“Umbria Contemporanea” è al suo secondo numero e forse conviene ripetere cosa essa è e cosa vuole essere: non semplicemente una rassegna di studi sul passato, ma una rivista di studi storico-sociali, che rilegge la storia contemporanea dell'Umbria muovendo dalle domande che pone il presente per avere conoscenza e coscienza di se stesso.
Sappiamo che tra gli anni cinquanta e settanta l'Umbria ha vissuto la più grande trasformazione della sua storia. Abbiamo ritenuto necessaria una riflessione critica perché quegli anni non sono, come alcuni credono, un lontano passato, perduto tra gli incessanti mutamenti del secolo appena trascorso; sono la contemporaneità, e qualcosa di più; sono uno snodo di svolta storica, un privilegiato punto di osservazione, che consente di guardare indietro e in avanti: indietro, fino alla nascita dell'Umbria del 1860, in avanti, sul cinquantennio successivo per capire l'Umbria di oggi.
Siamo convinti che per ragionare di una realtà varia e molto più complessa di quello che sembra, occorre conoscerla nel suo percorso storico, nei processi di lunga durata in un confronto con le trasformazioni che sta oggi attraversando nella sua struttura economica e nella complessità del vivere sociale, cioè fuori da una lettura semplicemente economicistica, nella cultura diffusa, nella mentalità, nei modi di vivere e di pensare, nelle nuove identità e nelle energie che si confrontano tra i territori e tra le generazioni. Ecco perché proponiamo una stagione di studi per capire l'Umbria di oggi, per definire un'idea di regione, utile ad affrontare le difficili prove nell'Europa e nel mondo del nuovo secolo.
Questo numero ha una sua più precisa articolazione. Presenta tre partizioni: “Ripensare l'Umbria: la grande trasformazione” con incluso “Archivio”, “Note e Ricerche” e “Osservatorio” (quest'ultima con tre sottosezioni: “Città, associazioni, personaggi”, “Eventi”, “Letture”).

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SPORTELLO DEL CITTADINO DI PERUGIA (744 IIA30) - Numero verde 800013474