Guasticchi "Evitiamo fughe in avanti e applichiamo la concertazione, unica strada da percorrere in questo momento"
A seguito della nota inviata dalla RSU della Provincia di Perugia per convocare il Tavolo istituzionale il 2 agosto il Presidente Marco Vinicio Guasticchi dichiara: "Sarebbe meglio evitare ogni fuga in avanti, specialmente in merito ad una questione di tale importanza come quella del personale dipendente dell’Ente. Questione su cui mi sono impegnato disdicendo le ferie, dopo la spending review, proprio per restare vicino ai dipendenti al fine, come avevo annunciato, di verificare, nel corso dell’intero mese di agosto, la road map del percorso che andrà a ridisegnare la geografia istituzionale delle Province italiane e, in particolare, la situazione che si andrà delineare in Umbria, le nuove vie da percorrere”. “Da mesi sono impegnato, anche in qualità di presidente dell’UPI, per cercare di garantire alla Provincia un futuro adeguato, una giusta dignità e la possibilità di gestire deleghe appropriate. Di fronte alla decisone del Governo sul riordino delle Province, ho immediatamente colto lo smarrimento del nostro personale dipendente e, proprio per questo, io stesso ho voluto percorrere la strada della concertazione affinché le decisioni vengano prese insieme, dopo attente e calibrate valutazioni. La nota della RSU, pur comprendendo che è dettata dalla difficoltà del momento, deve pur tuttavia tenere conto della situazione che stiamo vivendo, del momento particolare di crisi che stiamo attraversando e che non sta risparmiando proprio nessuno”. “Sul passaggio relativo alle questioni politiche, alle cosiddette “diatribe”, i sindacati possono stare tranquilli non ho mai anteposto questioni personali e politiche a quello che ritengo il bene comune, della collettività tutta, e proprio per questo ho sempre cercato di migliorare i servizi, sburocratizzare l’Ente, garantirne il funzionamento in modo consono alle esigenze e, sul fronte interno, applicare la concertazione: in questa direzione sono sempre stato in prima linea. Quindi, sediamoci allo stesso tavolo con la volontà di risolvere insieme i problemi, cercando le soluzioni migliori per tutti e tenendo conto che il momento non sarà facile per nessuno. Faccio l’esempio della Provincia di Terni e il provvedimento che la riguarda, provvedimento che ritengo assolutamente scandaloso. Cerchiamo, quindi, insieme, di evitare posizioni intransigenti e di mettere invece sul tavolo i valori della concertazione come base ineludibile per una fattiva dialettica che, è evidente, rappresenta la strada migliore da percorrere”.
A seguito della nota inviata dalla RSU della Provincia di Perugia per convocare il Tavolo istituzionale il 2 agosto il Presidente Marco Vinicio Guasticchi dichiara: "Sarebbe meglio evitare ogni fuga in avanti, specialmente in merito ad una questione di tale importanza come quella del personale dipendente dell’Ente. Questione su cui mi sono impegnato disdicendo le ferie, dopo la spending review, proprio per restare vicino ai dipendenti al fine, come avevo annunciato, di verificare, nel corso dell’intero mese di agosto, la road map del percorso che andrà a ridisegnare la geografia istituzionale delle Province italiane e, in particolare, la situazione che si andrà delineare in Umbria, le nuove vie da percorrere”. “Da mesi sono impegnato, anche in qualità di presidente dell’UPI, per cercare di garantire alla Provincia un futuro adeguato, una giusta dignità e la possibilità di gestire deleghe appropriate. Di fronte alla decisone del Governo sul riordino delle Province, ho immediatamente colto lo smarrimento del nostro personale dipendente e, proprio per questo, io stesso ho voluto percorrere la strada della concertazione affinché le decisioni vengano prese insieme, dopo attente e calibrate valutazioni. La nota della RSU, pur comprendendo che è dettata dalla difficoltà del momento, deve pur tuttavia tenere conto della situazione che stiamo vivendo, del momento particolare di crisi che stiamo attraversando e che non sta risparmiando proprio nessuno”. “Sul passaggio relativo alle questioni politiche, alle cosiddette “diatribe”, i sindacati possono stare tranquilli non ho mai anteposto questioni personali e politiche a quello che ritengo il bene comune, della collettività tutta, e proprio per questo ho sempre cercato di migliorare i servizi, sburocratizzare l’Ente, garantirne il funzionamento in modo consono alle esigenze e, sul fronte interno, applicare la concertazione: in questa direzione sono sempre stato in prima linea. Quindi, sediamoci allo stesso tavolo con la volontà di risolvere insieme i problemi, cercando le soluzioni migliori per tutti e tenendo conto che il momento non sarà facile per nessuno. Faccio l’esempio della Provincia di Terni e il provvedimento che la riguarda, provvedimento che ritengo assolutamente scandaloso. Cerchiamo, quindi, insieme, di evitare posizioni intransigenti e di mettere invece sul tavolo i valori della concertazione come base ineludibile per una fattiva dialettica che, è evidente, rappresenta la strada migliore da percorrere”.