Guasticchi "La Provincia mette a disposizione l'arma più potente: la capillarizzazione dei suoi sportelli" - Rossi "Lo stalking è un problema emergente: un fenomeno da combattere con partner esperti"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 19 novembre ’09) - Combattere il reato di stalking. E’ questo l’obiettivo delle iniziative messe in campo dalla Provincia di Perugia e dall’Adoc – Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori e che sono condensate nel progetto “Non più soli”. Il progetto, redatto dall’Adoc, si prefigge di realizzare una rete di protezione dal bullismo, dallo stalking fisico e informatico e dal gaslighting ovvero forme di manipolazione psicologica per mettere in dubbio ciò che il soggetto pensa o crede. Un protocollo d’intesa, che sancisce i termini dell’accordo tra Provincia e Adoc, è stato presentato e siglato stamani nel Palazzo della Provincia di Perugia alla presenza del Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, del Vice Presidente Aviano Rossi e del Presidente Adoc Umbria Angelo Garofalo. L’accordo è finalizzato a “promuovere le attività e gli obiettivi del progetto per rendere più efficace l’azione di prevenzione e di contrasto agli atti persecutori, violenti, sessualmente finalizzati o vessativi verso vittime vulnerabili e non tutelate” e prevede l’apertura di un punto di ascolto e di orientamento per combattere il reato di stalking che funzionerà presso lo Sportello del Cittadino della Provincia di Perugia a partire dal 26 novembre ’09, ogni giovedì, dalle 15.00 alle 17.30. I cittadini avranno a disposizione consulenza legale e psicologica. “Lo stalking è un problema emergente – ha detto il Vice Presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi - un segno del fatto che la nostra società genera situazioni di frustrazione e fenomeni che mortificano i soggetti deboli. Un fenomeno socio – sanitario di cui la Provincia si vuole occupare e che non può che essere portato avanti con partner esperti. Per combattere il reato di stalking, abbiamo scelto l’Adoc, con il progetto “Non più soli”. Il protocollo d’intesa prevede l’impiego dei nostri Sportelli del Cittadino per dare a chiunque ne abbia bisogno la possibilità di denunciare. Esercitare “stalking” significa assumere atteggiamenti che affliggono un’altra persona, perseguitarla, ingenerare ansia e paura sino a cambiarle la vita. È difficile uscirne da soli perché lo stalker spesso è un conoscente, un collega, un ex-partner, un superiore. Spesso anche lo stalker ha vissuto situazioni di abbandono, separazione o lutto di una persona cara e quindi la sua azione continuativa ed ossessiva è espressione di un desiderio di rivincita, di compensazione”. “Vogliamo dare forte sostegno a questa iniziativa – ha detto il Presidente Marco Vinicio Guasticchi - la Provincia mette a disposizione l’arma più potente: la capillarizzazione dei suoi Sportelli che sono un vero front-office e devono essere messi al servizio di progetti come questo utili a sostenere le persone e soprattutto a creare punti dove chi ne ha bisogna possa rivolgersi. In questo senso cambia la mission: non più burocrazia, ma comunicazione e catena positiva nel territorio. Dobbiamo cercare i cittadini: la Provincia deve uscire dall’arroccamento degli ultimi anni e andare nei territori, deve rispondere alle vere esigenze della gente. Oggi lo stalking è molto sentito in quanto l’incomunicabilità è sempre più marcata. Importantissima la sinergia in campo”. Anche Angelo Garofalo, Presidente Adoc Umbria, ha sottolineato l’importanza di questa sinergia sottolineando che è il loro primo protocollo di intesa in Italia siglato con un’Istituzione. “Parte dall’Umbria – ha sottolineato Garofalo – un’iniziativa concreta con un percorso reale. Ringrazio la Provincia con la quale intendiamo collaborare e utilizzare la capillarità delle sue strutture che dovranno fare riferimento ad un coordinamento unico: una sinergia al servizio del cittadino. Vogliamo tutelare la dignità delle persone, in particolare delle donne, e sviluppare la tutela e la cultura della dignità nella società”.
Com09104.GC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 19 novembre ’09) - Combattere il reato di stalking. E’ questo l’obiettivo delle iniziative messe in campo dalla Provincia di Perugia e dall’Adoc – Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori e che sono condensate nel progetto “Non più soli”. Il progetto, redatto dall’Adoc, si prefigge di realizzare una rete di protezione dal bullismo, dallo stalking fisico e informatico e dal gaslighting ovvero forme di manipolazione psicologica per mettere in dubbio ciò che il soggetto pensa o crede. Un protocollo d’intesa, che sancisce i termini dell’accordo tra Provincia e Adoc, è stato presentato e siglato stamani nel Palazzo della Provincia di Perugia alla presenza del Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, del Vice Presidente Aviano Rossi e del Presidente Adoc Umbria Angelo Garofalo. L’accordo è finalizzato a “promuovere le attività e gli obiettivi del progetto per rendere più efficace l’azione di prevenzione e di contrasto agli atti persecutori, violenti, sessualmente finalizzati o vessativi verso vittime vulnerabili e non tutelate” e prevede l’apertura di un punto di ascolto e di orientamento per combattere il reato di stalking che funzionerà presso lo Sportello del Cittadino della Provincia di Perugia a partire dal 26 novembre ’09, ogni giovedì, dalle 15.00 alle 17.30. I cittadini avranno a disposizione consulenza legale e psicologica. “Lo stalking è un problema emergente – ha detto il Vice Presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi - un segno del fatto che la nostra società genera situazioni di frustrazione e fenomeni che mortificano i soggetti deboli. Un fenomeno socio – sanitario di cui la Provincia si vuole occupare e che non può che essere portato avanti con partner esperti. Per combattere il reato di stalking, abbiamo scelto l’Adoc, con il progetto “Non più soli”. Il protocollo d’intesa prevede l’impiego dei nostri Sportelli del Cittadino per dare a chiunque ne abbia bisogno la possibilità di denunciare. Esercitare “stalking” significa assumere atteggiamenti che affliggono un’altra persona, perseguitarla, ingenerare ansia e paura sino a cambiarle la vita. È difficile uscirne da soli perché lo stalker spesso è un conoscente, un collega, un ex-partner, un superiore. Spesso anche lo stalker ha vissuto situazioni di abbandono, separazione o lutto di una persona cara e quindi la sua azione continuativa ed ossessiva è espressione di un desiderio di rivincita, di compensazione”. “Vogliamo dare forte sostegno a questa iniziativa – ha detto il Presidente Marco Vinicio Guasticchi - la Provincia mette a disposizione l’arma più potente: la capillarizzazione dei suoi Sportelli che sono un vero front-office e devono essere messi al servizio di progetti come questo utili a sostenere le persone e soprattutto a creare punti dove chi ne ha bisogna possa rivolgersi. In questo senso cambia la mission: non più burocrazia, ma comunicazione e catena positiva nel territorio. Dobbiamo cercare i cittadini: la Provincia deve uscire dall’arroccamento degli ultimi anni e andare nei territori, deve rispondere alle vere esigenze della gente. Oggi lo stalking è molto sentito in quanto l’incomunicabilità è sempre più marcata. Importantissima la sinergia in campo”. Anche Angelo Garofalo, Presidente Adoc Umbria, ha sottolineato l’importanza di questa sinergia sottolineando che è il loro primo protocollo di intesa in Italia siglato con un’Istituzione. “Parte dall’Umbria – ha sottolineato Garofalo – un’iniziativa concreta con un percorso reale. Ringrazio la Provincia con la quale intendiamo collaborare e utilizzare la capillarità delle sue strutture che dovranno fare riferimento ad un coordinamento unico: una sinergia al servizio del cittadino. Vogliamo tutelare la dignità delle persone, in particolare delle donne, e sviluppare la tutela e la cultura della dignità nella società”.
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