AttivitÃÂ estrattive - Nuove competenze alla Provincia di Perugia. L'Ente deve garantire uno sviluppo del settore minerario compatibile con il territorio
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 4 marzo ’10 - Con l’approvazione della Legge regionale umbra 9/2010, la Provincia assume un ruolo sempre più centrale nel campo dei controlli di sicurezza e rispetto al corretto svolgimento dello sfruttamento minerario. Tale legge va a riorganizzare la normativa della Regione Umbria nel settore minerario, dopo le profonde modifiche apportate nel 2003, 2004 e 2007, alla L.R. 2/2000 su “Norme per la disciplina dell’attività di cava e per il riuso di materiali provenienti da demolizioni”. Sulla base delle ultime novità, la Provincia è chiamata “a garantire, con una costante presenza territoriale ed una sensibile programmazione economico/ambientale, uno sviluppo del settore minerario compatibile con il territorio”. Per quanto riguarda la vigilanza sui lavori di cava, la Provincia, che dal 2006 è l’Ente deputato al controllo sulla corretta esecuzione dei lavori minerari nel rispetto dei contenuti delle autorizzazioni di sfruttamento rilasciate, d’ora in poi non rivestirà esclusivamente il ruolo di Ente accertatore della difformità, ma anche quello di Ente deputato alla gestione del contenzioso derivante dalle infrazioni elevate con conseguente emanazione delle ordinanze di ingiunzione o archiviazione. La Provincia utilizzerà i proventi delle sanzioni irrogate, sentito il Comune interessato, per la realizzazione di opere di mitigazione, tutela e salvaguardia ambientale dei territori interessati dall’esercizio dell’attività estrattiva. Nel campo della polizia mineraria, la Provincia di Perugia, dal 2004, provvede ai controlli per la sicurezza e l'igiene sul lavoro oltre all'applicazione delle norme specifiche di Polizia Mineraria che riguardano la conduzione in sicurezza dell'attività estrattiva. La vigilanza si espleta sulle attività estrattive (80/90 attività nel territorio provinciale) di materiali di I° categoria (miniere) e II° categoria (cave), ad eccezione delle acque minerali e termali, la cui vigilanza rimane in capo alla Regione Umbria. Relativamente all’accertamento dei giacimenti di cava, la Provincia di Perugia dal 2005 è l’Ente procedente in seno alla procedura di riconoscimento dei giacimenti di cava alla base della programmazione dello sviluppo e sfruttamento minerario ambientalmente compatibile del territorio provinciale. Nel rispetto della L.R. 2/2000 si è dotata di una procedura che detta i tempi ed i modi del procedimento approvata dalla Giunta Provinciale. Infine dal 2008 la Provincia si occupa di gestione del contributo ambientale versato dai titolari delle autorizzazioni di cava sulla base dei quantitativi estratti annualmente. Tutte queste funzioni sono svolte dall’Ufficio Attività Estrattive con sede in Via Palemo 21/C, contattabile all’indirizzo email attivita.estrattive@provincia.perugia.it (Ing. Simone Padella 075-3681349 / 335-7847127); sito internet http://www.provincia.perugia.it/guidetematiche/ambienteterritorio/urbanistica/attivitaestrattive.
URB10001.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 4 marzo ’10 - Con l’approvazione della Legge regionale umbra 9/2010, la Provincia assume un ruolo sempre più centrale nel campo dei controlli di sicurezza e rispetto al corretto svolgimento dello sfruttamento minerario. Tale legge va a riorganizzare la normativa della Regione Umbria nel settore minerario, dopo le profonde modifiche apportate nel 2003, 2004 e 2007, alla L.R. 2/2000 su “Norme per la disciplina dell’attività di cava e per il riuso di materiali provenienti da demolizioni”. Sulla base delle ultime novità, la Provincia è chiamata “a garantire, con una costante presenza territoriale ed una sensibile programmazione economico/ambientale, uno sviluppo del settore minerario compatibile con il territorio”. Per quanto riguarda la vigilanza sui lavori di cava, la Provincia, che dal 2006 è l’Ente deputato al controllo sulla corretta esecuzione dei lavori minerari nel rispetto dei contenuti delle autorizzazioni di sfruttamento rilasciate, d’ora in poi non rivestirà esclusivamente il ruolo di Ente accertatore della difformità, ma anche quello di Ente deputato alla gestione del contenzioso derivante dalle infrazioni elevate con conseguente emanazione delle ordinanze di ingiunzione o archiviazione. La Provincia utilizzerà i proventi delle sanzioni irrogate, sentito il Comune interessato, per la realizzazione di opere di mitigazione, tutela e salvaguardia ambientale dei territori interessati dall’esercizio dell’attività estrattiva. Nel campo della polizia mineraria, la Provincia di Perugia, dal 2004, provvede ai controlli per la sicurezza e l'igiene sul lavoro oltre all'applicazione delle norme specifiche di Polizia Mineraria che riguardano la conduzione in sicurezza dell'attività estrattiva. La vigilanza si espleta sulle attività estrattive (80/90 attività nel territorio provinciale) di materiali di I° categoria (miniere) e II° categoria (cave), ad eccezione delle acque minerali e termali, la cui vigilanza rimane in capo alla Regione Umbria. Relativamente all’accertamento dei giacimenti di cava, la Provincia di Perugia dal 2005 è l’Ente procedente in seno alla procedura di riconoscimento dei giacimenti di cava alla base della programmazione dello sviluppo e sfruttamento minerario ambientalmente compatibile del territorio provinciale. Nel rispetto della L.R. 2/2000 si è dotata di una procedura che detta i tempi ed i modi del procedimento approvata dalla Giunta Provinciale. Infine dal 2008 la Provincia si occupa di gestione del contributo ambientale versato dai titolari delle autorizzazioni di cava sulla base dei quantitativi estratti annualmente. Tutte queste funzioni sono svolte dall’Ufficio Attività Estrattive con sede in Via Palemo 21/C, contattabile all’indirizzo email attivita.estrattive@provincia.perugia.it (Ing. Simone Padella 075-3681349 / 335-7847127); sito internet http://www.provincia.perugia.it/guidetematiche/ambienteterritorio/urbanistica/attivitaestrattive.
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