(Cittadino e Provincia – Spoleto, 13 giugno 2012) – La consigliera provinciale di Perugia, Laura Zampa (Pd) ritiene “doverosa” la partecipazione all’incontro delle associazioni cittadine a Villa Redenta. “Ritengo precisare – ha scritto in una nota - che la mia presenza all’incontro a Villa Redenta delle Associazioni Cittadine, Centro Culturale Città Nuova, Italia Nostra, Legambiente e WWF, era un mio preciso dovere istituzionale. Rientra nel mio mandato elettorale infatti ascoltare ed essere accanto, per quanto possibile e di mia competenza, ai miei concittadini, a maggior ragione quando si uniscono nella tutela del patrimonio della Città. Già ho espresso il mio parere riguardo l’alienazione di Villa Redenta da parte della Provincia di Perugia, e se è vero che il suo inserimento nel piano delle dismissioni è stato un passaggio quasi dovuto per il mantenimento del patto di stabilità e quindi per la possibilità di varare un bilancio preventivo che conceda, in primis, di dare il via al piano di manutenzione e messa in sicurezza di scuole e strade della Provincia, è altrettanto vero che è preciso compito delle Istituzioni garantire la fruibilità del Patrimonio e tutelarlo, specialmente quando si tratta di beni artistici e culturali. Villa Redenta, ha una particolarità che la rende strategica per la vita sociale della nostra Città. Storicamente e tradizionalmente è il luogo dove si incontrano i cittadini, dai più piccoli agli anziani, il luogo del relax, della bellezza, della cultura, con le attività di formazione del Teatro Lirico Sperimentale, le attività di convegno nella sala Monterosso, le feste delle Associazioni Culturali, Interculturali e di Volontariato, l’ostello che può con dignità ospitare turisti a prezzi modici, la splendida villa che potrebbe divenire il prestigioso, privilegiato luogo delle relazioni e della formazione. Spetta ai Cittadini rivendicarne l’appartenenza al territorio, spetta alle Istituzioni garantirla. Il mio impegno a tal fine si è esplicato in Commissione Consiliare competente con il promuovere un documento, poi firmato da tutti i capigruppo dei partiti di maggioranza ed approvato in sede di Consiglio”.
Gc12226.RBr
(Cittadino e Provincia – Spoleto, 13 giugno 2012) – La consigliera provinciale di Perugia, Laura Zampa (Pd) ritiene “doverosa” la partecipazione all’incontro delle associazioni cittadine a Villa Redenta. “Ritengo precisare – ha scritto in una nota - che la mia presenza all’incontro a Villa Redenta delle Associazioni Cittadine, Centro Culturale Città Nuova, Italia Nostra, Legambiente e WWF, era un mio preciso dovere istituzionale. Rientra nel mio mandato elettorale infatti ascoltare ed essere accanto, per quanto possibile e di mia competenza, ai miei concittadini, a maggior ragione quando si uniscono nella tutela del patrimonio della Città. Già ho espresso il mio parere riguardo l’alienazione di Villa Redenta da parte della Provincia di Perugia, e se è vero che il suo inserimento nel piano delle dismissioni è stato un passaggio quasi dovuto per il mantenimento del patto di stabilità e quindi per la possibilità di varare un bilancio preventivo che conceda, in primis, di dare il via al piano di manutenzione e messa in sicurezza di scuole e strade della Provincia, è altrettanto vero che è preciso compito delle Istituzioni garantire la fruibilità del Patrimonio e tutelarlo, specialmente quando si tratta di beni artistici e culturali. Villa Redenta, ha una particolarità che la rende strategica per la vita sociale della nostra Città. Storicamente e tradizionalmente è il luogo dove si incontrano i cittadini, dai più piccoli agli anziani, il luogo del relax, della bellezza, della cultura, con le attività di formazione del Teatro Lirico Sperimentale, le attività di convegno nella sala Monterosso, le feste delle Associazioni Culturali, Interculturali e di Volontariato, l’ostello che può con dignità ospitare turisti a prezzi modici, la splendida villa che potrebbe divenire il prestigioso, privilegiato luogo delle relazioni e della formazione. Spetta ai Cittadini rivendicarne l’appartenenza al territorio, spetta alle Istituzioni garantirla. Il mio impegno a tal fine si è esplicato in Commissione Consiliare competente con il promuovere un documento, poi firmato da tutti i capigruppo dei partiti di maggioranza ed approvato in sede di Consiglio”.
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