(Cittadino e Provincia – Perugia 31 agosto 2012) – Bruno Biagiotti del Pdl è intervenuto affermando: “Come gruppo ci siamo astenuti nelle votazioni precedenti e lo faremo ancora, ritenendo non opportuno sparare sulla Croce Rossa. Però, e lo devo ribadire, esistono tante zone di criticità. Ci avevano infatti detto che l’azienda unica dei trasporti in Umbria non avrebbe avuto problemi. Noi della minoranza avevamo manifestato, al momento della fusione, tutte le nostre perplessità: si trattava di un calderone nel quale venivamo messe delle realtà inconciliabili tra di loro. Allora dico di nuovo: o si affronta questa situazione (in particolare quella connessa alla Fcu) o ci ritroveremo tra sei mesi a dover fronteggiare di nuovo questo problema”. Franco Granocchia, capogruppo dell’Idv, ha affermato: “Noi della Provincia, manifestando l’intenzione di conferire il prestito, abbiamo dimostrato un grande senso di responsabilità: infatti ci hanno tagliato praticamente tutto, ma abbiamo continuato a pensare ai lavoratori dell’azienda e ai cittadini, che sarebbero stati privati di un servizio indispensabile come quello dei trasporti. Finita l’emergenza, lavorerò perché si faccia il punto della situazione: se ci sono stati degli aumenti di stipendi da parte del gruppo dirigente c’è qualcosa da capire: o si fa un’azienda unica seria o non ci fermeremo davanti a nessuno”. Deciso anche Enrico Bastioli, capogruppo dei socialisti riformisti: “Da domani mattina dobbiamo confrontarci con tutti i soggetti dell’azienda unica e con quelli istituzionali: Se c’è chi ha sbagliato, questo si deve assumere le proprie responsabilità. Non avremmo mai pensato infatti che emergesse con questa urgenza un grosso problema di liquidità dell’azienda: vogliamo chiarezza”. Nel suo intervento il capogruppo del Pd Giampiero Rasimelli ha affermato che la costituzione di Umbria Tpl era stata preceduta da un lungo dibattito: “La fusione è stata un traguardo indiscutibile, purtroppo dobbiamo constatare che se si tira il collo agli enti locali chi ne soffre sono proprio i servizi ai cittadini, come nel caso dei trasporti. Noi faremo un atto doveroso ma anche finanziariamente blindato: ce lo possiamo permettere. Poi faremo un ampio dibattito con i vari protagonisti della nostra regione per affrontare il problema”. E’ poi intervenuto Luca Baldelli, capogruppo di Prc: “Con questo atto garantiamo un servizio che altrimenti a settembre non sarebbe potuto essere attivo. Abbiamo dunque dimostrato un senso di responsabilità ad alto profilo. Cosa faremo dal primo gennaio? Dobbiamo ovviamente pigiare altri pedali, per aiutare l’azienda della mobilità, ma un dato è certo: la crisi non la devono pagare gli utenti o i lavoratori. Non sono per tagliare teste, ma chi prende 250mila euro l’anno deve essere credibile e fare dei sacrifici”. Giampiero Fugnanesi del Pdci ha informato del fatto che da ora in poi il tema dei trasporti in Umbria sarà affrontato congiuntamente da due commissioni consiliari, proprio per affrontare capillarmente il problema e ha aggiunto: “Da settembre ci avevano detto che ci sarebbero state lacrime e sangue: abbiamo iniziato un po’ prima”. La dichiarazione di voto è stata resa, per la maggioranza da Massimiliano Capitani del Pd: “Voteremo la variazione di bilancio. Il nostro ruolo come Ente comincia adesso, faremo tutta una serie di audizioni”. Piero Sorcini del Pdl ha spiegato che l’opposizione, come annunciato, si asterrà “abbiamo infatti un grande senso di responsabilità. Ma ci sono delle posizioni difficili da condividere”.
Oi12523.MLF
(Cittadino e Provincia – Perugia 31 agosto 2012) – Bruno Biagiotti del Pdl è intervenuto affermando: “Come gruppo ci siamo astenuti nelle votazioni precedenti e lo faremo ancora, ritenendo non opportuno sparare sulla Croce Rossa. Però, e lo devo ribadire, esistono tante zone di criticità. Ci avevano infatti detto che l’azienda unica dei trasporti in Umbria non avrebbe avuto problemi. Noi della minoranza avevamo manifestato, al momento della fusione, tutte le nostre perplessità: si trattava di un calderone nel quale venivamo messe delle realtà inconciliabili tra di loro. Allora dico di nuovo: o si affronta questa situazione (in particolare quella connessa alla Fcu) o ci ritroveremo tra sei mesi a dover fronteggiare di nuovo questo problema”. Franco Granocchia, capogruppo dell’Idv, ha affermato: “Noi della Provincia, manifestando l’intenzione di conferire il prestito, abbiamo dimostrato un grande senso di responsabilità: infatti ci hanno tagliato praticamente tutto, ma abbiamo continuato a pensare ai lavoratori dell’azienda e ai cittadini, che sarebbero stati privati di un servizio indispensabile come quello dei trasporti. Finita l’emergenza, lavorerò perché si faccia il punto della situazione: se ci sono stati degli aumenti di stipendi da parte del gruppo dirigente c’è qualcosa da capire: o si fa un’azienda unica seria o non ci fermeremo davanti a nessuno”. Deciso anche Enrico Bastioli, capogruppo dei socialisti riformisti: “Da domani mattina dobbiamo confrontarci con tutti i soggetti dell’azienda unica e con quelli istituzionali: Se c’è chi ha sbagliato, questo si deve assumere le proprie responsabilità. Non avremmo mai pensato infatti che emergesse con questa urgenza un grosso problema di liquidità dell’azienda: vogliamo chiarezza”. Nel suo intervento il capogruppo del Pd Giampiero Rasimelli ha affermato che la costituzione di Umbria Tpl era stata preceduta da un lungo dibattito: “La fusione è stata un traguardo indiscutibile, purtroppo dobbiamo constatare che se si tira il collo agli enti locali chi ne soffre sono proprio i servizi ai cittadini, come nel caso dei trasporti. Noi faremo un atto doveroso ma anche finanziariamente blindato: ce lo possiamo permettere. Poi faremo un ampio dibattito con i vari protagonisti della nostra regione per affrontare il problema”. E’ poi intervenuto Luca Baldelli, capogruppo di Prc: “Con questo atto garantiamo un servizio che altrimenti a settembre non sarebbe potuto essere attivo. Abbiamo dunque dimostrato un senso di responsabilità ad alto profilo. Cosa faremo dal primo gennaio? Dobbiamo ovviamente pigiare altri pedali, per aiutare l’azienda della mobilità, ma un dato è certo: la crisi non la devono pagare gli utenti o i lavoratori. Non sono per tagliare teste, ma chi prende 250mila euro l’anno deve essere credibile e fare dei sacrifici”. Giampiero Fugnanesi del Pdci ha informato del fatto che da ora in poi il tema dei trasporti in Umbria sarà affrontato congiuntamente da due commissioni consiliari, proprio per affrontare capillarmente il problema e ha aggiunto: “Da settembre ci avevano detto che ci sarebbero state lacrime e sangue: abbiamo iniziato un po’ prima”. La dichiarazione di voto è stata resa, per la maggioranza da Massimiliano Capitani del Pd: “Voteremo la variazione di bilancio. Il nostro ruolo come Ente comincia adesso, faremo tutta una serie di audizioni”. Piero Sorcini del Pdl ha spiegato che l’opposizione, come annunciato, si asterrà “abbiamo infatti un grande senso di responsabilità. Ma ci sono delle posizioni difficili da condividere”.
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