La storia della Provincia di Perugia e dei suoi amministratori dall'Unità d'Italia ai nostri giorni. Tutto condensato in un volume a cura di Mario Tosti e voluto dalla Presidenza del Consiglio Provinciale. Una pubblicazione che offre un percorso-storico istituzionale dell'Ente ricostruito sulle figure e sull'operato dei presidenti che si sono avvicendati nel corso degli anni e sulla base degli indirizzi operativi e degli impegni assolti nel corso dei vari mandati.
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 16 aprile ’09 – Una storia della Provincia di Perugia e dei suoi amministratori dall’Unità d’Italia ai nostri giorni. Tutto condensato in un volume dal titolo ‘Tra Comuni e Stato. Storia della Provincia di Perugia e dei suoi amministratori dall’unità ad oggi’ a cura di Mario Tosti e voluto dalla Presidenza del Consiglio Provinciale.
La pubblicazione (Quattroemme Editore) è stata presentata ieri nella Sala Consiliare dell’Ente alla presenza del curatore, rappresentanti della Giunta e del Consiglio Provinciale, lo storico Raffaele Rossi e il Prof. Gian Biagio Furiozzi dell’Università degli Studi di Perugia. Una pubblicazione che vuole offrire un percorso-storico istituzionale dell’Ente ricostruito sulle figure e sull’operato dei presidenti che si sono avvicendati nel corso degli anni (prima della Deputazione e poi della Giunta e del Consiglio) e sulla base degli indirizzi operativi e degli impegni assolti nel corso dei vari mandati. Il volume, che non manca di riportare anche i nominativi di tutti i consiglieri e gli assessori protagonisti della storia dell’Ente, sottolinea l’azione svolta nel corso degli anni dall’Amministrazione che un tempo si chiamava Provincia dell’Umbria (comprendendo i territori di Terni e Rieti) e che oggi è la Provincia di Perugia. “Il collegamento – come ha evidenziato il rappresentante del Consiglio Provinciale - tra passato e presente permette di ripercorrere la storia di quasi centocinquanta anni di vita di questo Ente nato nel 1861. Un Ente con capacità di produrre cultura e questo libro lo interpreta in modo egregio”. “Una storia che racconta della consistenza del suo ruolo nella dinamica civile e culturale della vita italiana da dove emerge con chiarezza che sicuramente il dibattito che si spinge fino a chiederne l’abolizione – come afferma il rappresentante della Giunta - si riferisce ad una vecchia immagine, non a quella di oggi, potenziata con l‘estensione di molte competenze: formazione, politiche attive del lavoro, edilizia scolastica, viabilità, Trasimeno, ambiente. Abbiamo potuto fare scelte importantissime in particolare per l’edilizia scolastica: siamo passati da 35 a 120 istituti scolastici e per i lavori e gli adeguamenti alla sicurezza sono stati impegnati oltre 60 milioni di euro. Un livello istituzionale che ha saputo dimostrare di essere un interlocutore importante delle Comunità a cui faceva riferimento. Non siamo riusciti appieno a svolgere la funzione di cerniera tra gli altri livelli istituzionali. E’ necessario creare condizioni di reciprocità e di sussidiarietà e mantenere le garanzie di un controllo democratico a livello di istituzioni”. “Si tratta – è il commento di Raffaele Rossi – di una riflessione sulle origini che aiuta a capire il nostro presente. Un secolo e mezzo della storia della Provincia tra centralismo e autonomie locali da cui emerge il ruolo di un Ente che, negli anni ’50 e ’60, quando il centralismo statale era molto forte, proponeva il movimento regionalista che poi si impose all’attenzione del Parlamento e del Paese”. “In un momento – è la sottolineatura del curatore Mario Tosti – in cui si reclama la cancellazione del nostro ordinamento costituzionale delle Province è quanto mai opportuno presentare la storia di una di esse e ricordare il ruolo essenziale che tali Istituzioni hanno avuto. Una storia che serve a capire il presente e prefigurare il futuro. Un lavoro utile che rimarrà nel tempo”.
Una Provincia da ‘leggere’, nel bel volume presentato ieri, nei ruoli avuti nella storia politica e sociale del suo territorio.
Oi09076.GC
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 16 aprile ’09 – Una storia della Provincia di Perugia e dei suoi amministratori dall’Unità d’Italia ai nostri giorni. Tutto condensato in un volume dal titolo ‘Tra Comuni e Stato. Storia della Provincia di Perugia e dei suoi amministratori dall’unità ad oggi’ a cura di Mario Tosti e voluto dalla Presidenza del Consiglio Provinciale.
La pubblicazione (Quattroemme Editore) è stata presentata ieri nella Sala Consiliare dell’Ente alla presenza del curatore, rappresentanti della Giunta e del Consiglio Provinciale, lo storico Raffaele Rossi e il Prof. Gian Biagio Furiozzi dell’Università degli Studi di Perugia. Una pubblicazione che vuole offrire un percorso-storico istituzionale dell’Ente ricostruito sulle figure e sull’operato dei presidenti che si sono avvicendati nel corso degli anni (prima della Deputazione e poi della Giunta e del Consiglio) e sulla base degli indirizzi operativi e degli impegni assolti nel corso dei vari mandati. Il volume, che non manca di riportare anche i nominativi di tutti i consiglieri e gli assessori protagonisti della storia dell’Ente, sottolinea l’azione svolta nel corso degli anni dall’Amministrazione che un tempo si chiamava Provincia dell’Umbria (comprendendo i territori di Terni e Rieti) e che oggi è la Provincia di Perugia. “Il collegamento – come ha evidenziato il rappresentante del Consiglio Provinciale - tra passato e presente permette di ripercorrere la storia di quasi centocinquanta anni di vita di questo Ente nato nel 1861. Un Ente con capacità di produrre cultura e questo libro lo interpreta in modo egregio”. “Una storia che racconta della consistenza del suo ruolo nella dinamica civile e culturale della vita italiana da dove emerge con chiarezza che sicuramente il dibattito che si spinge fino a chiederne l’abolizione – come afferma il rappresentante della Giunta - si riferisce ad una vecchia immagine, non a quella di oggi, potenziata con l‘estensione di molte competenze: formazione, politiche attive del lavoro, edilizia scolastica, viabilità, Trasimeno, ambiente. Abbiamo potuto fare scelte importantissime in particolare per l’edilizia scolastica: siamo passati da 35 a 120 istituti scolastici e per i lavori e gli adeguamenti alla sicurezza sono stati impegnati oltre 60 milioni di euro. Un livello istituzionale che ha saputo dimostrare di essere un interlocutore importante delle Comunità a cui faceva riferimento. Non siamo riusciti appieno a svolgere la funzione di cerniera tra gli altri livelli istituzionali. E’ necessario creare condizioni di reciprocità e di sussidiarietà e mantenere le garanzie di un controllo democratico a livello di istituzioni”. “Si tratta – è il commento di Raffaele Rossi – di una riflessione sulle origini che aiuta a capire il nostro presente. Un secolo e mezzo della storia della Provincia tra centralismo e autonomie locali da cui emerge il ruolo di un Ente che, negli anni ’50 e ’60, quando il centralismo statale era molto forte, proponeva il movimento regionalista che poi si impose all’attenzione del Parlamento e del Paese”. “In un momento – è la sottolineatura del curatore Mario Tosti – in cui si reclama la cancellazione del nostro ordinamento costituzionale delle Province è quanto mai opportuno presentare la storia di una di esse e ricordare il ruolo essenziale che tali Istituzioni hanno avuto. Una storia che serve a capire il presente e prefigurare il futuro. Un lavoro utile che rimarrà nel tempo”.
Una Provincia da ‘leggere’, nel bel volume presentato ieri, nei ruoli avuti nella storia politica e sociale del suo territorio.
Oi09076.GC