(Cittadino e Provincia) – Trevi, 8 luglio ’15 – “Trevi promuove salute”: è la denominazione del Comitato cittadino nato per volontà del Comune di Trevi come strumento per rendere concrete le azioni contenute nel patto istituzionale tra Comune e Asl e per aprire alla comunità cittadina la progettazione di iniziative che rispondano ai bisogni di salute della popolazione. Il patto è stato formalizzato nella sede del Centro Salute con la firma di un protocollo di intesa tra l’amministrazione comunale trevana, rappresentata dal vice sindaco Stefania Moccoli e dall’assessore comunale alla salute Roberto Venturini e dall’azienda sanitaria per la quale era presente il direttore generale della Usl Umbria 2 Sandro Fratini, affiancato dal direttore del Distretto Foligno Usl Umbria 2 Paola Menichelli, dal responsabile comunale dei servizi socio sanitari Rediano Busciantella Ricci. “Abbiamo già raccolto numerose adesioni – ha dichiarato Moccoli davanti a una folta platea di partecipanti all’incontro – ma restano aperti i termini delle iscrizioni. Trevi è la prima città che ha attivato tale protocollo – ha continuato – che promuove azioni di collaborazione con la Asl in sintonia con il Piano di prevenzione regionale. La “Casa della Salute” di Trevi si arricchisce, pertanto, di nuovi tasselli volti a salvaguardare la salute dei cittadini con azioni concrete e sinergiche”. “Specie in momenti difficili come questi – ha sottolineato Venturini – è indispensabile fare rete. Resta il fatto che il sistema umbro è riconosciuto a livello internazionale come tra i migliori al mondo, e di questo siamo molto orgogliosi”. Dal canto suo la Menichelli ha evidenziato come “non sia facile costruire un cambiamento di mentalità nel quale la promozione della salute passi da enunciati di principio in azioni concrete. Non sono sufficienti sporadiche iniziative, seppure meritevoli, su specifiche tematiche (lotta alla droga, prevenzione malattie croniche, sana alimentazione, tanto per citarne alcune) ma occorrono interventi intersettoriali con obiettivi comuni”. Se l’azienda sanitaria funge da catalizzatore, il Comune diventa l’attore principale che può agire in tutti gli ambiti a tutela della salute che vanno dagli interventi sulle scuole alle politiche ambientali. “L’accordo tra Comune e Asl – ha detto Fratini – affronta temi importanti grazie ai quali si può intervenire precocemente a tutela della salute. Si tratta di progetti che rivestono un’importanza strategica”.
Trevi15050.RM
(Cittadino e Provincia) – Trevi, 8 luglio ’15 – “Trevi promuove salute”: è la denominazione del Comitato cittadino nato per volontà del Comune di Trevi come strumento per rendere concrete le azioni contenute nel patto istituzionale tra Comune e Asl e per aprire alla comunità cittadina la progettazione di iniziative che rispondano ai bisogni di salute della popolazione. Il patto è stato formalizzato nella sede del Centro Salute con la firma di un protocollo di intesa tra l’amministrazione comunale trevana, rappresentata dal vice sindaco Stefania Moccoli e dall’assessore comunale alla salute Roberto Venturini e dall’azienda sanitaria per la quale era presente il direttore generale della Usl Umbria 2 Sandro Fratini, affiancato dal direttore del Distretto Foligno Usl Umbria 2 Paola Menichelli, dal responsabile comunale dei servizi socio sanitari Rediano Busciantella Ricci. “Abbiamo già raccolto numerose adesioni – ha dichiarato Moccoli davanti a una folta platea di partecipanti all’incontro – ma restano aperti i termini delle iscrizioni. Trevi è la prima città che ha attivato tale protocollo – ha continuato – che promuove azioni di collaborazione con la Asl in sintonia con il Piano di prevenzione regionale. La “Casa della Salute” di Trevi si arricchisce, pertanto, di nuovi tasselli volti a salvaguardare la salute dei cittadini con azioni concrete e sinergiche”. “Specie in momenti difficili come questi – ha sottolineato Venturini – è indispensabile fare rete. Resta il fatto che il sistema umbro è riconosciuto a livello internazionale come tra i migliori al mondo, e di questo siamo molto orgogliosi”. Dal canto suo la Menichelli ha evidenziato come “non sia facile costruire un cambiamento di mentalità nel quale la promozione della salute passi da enunciati di principio in azioni concrete. Non sono sufficienti sporadiche iniziative, seppure meritevoli, su specifiche tematiche (lotta alla droga, prevenzione malattie croniche, sana alimentazione, tanto per citarne alcune) ma occorrono interventi intersettoriali con obiettivi comuni”. Se l’azienda sanitaria funge da catalizzatore, il Comune diventa l’attore principale che può agire in tutti gli ambiti a tutela della salute che vanno dagli interventi sulle scuole alle politiche ambientali. “L’accordo tra Comune e Asl – ha detto Fratini – affronta temi importanti grazie ai quali si può intervenire precocemente a tutela della salute. Si tratta di progetti che rivestono un’importanza strategica”.
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