"Esorto la comunitÃÂ della Provincia di Perugia a onorare la Festa della Liberazione nei propri spazi privati con la promessa corale di tornare nelle piazze il prossimo anno"
(Cittadino e Provincia) Perugia, 25 aprile 2020 - Gli auguri di quest’anno per la Festa del 25 Aprile si vivono in un’atmosfera di grande raccoglimento e di fortissima emozione per la prova alla quale tutta l’Italia è stata chiamata e che deve ancora essere superata fino in fondo.
Tutto ciò che da circa due mesi ormai facciamo in termini di sacrifici, di restrizioni, di abitudini forzate, di separazioni e allontanamenti torna a onore di un popolo che, nel giorno del 25 Aprile, capisce profondamente e ancora meglio di sempre su quali basi riposa il valore laico, unitario e democratico della propria difesa dall’evento pandemico.
Non possiamo ritrovarci nelle piazze, avvicinarci nei cortei, intonare insieme i canti della liberazione, festeggiare i ricordi dei padri e l’eredità che ci hanno lasciato. Non possiamo applaudire dalle finestre le cerimonie così vive e partecipate, nelle quali l’entusiasmo della liberazione si unisce alla gioia per il ritorno della primavera, quella forte, quella che avrà nel prossimo Primo Maggio il suo capitolo più prossimo e coerente.
Non possiamo che vivere questo 25 Aprile nell’isolamento delle nostre case, ma proprio da questi ambienti e dal peso delle afflizioni che vi si è caricato non potrà che nascere una consapevolezza nuova, inedita, ricca, entusiasta e orgogliosa della liberazione nazionale.
Settantacinque anni dopo, la Festa della Liberazione conosce il suo momento peggiore e già progetta, però, proprio per l’unità di popolo che abbiamo vissuto e stiamo vivendo in maniera straordinaria, la sua nuova veste, il suo nuovo scendere per strada, il nuovo agitare le bandiere allorché, il prossimo anno, saremo presenti al richiamo di un’Italia libera dalla pandemia e desiderosa di rinascere nel contesto europeo e nella congiunzione del mondo globale.
Col pensiero rivolto, in particolare, al lavoro svolto dalla Provincia di Perugia per contribuire, col proprio personale a tutti i livelli e modalità operative lungo le vie di comunicazione e negli uffici, al migliore perseguimento degli obiettivi di contenimento del contagio, esorto tutta la comunità provinciale a onorare il più possibile, nei propri spazi privati, la Festa della Liberazione e a concludere i gesti patriottici domestici con la promessa corale dell’appuntamento in piazza per il prossimo 25 Aprile 2121.
Luciano Bacchetta
Oi20020.Red/RM
(Cittadino e Provincia) Perugia, 25 aprile 2020 - Gli auguri di quest’anno per la Festa del 25 Aprile si vivono in un’atmosfera di grande raccoglimento e di fortissima emozione per la prova alla quale tutta l’Italia è stata chiamata e che deve ancora essere superata fino in fondo.
Tutto ciò che da circa due mesi ormai facciamo in termini di sacrifici, di restrizioni, di abitudini forzate, di separazioni e allontanamenti torna a onore di un popolo che, nel giorno del 25 Aprile, capisce profondamente e ancora meglio di sempre su quali basi riposa il valore laico, unitario e democratico della propria difesa dall’evento pandemico.
Non possiamo ritrovarci nelle piazze, avvicinarci nei cortei, intonare insieme i canti della liberazione, festeggiare i ricordi dei padri e l’eredità che ci hanno lasciato. Non possiamo applaudire dalle finestre le cerimonie così vive e partecipate, nelle quali l’entusiasmo della liberazione si unisce alla gioia per il ritorno della primavera, quella forte, quella che avrà nel prossimo Primo Maggio il suo capitolo più prossimo e coerente.
Non possiamo che vivere questo 25 Aprile nell’isolamento delle nostre case, ma proprio da questi ambienti e dal peso delle afflizioni che vi si è caricato non potrà che nascere una consapevolezza nuova, inedita, ricca, entusiasta e orgogliosa della liberazione nazionale.
Settantacinque anni dopo, la Festa della Liberazione conosce il suo momento peggiore e già progetta, però, proprio per l’unità di popolo che abbiamo vissuto e stiamo vivendo in maniera straordinaria, la sua nuova veste, il suo nuovo scendere per strada, il nuovo agitare le bandiere allorché, il prossimo anno, saremo presenti al richiamo di un’Italia libera dalla pandemia e desiderosa di rinascere nel contesto europeo e nella congiunzione del mondo globale.
Col pensiero rivolto, in particolare, al lavoro svolto dalla Provincia di Perugia per contribuire, col proprio personale a tutti i livelli e modalità operative lungo le vie di comunicazione e negli uffici, al migliore perseguimento degli obiettivi di contenimento del contagio, esorto tutta la comunità provinciale a onorare il più possibile, nei propri spazi privati, la Festa della Liberazione e a concludere i gesti patriottici domestici con la promessa corale dell’appuntamento in piazza per il prossimo 25 Aprile 2121.
Luciano Bacchetta
Oi20020.Red/RM