De Marinis: "Importante momento di crescita e di confronto"
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 17 maggio 2013 – “Cambiare l’offerta dei servizi sanitari offrendo una risposta ai bisogni tipici della cronicità in un contesto diverso da quello ospedaliero”. E’ quanto affermato dal vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi durante il suo saluto al XIII Congresso regionale Aniarti Umbria – Associazione nazionale infermieri di area critica, dal titolo “Infermieri e crisi economica- Razionalizzare non vuol dire razionare: i contributi della Professione”, patrocinato dalla Provincia di Perugia e svoltosi stamattina presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia. “La spending review non può basarsi solo sull’ottimizzazione dei servizi attuali, poiché in una situazione di grave carenza di risorse, per garantire un servizio sanitario universalistico, pubblico e gratuito, è necessario un cambio di rotta – ha precisato Rossi – con un solo giorno di ricovero improprio è possibile garantire l’assistenza per un mese di una badante; ma non è nemmeno delegando alle famiglie, che devono provvedere all’assunzione di badanti, il modo migliore per un paese civile di far fronte ai problemi della non autosufficienza”. Parlando all’Associazione degli infermieri di area critica, vice presidente ha infine ricordato la necessità di procedere ad un riconoscimento specialistico in area infermieristica, soprattutto in contesti come ad esempio quello della terapia intensiva, dove il livello di qualificazione necessario va ben oltre i contenuti della formazione di base e non può essere demandato solo all’esperienza sul campo.
AST13023.MD
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 17 maggio 2013 – “Cambiare l’offerta dei servizi sanitari offrendo una risposta ai bisogni tipici della cronicità in un contesto diverso da quello ospedaliero”. E’ quanto affermato dal vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi durante il suo saluto al XIII Congresso regionale Aniarti Umbria – Associazione nazionale infermieri di area critica, dal titolo “Infermieri e crisi economica- Razionalizzare non vuol dire razionare: i contributi della Professione”, patrocinato dalla Provincia di Perugia e svoltosi stamattina presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia. “La spending review non può basarsi solo sull’ottimizzazione dei servizi attuali, poiché in una situazione di grave carenza di risorse, per garantire un servizio sanitario universalistico, pubblico e gratuito, è necessario un cambio di rotta – ha precisato Rossi – con un solo giorno di ricovero improprio è possibile garantire l’assistenza per un mese di una badante; ma non è nemmeno delegando alle famiglie, che devono provvedere all’assunzione di badanti, il modo migliore per un paese civile di far fronte ai problemi della non autosufficienza”. Parlando all’Associazione degli infermieri di area critica, vice presidente ha infine ricordato la necessità di procedere ad un riconoscimento specialistico in area infermieristica, soprattutto in contesti come ad esempio quello della terapia intensiva, dove il livello di qualificazione necessario va ben oltre i contenuti della formazione di base e non può essere demandato solo all’esperienza sul campo.
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