Guasticchi: "rivalutare il ruolo del cacciatore quale portatore di valori intensi e positivi su versante salvaguardia territorio"
Il Presidente della Provincia di Perugia e il Consigliere delegato alla caccia Franco Granocchia, auspicano che: “questa giornata di avvio sia portatrice di tutte quelle emozioni e soddisfazioni che la caccia sa dare, quando è vissuta con passione e con spirito di avventura, nel rispetto della natura e della fauna selvatica, e nella consapevolezza ed applicazione delle regole e dei doveri che il ruolo di cacciatore comporta. Un ruolo a volte denigrato, mentre è giusto rivalutarlo in quanto portatore di valori intensi e positivi come possono essere la salvaguardia del territorio agro-silvo-pastorale, la conoscenza delle valenze faunistiche dei nostri territori, il contatto diretto con la natura, la necessità di preservare le risorse ambientali e la biodiversità; tutto questo permette ai cacciatori di trarre beneficio con diritto da un patrimonio naturale, che va tuttavia tutelato e incrementato. Questo spirito positivo non ci fa certo dimenticare i problemi che il mondo venatorio sta attraversando tra tutti, ad esempio, la scarsità di selvaggina stanziale tanto che, siamo consapevoli, come appassionati e come amministratori, della necessità di mettere in campo nuove iniziative per affrontare le sfide crescenti in campo venatorio e consolidare e arricchire il patrimonio indisponibile dello stato rappresentato dalla fauna selvatica. La Provincia è impegnata in un’ interpretazione moderna e dinamica della materia venatoria ed è convinta dell’importanza di una visione integrata e partecipata, in un confronto continuo con la Regione, con gli A.T.C., le Associazioni venatorie, i singoli cacciatori, le Associazioni agricole, ambientaliste, gli allevatori. Solo attraverso la capacità di mediare e gestire i conflitti che necessariamente scaturiscono da una materia così complessa e di creare percorsi condivisi e partecipati, è possibile individuare strade innovative e raggiungere un equilibrio, seppur flessibile, nella gestione della fauna e delle risorse naturali. L’impegno del nostro ente è totale sia per il ruolo istituzionale derivante dalle normative vigenti, sia per l’apporto tecnico degli uffici che affrontano quotidianamente le esigenze dei circa 30.000 utenti, e sono inoltre impegnati nella pianificazione e programmazione attraverso i piani di contenimento e la complessa elaborazione del Piano Faunistico Venatorio Provinciale. Tuttavia in questo periodo la disponibilità della Provincia è ancora maggiore, incrementata dalla necessità che l’apertura rappresenti un momento di festa per chi è appassionato della caccia, ma anche di consapevolezza e riflessione, nella massima sicurezza e legalità per tutti.”
Il Presidente della Provincia di Perugia e il Consigliere delegato alla caccia Franco Granocchia, auspicano che: “questa giornata di avvio sia portatrice di tutte quelle emozioni e soddisfazioni che la caccia sa dare, quando è vissuta con passione e con spirito di avventura, nel rispetto della natura e della fauna selvatica, e nella consapevolezza ed applicazione delle regole e dei doveri che il ruolo di cacciatore comporta. Un ruolo a volte denigrato, mentre è giusto rivalutarlo in quanto portatore di valori intensi e positivi come possono essere la salvaguardia del territorio agro-silvo-pastorale, la conoscenza delle valenze faunistiche dei nostri territori, il contatto diretto con la natura, la necessità di preservare le risorse ambientali e la biodiversità; tutto questo permette ai cacciatori di trarre beneficio con diritto da un patrimonio naturale, che va tuttavia tutelato e incrementato. Questo spirito positivo non ci fa certo dimenticare i problemi che il mondo venatorio sta attraversando tra tutti, ad esempio, la scarsità di selvaggina stanziale tanto che, siamo consapevoli, come appassionati e come amministratori, della necessità di mettere in campo nuove iniziative per affrontare le sfide crescenti in campo venatorio e consolidare e arricchire il patrimonio indisponibile dello stato rappresentato dalla fauna selvatica. La Provincia è impegnata in un’ interpretazione moderna e dinamica della materia venatoria ed è convinta dell’importanza di una visione integrata e partecipata, in un confronto continuo con la Regione, con gli A.T.C., le Associazioni venatorie, i singoli cacciatori, le Associazioni agricole, ambientaliste, gli allevatori. Solo attraverso la capacità di mediare e gestire i conflitti che necessariamente scaturiscono da una materia così complessa e di creare percorsi condivisi e partecipati, è possibile individuare strade innovative e raggiungere un equilibrio, seppur flessibile, nella gestione della fauna e delle risorse naturali. L’impegno del nostro ente è totale sia per il ruolo istituzionale derivante dalle normative vigenti, sia per l’apporto tecnico degli uffici che affrontano quotidianamente le esigenze dei circa 30.000 utenti, e sono inoltre impegnati nella pianificazione e programmazione attraverso i piani di contenimento e la complessa elaborazione del Piano Faunistico Venatorio Provinciale. Tuttavia in questo periodo la disponibilità della Provincia è ancora maggiore, incrementata dalla necessità che l’apertura rappresenti un momento di festa per chi è appassionato della caccia, ma anche di consapevolezza e riflessione, nella massima sicurezza e legalità per tutti.”