Progetto argini a Ponte Valleceppi - Rapido confronto e approvazione progetto in sede di V.I.A. "Un progetto di natura estremamente complessa e articolata che ha dovuto tenere conto di tanti elementi"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 5 novembre ’09) - “Tutti hanno lavorato alla soluzione dei tanti problemi sul tappeto quali natura, antropizzazione, complessità degli interventi tecnici e, non ultima, l’articolazione dei soggetti sia pubblici che privati che afferiscono al progetto”. La Provincia di Perugia, attraverso l’Area Ambiente e Territorio, vuole chiarire che i ritardi legati al progetto relativo agli argini del Tevere nell’abitato di Ponte Valleceppi (Pg) non sono imputabili a Provincia o Regione o a pastoie burocratiche varie. A partire dallo stanziamento dei fondi ministeriali nel 2002, si è proceduto alla stesura del progetto che ha così cominciato il suo iter. La piena del 2005 ha costretto i tecnici a rivedere numerosi aspetti quali i necessari approfondimenti e confronti. Adesso, per la definitiva approvazione del progetto in sede di V.I.A. regionale, la Provincia provvederà ad un rapido confronto con l’Amministrazione Comunale di Perugia, i Comitati e le Associazioni locali e la Regione per superare le eventuali integrazioni e gli ostacoli ancora esistenti, non ultimo quello di carattere finanziario. Ad oggi, a prescindere dal documento di approvazione da parte della Regione dello studio di impatto ambientale collegato alla valutazione di cui alla L.R. 11/2008 che ancora non è disponibile, sono comunque necessari ulteriori fondi, oltre lo stanziamento ministeriale di un milione e duecentomila euro complessivo, sia per le opere di diversione del Fosso di Montalcino ed affluenti, approntato dalla Comunità Montana, sia per gli oneri eventuali ulteriori derivanti dalle indennità di risarcimento delle servitù idrauliche assoggettate dal progetto in discussione. In merito alla vicenda, l’Area Ambiente e Territorio della Provincia precisa che “il progetto delle opere di messa in sicurezza dell’abitato di Ponte Valleceppi non ha mai contemplato arginature in cemento, ma si è sempre discusso e partecipato al Comune di Perugia ed alle Associazioni ambientaliste ed ai Comitati di Ponte Valleceppi progetti che prevedono arginature in terra; la progettazione, inizialmente messa in cantiere, riguardava soltanto la porzione spondale a valle del ponte del centro di Ponte Valleceppi per circa €. 500.000,00 come un primo stralcio del progetto complessivo. Solo successivamente con la messa a disposizione di un ulteriore fondo di circa €. 700.000,00 si è potuto passare alla progettazione definitiva delle opere principali di messa in sicurezza, dal campo sportivo amonte del ponte; nel corso dei necessari approfondimenti collegati alla progettazione, si è potuto constatare che la sola costruzione dell’argine principale in sinistra idraulica non consente la messa in sicurezza dell’abitato di Ponte Valleceppi se non si procede all’allontanamento a valle dell’abitato delle acque basse provenienti dal bacino del Fosso di Montalcino. A tal proposito sono stati messi a disposizione €. 300.000,00 alla Comunità Montana competente per territorio e per corso d’acqua (Fosso di Montalcino) per la progettazione degli interventi di deviazione a valle delle portate dello stesso”.
Amb09128.GC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 5 novembre ’09) - “Tutti hanno lavorato alla soluzione dei tanti problemi sul tappeto quali natura, antropizzazione, complessità degli interventi tecnici e, non ultima, l’articolazione dei soggetti sia pubblici che privati che afferiscono al progetto”. La Provincia di Perugia, attraverso l’Area Ambiente e Territorio, vuole chiarire che i ritardi legati al progetto relativo agli argini del Tevere nell’abitato di Ponte Valleceppi (Pg) non sono imputabili a Provincia o Regione o a pastoie burocratiche varie. A partire dallo stanziamento dei fondi ministeriali nel 2002, si è proceduto alla stesura del progetto che ha così cominciato il suo iter. La piena del 2005 ha costretto i tecnici a rivedere numerosi aspetti quali i necessari approfondimenti e confronti. Adesso, per la definitiva approvazione del progetto in sede di V.I.A. regionale, la Provincia provvederà ad un rapido confronto con l’Amministrazione Comunale di Perugia, i Comitati e le Associazioni locali e la Regione per superare le eventuali integrazioni e gli ostacoli ancora esistenti, non ultimo quello di carattere finanziario. Ad oggi, a prescindere dal documento di approvazione da parte della Regione dello studio di impatto ambientale collegato alla valutazione di cui alla L.R. 11/2008 che ancora non è disponibile, sono comunque necessari ulteriori fondi, oltre lo stanziamento ministeriale di un milione e duecentomila euro complessivo, sia per le opere di diversione del Fosso di Montalcino ed affluenti, approntato dalla Comunità Montana, sia per gli oneri eventuali ulteriori derivanti dalle indennità di risarcimento delle servitù idrauliche assoggettate dal progetto in discussione. In merito alla vicenda, l’Area Ambiente e Territorio della Provincia precisa che “il progetto delle opere di messa in sicurezza dell’abitato di Ponte Valleceppi non ha mai contemplato arginature in cemento, ma si è sempre discusso e partecipato al Comune di Perugia ed alle Associazioni ambientaliste ed ai Comitati di Ponte Valleceppi progetti che prevedono arginature in terra; la progettazione, inizialmente messa in cantiere, riguardava soltanto la porzione spondale a valle del ponte del centro di Ponte Valleceppi per circa €. 500.000,00 come un primo stralcio del progetto complessivo. Solo successivamente con la messa a disposizione di un ulteriore fondo di circa €. 700.000,00 si è potuto passare alla progettazione definitiva delle opere principali di messa in sicurezza, dal campo sportivo amonte del ponte; nel corso dei necessari approfondimenti collegati alla progettazione, si è potuto constatare che la sola costruzione dell’argine principale in sinistra idraulica non consente la messa in sicurezza dell’abitato di Ponte Valleceppi se non si procede all’allontanamento a valle dell’abitato delle acque basse provenienti dal bacino del Fosso di Montalcino. A tal proposito sono stati messi a disposizione €. 300.000,00 alla Comunità Montana competente per territorio e per corso d’acqua (Fosso di Montalcino) per la progettazione degli interventi di deviazione a valle delle portate dello stesso”.
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