“Conosco molto bene la problematica, essendo funzionario direttivo in un istituto di credito, dichiara Guasticchi. Lo sciopero ha lo scopo di attrarre l’opinione pubblica su tematiche stringenti che non soltanto investono i livelli occupazionali di banche e sportelli bancari (vedi i paventati esuberi nella Banca Popolare di Spoleto e sportelli del Monte dei Paschi di Siena), ma anche per tutelare la garanzia di credito e sostegno a famiglie e imprese della nostra regione. Le decisioni dell’ABI andranno a colpire i lavoratori minando ulteriormente quel sistema capillare di sportelli bancari che rappresentano l’ossatura del settore in Umbria. In un momento in cui le banche sono messe sotto accusa è bene chiarire che i bancari non sono i banchieri, come a volte l’opinione pubblica può confondere. Essi rischiano di essere travolti dalla crisi al pari di altre categorie di lavoratori. Per questo la solidarietà nei loro confronti è indispensabile in un’ottica di dialogo, specialmente con quelle Aziende e Fondazioni bancarie che hanno a cuore il rilancio del tessuto economico umbro che passa attraverso una maggiore attenzione alle famiglie e alle imprese”.
“Conosco molto bene la problematica, essendo funzionario direttivo in un istituto di credito, dichiara Guasticchi. Lo sciopero ha lo scopo di attrarre l’opinione pubblica su tematiche stringenti che non soltanto investono i livelli occupazionali di banche e sportelli bancari (vedi i paventati esuberi nella Banca Popolare di Spoleto e sportelli del Monte dei Paschi di Siena), ma anche per tutelare la garanzia di credito e sostegno a famiglie e imprese della nostra regione. Le decisioni dell’ABI andranno a colpire i lavoratori minando ulteriormente quel sistema capillare di sportelli bancari che rappresentano l’ossatura del settore in Umbria. In un momento in cui le banche sono messe sotto accusa è bene chiarire che i bancari non sono i banchieri, come a volte l’opinione pubblica può confondere. Essi rischiano di essere travolti dalla crisi al pari di altre categorie di lavoratori. Per questo la solidarietà nei loro confronti è indispensabile in un’ottica di dialogo, specialmente con quelle Aziende e Fondazioni bancarie che hanno a cuore il rilancio del tessuto economico umbro che passa attraverso una maggiore attenzione alle famiglie e alle imprese”.