"La ricchezza espressa dal nostro Ente non sparirÃÂ "
“Lo scorso 15 dicembre è avvenuta la ricorrenza del 153° anniversario della costituzione della Provincia dell'Umbria, dalla quale è nata, nel 1952, l'odierna Provincia di Perugia. Ogni anno, dal 2009, è stata mia particolare premura dare importanza capitale a questa ricorrenza. Non per un fatto retorico, nostalgico, ma proprio per sottolineare la continuità ideale e pratica fra l'istituzione di ieri e quella di oggi, ho sempre voluto che la festa “locale” fosse vissuta, con convinzione, alla luce del maturare e del compiersi dell'anniversario dell'Unità nazionale. Purtroppo questa volontà politica e amministrativa molto forte è finita col cadere nel mezzo delle decisioni governative che, a varie riprese e fino all'odierna situazione, hanno visto il Parlamento legiferare in maniera radicale sulle Province, contro le Province. Non è questa la sede per tornare sul tema, fra tutti il più controverso e per certi versi grottesco, dell'abolizione. Quel tema resta sullo sfondo di ogni nostro atto, quotidiano e di programma, che continuiamo a compiere. Oggi, invece, nell'imminenza delle festività, desidero inviare a tutti voi un messaggio di assoluta determinazione, attraverso il quale voglio condividere, con ognuno di voi, la profonda dignità del lavoro che continuiamo a produrre e del senso che esso ha per l'intera comunità locale. Sì, l'attività e l'operatività prevalgono e s'impongono, mentre la vigilanza è massima sulla necessità di dare vita a un domani dell'ente intermedio utile davvero alla Nazione e articolato in modo tale da non deprimere il lavoro delle forze vive, i dipendenti e le loro famiglie, che assicurano il migliore andamento della vita amministrativa della Provincia di Perugia. La lunga storia dell'ente, alla cui ricostruzione, peraltro, stiamo dedicando un ultimo sforzo compendiario che si concretizzerà, all'inizio del 2014, in un volume in due tomi dedicato alle varie fasi vissute in oltre centocinquant'anni, insegna proprio questo “orgoglio senza pregiudizio” di appartenere, come ente di coordinamento, a un territorio ricchissimo di cultura e tradizione, tutto proiettato alla ricerca di un futuro economicamente più forte, sempre basato su una società coesa e su tante piccole e grandi comunità cittadine che, insieme alla struttura di area vasta, cooperano a creare quell'architettura da “patria locale” alla quale l'Italia, nel suo insieme, non potrà mai rinunciare.
Il nostro operare, come Provincia di Perugia, conclude il Presidente, è sempre scaturito da questi presupposti, ha reso concrete le idealità e universali i fatti della quotidiana amministrazione. Questa ricchezza non sparirà, non potrà mai esserci sottratta e in nome di tanta esperienza, che intanto, giorno dopo giorno continua a crescere e produce futuro, supereremo l'insidia della “decretazione” e affermeremo il valore dell'appartenenza ad ogni piccolo, grande elemento che identifica questa sublime parte di Umbria e d'Italia che si chiama Provincia di Perugia”.
“Lo scorso 15 dicembre è avvenuta la ricorrenza del 153° anniversario della costituzione della Provincia dell'Umbria, dalla quale è nata, nel 1952, l'odierna Provincia di Perugia. Ogni anno, dal 2009, è stata mia particolare premura dare importanza capitale a questa ricorrenza. Non per un fatto retorico, nostalgico, ma proprio per sottolineare la continuità ideale e pratica fra l'istituzione di ieri e quella di oggi, ho sempre voluto che la festa “locale” fosse vissuta, con convinzione, alla luce del maturare e del compiersi dell'anniversario dell'Unità nazionale. Purtroppo questa volontà politica e amministrativa molto forte è finita col cadere nel mezzo delle decisioni governative che, a varie riprese e fino all'odierna situazione, hanno visto il Parlamento legiferare in maniera radicale sulle Province, contro le Province. Non è questa la sede per tornare sul tema, fra tutti il più controverso e per certi versi grottesco, dell'abolizione. Quel tema resta sullo sfondo di ogni nostro atto, quotidiano e di programma, che continuiamo a compiere. Oggi, invece, nell'imminenza delle festività, desidero inviare a tutti voi un messaggio di assoluta determinazione, attraverso il quale voglio condividere, con ognuno di voi, la profonda dignità del lavoro che continuiamo a produrre e del senso che esso ha per l'intera comunità locale. Sì, l'attività e l'operatività prevalgono e s'impongono, mentre la vigilanza è massima sulla necessità di dare vita a un domani dell'ente intermedio utile davvero alla Nazione e articolato in modo tale da non deprimere il lavoro delle forze vive, i dipendenti e le loro famiglie, che assicurano il migliore andamento della vita amministrativa della Provincia di Perugia. La lunga storia dell'ente, alla cui ricostruzione, peraltro, stiamo dedicando un ultimo sforzo compendiario che si concretizzerà, all'inizio del 2014, in un volume in due tomi dedicato alle varie fasi vissute in oltre centocinquant'anni, insegna proprio questo “orgoglio senza pregiudizio” di appartenere, come ente di coordinamento, a un territorio ricchissimo di cultura e tradizione, tutto proiettato alla ricerca di un futuro economicamente più forte, sempre basato su una società coesa e su tante piccole e grandi comunità cittadine che, insieme alla struttura di area vasta, cooperano a creare quell'architettura da “patria locale” alla quale l'Italia, nel suo insieme, non potrà mai rinunciare.
Il nostro operare, come Provincia di Perugia, conclude il Presidente, è sempre scaturito da questi presupposti, ha reso concrete le idealità e universali i fatti della quotidiana amministrazione. Questa ricchezza non sparirà, non potrà mai esserci sottratta e in nome di tanta esperienza, che intanto, giorno dopo giorno continua a crescere e produce futuro, supereremo l'insidia della “decretazione” e affermeremo il valore dell'appartenenza ad ogni piccolo, grande elemento che identifica questa sublime parte di Umbria e d'Italia che si chiama Provincia di Perugia”.