Fino al 26 settembre a Perugia nell'ambito della mostra "Zona Rossa. Viaggio nei luoghi del terremoto 2016"
(Cittadino e Provincia) Perugia, 24 settembre ’20 – Una danza per ricordare, gesti per resistere, per non dimenticare e per tornare a vivere. E’ questo l’intento del progetto ideato e curato da Carole Magnini, coreografa e danzatrice francese, racchiuso sotto il nome “Rendez Vous. Une Danse pour la Terre”, dedicato al patrimonio, alla storia e alla natura delle zone umbre colpite dal terremoto 2016 e non solo.
Fino al 26 settembre il progetto è ospitato al Cerp della Rocca Paolina di Perugia, all’interno della mostra “Zona Rossa. Viaggio nei luoghi del terremoto 2016”.
L’allestimento propone una serie di immagini, foto e testi, insieme alla proiezione continua del film “Gestes – Danser la Terre”, realizzato dalla stessa Magnini con artisti e personalità di fama nazionale e internazionale.
Parliamo di uno straordinario contenitore artistico ricco di spettacoli, performance, “Gestes” svolti sul posto, in grado di sostenere e dare voce a quei luoghi che rischiano, oggi, di essere dimenticati. Una danza ‘insolita’, fuori dai luoghi convenzionali, che va incontro alle bellezze culturali e paesaggistiche, ma anche alle persone. Un percorso realizzato prevalentemente vicino ai monumenti, nei musei, nei siti patrimoniali, in spazi urbani e naturali, con progetti su misura per le scuole, il tutto per sostenere la ricostruzione.
“La danza e l'arte – spiega Carole Magnini - ci aiutano ad adattarci e a sincronizzarci con l'ambiente che ci circonda, soprattutto in questo periodo dove i nostri spazi vitali e di libertà sono stati completamente modificati. Sono strumenti che incoraggiano a non arrendersi, capaci di farci sentire in movimento con la Terra e allo stesso tempo di rimanere attaccati alle nostre radici".
Ad abbracciare il progetto per prima è stata la danza francese: coreografi, personalità ed artisti francesi, tra cui Nacera Belaza, Christian Bourigault, Christine Gérard, Sophie Quénon e Frédérique Villemur, si sono mobilizzati per raggiungere l’iniziativa e valorizzare l'ingente patrimonio che si conserva ancora in Umbria, attraverso dei “Gestes” (gesti), spettacoli e performance inedite sul territorio, da vicino, da lontano, verso i siti e le popolazioni colpite dal terremoto. Di seguito numerosi artisti italiani, anche non danzatori, hanno raggiunto il progetto offrendo un loro gesto artistico. Solo per citarne alcuni, sono arrivati nel cuore verde d’Italia Ramberto Ciammarughi, Goffredo degli Esposti e Gabriele Russo (Micrologus Ensemble), Francesco D’Oronzo, Graziano Sirci, Virginia Ryan e Maria Teresa Romitelli, senza dimenticare due figure importanti, purtroppo scomparse, come Bernardino Ragni e Giancarlo Calogero Viviani.
Cs20049.IC
(Cittadino e Provincia) Perugia, 24 settembre ’20 – Una danza per ricordare, gesti per resistere, per non dimenticare e per tornare a vivere. E’ questo l’intento del progetto ideato e curato da Carole Magnini, coreografa e danzatrice francese, racchiuso sotto il nome “Rendez Vous. Une Danse pour la Terre”, dedicato al patrimonio, alla storia e alla natura delle zone umbre colpite dal terremoto 2016 e non solo.
Fino al 26 settembre il progetto è ospitato al Cerp della Rocca Paolina di Perugia, all’interno della mostra “Zona Rossa. Viaggio nei luoghi del terremoto 2016”.
L’allestimento propone una serie di immagini, foto e testi, insieme alla proiezione continua del film “Gestes – Danser la Terre”, realizzato dalla stessa Magnini con artisti e personalità di fama nazionale e internazionale.
Parliamo di uno straordinario contenitore artistico ricco di spettacoli, performance, “Gestes” svolti sul posto, in grado di sostenere e dare voce a quei luoghi che rischiano, oggi, di essere dimenticati. Una danza ‘insolita’, fuori dai luoghi convenzionali, che va incontro alle bellezze culturali e paesaggistiche, ma anche alle persone. Un percorso realizzato prevalentemente vicino ai monumenti, nei musei, nei siti patrimoniali, in spazi urbani e naturali, con progetti su misura per le scuole, il tutto per sostenere la ricostruzione.
“La danza e l'arte – spiega Carole Magnini - ci aiutano ad adattarci e a sincronizzarci con l'ambiente che ci circonda, soprattutto in questo periodo dove i nostri spazi vitali e di libertà sono stati completamente modificati. Sono strumenti che incoraggiano a non arrendersi, capaci di farci sentire in movimento con la Terra e allo stesso tempo di rimanere attaccati alle nostre radici".
Ad abbracciare il progetto per prima è stata la danza francese: coreografi, personalità ed artisti francesi, tra cui Nacera Belaza, Christian Bourigault, Christine Gérard, Sophie Quénon e Frédérique Villemur, si sono mobilizzati per raggiungere l’iniziativa e valorizzare l'ingente patrimonio che si conserva ancora in Umbria, attraverso dei “Gestes” (gesti), spettacoli e performance inedite sul territorio, da vicino, da lontano, verso i siti e le popolazioni colpite dal terremoto. Di seguito numerosi artisti italiani, anche non danzatori, hanno raggiunto il progetto offrendo un loro gesto artistico. Solo per citarne alcuni, sono arrivati nel cuore verde d’Italia Ramberto Ciammarughi, Goffredo degli Esposti e Gabriele Russo (Micrologus Ensemble), Francesco D’Oronzo, Graziano Sirci, Virginia Ryan e Maria Teresa Romitelli, senza dimenticare due figure importanti, purtroppo scomparse, come Bernardino Ragni e Giancarlo Calogero Viviani.
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