“Ricordare oggi, con la Giornata nazionale della legalità, la strage di Capaci nella quale per mano della mafia vennero assassinati il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta, non è solo un dovere civico, ma un impegno morale che deve coinvolgere tutti noi affinché 28 anni da quel tragico evento non siano passati invano.
(Cittadino e Provincia) Perugia, 23 maggio 2020 – “Ricordare oggi, con la Giornata nazionale della legalità, la strage di Capaci nella quale per mano della mafia vennero assassinati il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta, non è solo un dovere civico, ma un impegno morale che deve coinvolgere tutti noi affinché 28 anni da quel tragico evento non siano passati invano. Sulla scia di quanto tracciato da Falcone e da Paolo Borsellino che pochi giorni dopo seguì il suo tragico destino molte coscienze si sono risvegliate, anche se non si può dire che il morbo delle organizzazioni mafiose sia stato sradicato.
La Provincia di Perugia da molti anni ha avviato un progetto sulla legalità in accordo con la Fondazione Falcone, promuovendo iniziative soprattutto nelle scuole per ribadire con forza i principi che hanno ispirato il Magistrato che ha dedicato la sua vita alla lotta contro la mafia senza mai retrocedere di fronte ai gravi rischi a cui si esponeva con la sua innovativa attività investigativa, mosso da uno straordinario spirito di servizio verso lo Stato e le sue istituzioni. Nel palazzo della Provincia di Piazza Italia a Perugia una delle sale più rappresentative dello storico edificio è stata dedicata non a caso a Falcone e Borsellino. Quella sala è la testimonianza del sentire di una comunità che trova nei valori della legalità la propria essenza, una comunità che chiede rigore ed esempi positivi innanzi tutto a chi rappresenta le Istituzioni dello Stato. Molto è stato fatto, molto c’è ancora da fare. Alcune zone grigie persistono e l’impegno di ciascuno di noi deve essere quello di contrastarle e rimuoverle. Anche per questo oggi, accogliendo l’invito di Maria Falcone, sorella e presidente della Fondazione intitolata al Magistrato, come sindaco di Città di Castello e tanti primi cittadini italiani, abbiamo issato un drappo bianco nelle facciate dei palazzi comunali per non dimenticare e per ribadire il dovere di combattere contro le mafie e ogni forma di criminalità nella consapevolezza che solo la legalità può portare al benessere e al progresso per le future generazioni. Per concludere mi piace ricordare una delle frasi di Giovanni Falcone: ‘Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il suo dovere’”.
Luciano Bacchetta
Presidente della Provincia di Perugia
Oi20029.RM
(Cittadino e Provincia) Perugia, 23 maggio 2020 – “Ricordare oggi, con la Giornata nazionale della legalità, la strage di Capaci nella quale per mano della mafia vennero assassinati il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta, non è solo un dovere civico, ma un impegno morale che deve coinvolgere tutti noi affinché 28 anni da quel tragico evento non siano passati invano. Sulla scia di quanto tracciato da Falcone e da Paolo Borsellino che pochi giorni dopo seguì il suo tragico destino molte coscienze si sono risvegliate, anche se non si può dire che il morbo delle organizzazioni mafiose sia stato sradicato.
La Provincia di Perugia da molti anni ha avviato un progetto sulla legalità in accordo con la Fondazione Falcone, promuovendo iniziative soprattutto nelle scuole per ribadire con forza i principi che hanno ispirato il Magistrato che ha dedicato la sua vita alla lotta contro la mafia senza mai retrocedere di fronte ai gravi rischi a cui si esponeva con la sua innovativa attività investigativa, mosso da uno straordinario spirito di servizio verso lo Stato e le sue istituzioni. Nel palazzo della Provincia di Piazza Italia a Perugia una delle sale più rappresentative dello storico edificio è stata dedicata non a caso a Falcone e Borsellino. Quella sala è la testimonianza del sentire di una comunità che trova nei valori della legalità la propria essenza, una comunità che chiede rigore ed esempi positivi innanzi tutto a chi rappresenta le Istituzioni dello Stato. Molto è stato fatto, molto c’è ancora da fare. Alcune zone grigie persistono e l’impegno di ciascuno di noi deve essere quello di contrastarle e rimuoverle. Anche per questo oggi, accogliendo l’invito di Maria Falcone, sorella e presidente della Fondazione intitolata al Magistrato, come sindaco di Città di Castello e tanti primi cittadini italiani, abbiamo issato un drappo bianco nelle facciate dei palazzi comunali per non dimenticare e per ribadire il dovere di combattere contro le mafie e ogni forma di criminalità nella consapevolezza che solo la legalità può portare al benessere e al progresso per le future generazioni. Per concludere mi piace ricordare una delle frasi di Giovanni Falcone: ‘Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il suo dovere’”.
Luciano Bacchetta
Presidente della Provincia di Perugia
Oi20029.RM