Ritardi pesanti sul trasferimento a Perugia del sottosegretariato sulla tutela e valorizzazione dell'acqua nel mondo dell'Unesco .Capogruppo Pd Rasimelli: "Per via di colpe altri si rischia di compromettere il prestigio internazionale dell'Umbria".
(Cittadino e Provincia – Perugia 4 gennaio 2010) - Per via di un ritardo sulla ratifica del protocollo di intesa, rischia di essere rimessa in discussione la decisione di trasferire a Perugia il Programma on Global Water Assessement (WWAP) dell’Unesco che vuole tutelare la risorsa acqua in tutti i Paesi del Pianeta. La denuncia è arrivata in Provincia sotto forma di ordine del giorno presentato dal capogruppo del Pd Giampiero Rasimelli e firmato poi da tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione. “Il presidente della Regione dell’Umbria – ha spiegato Rasimelli – ha inviato una lettera al Ministero dell’Ambiente per conoscere i motivi di un ritardo che ormai sono prossimi a toccare i 12 mesi di attesa. Già lo scorso 5 febbraio del 2009 il Ministero degli Esteri aveva trasmesso a tutti i soggetti interessati il documento di ratifica del protocollo di intesa. Pensando a tempi rapidi l’Unesco e la Regione avevano sia attivato la sede di Villa Colombella a Perugia che il trasferimento del sottosegretariato delloo WWAP”. Rasimelli ha messo in evidenza come questo istituto sia di grande valore internazionale e che quindi rappresenta per l’Umbria un riconoscimento alla sua storia e alla sua cultura dell’ambiente”. “Non si conoscono i motivi di questi ritardi – ha continuato il capogruppo del Pd – ma così facendo si rischia di far rimettere in discussione questa decisione dell’Unesco con grave danno per il prestigio nazionale dell’Umbria. Per evitare ciò chiediamo al Presidente Guasticchi di assumere tutte le necessarie iniziative al fine di attivarsi con tutte le altre istituzioni per superare questa fase di crisi del progetto”. Il Consiglio provinciale ha votato all’unanimità uno specifico ordine del giorno. “Le tematiche ambientali e il prestigio dell’Umbria – ha affermato il Presidente Marco Vinicio Guasticchi - sono al centro del nostro mandato amministrativo. Mi attiverò dunque con le altre istituzioni nazionali e locali per far rispettare il protocollo di intesa”.
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(Cittadino e Provincia – Perugia 4 gennaio 2010) - Per via di un ritardo sulla ratifica del protocollo di intesa, rischia di essere rimessa in discussione la decisione di trasferire a Perugia il Programma on Global Water Assessement (WWAP) dell’Unesco che vuole tutelare la risorsa acqua in tutti i Paesi del Pianeta. La denuncia è arrivata in Provincia sotto forma di ordine del giorno presentato dal capogruppo del Pd Giampiero Rasimelli e firmato poi da tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione. “Il presidente della Regione dell’Umbria – ha spiegato Rasimelli – ha inviato una lettera al Ministero dell’Ambiente per conoscere i motivi di un ritardo che ormai sono prossimi a toccare i 12 mesi di attesa. Già lo scorso 5 febbraio del 2009 il Ministero degli Esteri aveva trasmesso a tutti i soggetti interessati il documento di ratifica del protocollo di intesa. Pensando a tempi rapidi l’Unesco e la Regione avevano sia attivato la sede di Villa Colombella a Perugia che il trasferimento del sottosegretariato delloo WWAP”. Rasimelli ha messo in evidenza come questo istituto sia di grande valore internazionale e che quindi rappresenta per l’Umbria un riconoscimento alla sua storia e alla sua cultura dell’ambiente”. “Non si conoscono i motivi di questi ritardi – ha continuato il capogruppo del Pd – ma così facendo si rischia di far rimettere in discussione questa decisione dell’Unesco con grave danno per il prestigio nazionale dell’Umbria. Per evitare ciò chiediamo al Presidente Guasticchi di assumere tutte le necessarie iniziative al fine di attivarsi con tutte le altre istituzioni per superare questa fase di crisi del progetto”. Il Consiglio provinciale ha votato all’unanimità uno specifico ordine del giorno. “Le tematiche ambientali e il prestigio dell’Umbria – ha affermato il Presidente Marco Vinicio Guasticchi - sono al centro del nostro mandato amministrativo. Mi attiverò dunque con le altre istituzioni nazionali e locali per far rispettare il protocollo di intesa”.
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