"Una conoscenza tra culture e un viaggio per allargare le radici dell'identitÃÂ dell'Europa" - 64 opere di pittura, scultura, fotografia e tessitura di sette artisti contemporanei: Gheorghe Anghel, Adrian Ilfoveanu, Sorin Ilfoveanu, Ioan Iacob, Mircea Roman, Marian Zidaru e Victoria Zidaru
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 28 maggio ’09 – “Umbria: terra d’incontri - Mitologie soggettive”. Questo il titolo della mostra di opere di artisti romeni contemporanei la cui inaugurazione è prevista sabato 30 maggio ’09, alle ore 18.00, presso il CERP- Centro Espositivo della Rocca Paolina di proprietà della Provincia di Perugia.
In esposizione 64 opere di pittura, scultura, fotografia nonché di tessitura di sette artisti romeni contemporanei: Gheorghe Anghel, Adrian Ilfoveanu, Sorin Ilfoveanu, Ioan Iacob, Mircea Roman, Marian Zidaru e Victoria Zidaru.
L’evento artistico è promosso dalla Provincia di Perugia, dalla Municipalità di Bucarest e dal Centro Culturale Palazzo Brancovan di Mogosoaia, già sede di una recente e prestigiosa mostra di opere di artisti umbri, nell’ambito degli scambi artistico-culturali già attivati da tempo.
E’ curato da Doina Emilia Mandru ed è diretto e coordinato da Stella Carnevali, dirigente del Servizio Promozione Attività Culturali e Sociali della Provincia. Uno scambio che rappresenta per l’Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Perugia “una conoscenza tra culture e un viaggio con il quale l’Europa allarga sempre più le radici della sua identità attraverso l’arte vista come linguaggio universale a cui non servono traduzioni né mediazioni”.
“Le esperienze personali degli artisti presentati in questa selezione – è il commento della curatrice Doina Mandru - trovano numerose corrispondenze nella memoria comune di questa parte del mondo greco–latino alla quale appartengono anche i rumeni. I sette autori presentati in questa selezione esprimono uno degli aspetti più profondamente autentici della cultura rumena contemporanea tramite un intervento marcato dall’accettazione della ragione spirituale, soteriologica dell’arte. Ma questi esprimono allo stesso tempo anche l’appartenenza ad un orizzonte molto più ampio, ad un tempo di Ulisse e degli argonauti, in questo orizzonte la verità della persona, gli archetipi mitici e le memorie della storia si riuniscono in una serie di mitologie soggettive che partecipano nella forma sinfonica a quello che possiamo costruire durabilmente insieme, cioè la perennità della cultura mediterranea”.
CL09049.GC
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 28 maggio ’09 – “Umbria: terra d’incontri - Mitologie soggettive”. Questo il titolo della mostra di opere di artisti romeni contemporanei la cui inaugurazione è prevista sabato 30 maggio ’09, alle ore 18.00, presso il CERP- Centro Espositivo della Rocca Paolina di proprietà della Provincia di Perugia.
In esposizione 64 opere di pittura, scultura, fotografia nonché di tessitura di sette artisti romeni contemporanei: Gheorghe Anghel, Adrian Ilfoveanu, Sorin Ilfoveanu, Ioan Iacob, Mircea Roman, Marian Zidaru e Victoria Zidaru.
L’evento artistico è promosso dalla Provincia di Perugia, dalla Municipalità di Bucarest e dal Centro Culturale Palazzo Brancovan di Mogosoaia, già sede di una recente e prestigiosa mostra di opere di artisti umbri, nell’ambito degli scambi artistico-culturali già attivati da tempo.
E’ curato da Doina Emilia Mandru ed è diretto e coordinato da Stella Carnevali, dirigente del Servizio Promozione Attività Culturali e Sociali della Provincia. Uno scambio che rappresenta per l’Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Perugia “una conoscenza tra culture e un viaggio con il quale l’Europa allarga sempre più le radici della sua identità attraverso l’arte vista come linguaggio universale a cui non servono traduzioni né mediazioni”.
“Le esperienze personali degli artisti presentati in questa selezione – è il commento della curatrice Doina Mandru - trovano numerose corrispondenze nella memoria comune di questa parte del mondo greco–latino alla quale appartengono anche i rumeni. I sette autori presentati in questa selezione esprimono uno degli aspetti più profondamente autentici della cultura rumena contemporanea tramite un intervento marcato dall’accettazione della ragione spirituale, soteriologica dell’arte. Ma questi esprimono allo stesso tempo anche l’appartenenza ad un orizzonte molto più ampio, ad un tempo di Ulisse e degli argonauti, in questo orizzonte la verità della persona, gli archetipi mitici e le memorie della storia si riuniscono in una serie di mitologie soggettive che partecipano nella forma sinfonica a quello che possiamo costruire durabilmente insieme, cioè la perennità della cultura mediterranea”.
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