute sotto controllo, possono fare la differenza perché non permettono di investire in altri ambiti”. Anche Luca Secondi (Pd) ha parlato del patto di stabilità, affermando che “dà dei problemi. So che ci sarà un incontro con il ministro Tremonti per cambiare qualche parametro. È importante la valorizzazione del patrimonio, maggioranza e opposizione dovranno accordarsi per capire come affrontare il federalismo fiscale”. “Plauso all’assessore Bellini che ha fatto solo piccole modifiche al Bilancio 2009” è giunto dal consigliere Franco Asciutti (Lista Franco Asciutti candidato Presidente della coalizione Lega Nord – Pdl). “Il bilancio è abbastanza in ordine, bisogna continuare su questa linea – ha suggerito – eliminando però la finanza derivata”. “E’ un bilancio che ci riguarda da cinque mesi – ha sottolineato il Presidente Marco Vinicio Guasticchi -. Molte amministrazioni sono infestate di swap, specialmente i piccoli comuni. Nel nostro caso – ha aggiunto – vogliamo procedere velocemente alla chiusura di questa partita poiché, anche a costo di sacrifici, intendiamo avere un bilancio che non riserverà sorprese”. Il presidente ha, infine, indicato nel fotovoltaico e nella razionalizzazione degli affitti, le vie per risparmiare denaro pubblico.
Oi10179.red