Ricerca per la messa a punto di un protocollo per l'uso della pesca elettrica
La pesca elettrica è una tecnica largamente utilizzata per il monitoraggio delle comunità ittiche ai fini gestionali e anche per la ricerca in quanto, rispetto ai sistemi di cattura tradizionali (reti, tramagli, etc.), ha l’indubbio vantaggio di permettere la cattura di esemplari vivi che possono essere rilasciati nell’ambiente acquatico dopo i controlli. Riguardo alle applicazioni commerciali, essa permette di sopperire alla riduzione dei pescatori di professione e di far fronte alla crescente domanda di pesce vivo da ripopolamento, che proviene dai laghetti di pesca sportiva.
Tuttavia per un suo corretto uso si ravvisano ancora molte incertezze o addirittura una non adeguata conoscenza delle basi teoriche della tecnica, delle apparecchiature e della loro configurazione, dei sistemi di campionamento e dell’interpretazione dei dati.
Queste considerazioni acquisiscono particolare rilevanza per il Lago Trasimeno, ecosistema in cui le popolazioni ittiche costituiscono un’importante risorsa naturale ed economica.
In tale ambiente opera un consistente numero di pescatori di professione, anche se da numerosi anni, diminuendo il numero dei pescatori stessi ed aumentando la loro età media, si sta assistendo ad un lento declino della pesca.
In questo caso l’utilizzazione della pesca elettrica può fornire un utile strumento d’indagine per il monitoraggio delle risorse ittiche. Ciò consentirebbe di intervenire in modo tempestivo nella protezione delle specie che assumono rilevanza dal punto di vista naturalistico e consentirebbe di pianificare gli interventi di sostegno e di regolamentazione della pesca professionale.