Provincia Perugia firma protocollo d'intesa con Pesaro-Urbino su distretti rurali, infrastrutture, energie alternative
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 18 gennaio ’10- “Per la E78 Fano-Grosseto è finito il tempo delle parole, occorre passare ai fatti: se non saremo convocati a breve dal Ministero delle Infrastrutture saremo noi a recarci a Roma”. Suona come un vero e proprio ultimatum il messaggio partito oggi da Perugia all’indirizzo del Ministro Altero Matteoli, che “da mesi rinvia l’incontro richiesto dalle Province di Perugia e Pesaro-Urbino per sbloccare la situazione di questa importante arteria stradale che una volta completata consentirà di collegare tre regioni (Toscana, Umbria e Marche)”. L’iniziativa sulla E78 è il primo banco di prova su cui si misurerà la nuova collaborazione tra le Province di Perugia e Pesaro-Urbino, sancita oggi dalla sottoscrizione di un apposito protocollo d’intesa su materie cruciali per lo sviluppo e il potenziamento dei due territori: politiche distrettuali per le aree rurali, implementazione delle infrastrutture viarie e telematiche, sviluppo sostenibile e promozione delle energie alternative. La firma dell’accordo è stata apposta dai due presidenti, Marco Vinicio Guasticchi per Perugia e Matteo Ricci per Pesaro-Urbino, mentre l’iter che ha condotto alla stesura del documento è stato seguito in prima persona dal consigliere provinciale di Perugia delegato ai rapporti istituzionali Luca Baldelli e dall’assessore marchigiano all’ambiente Tarcisio Porto. Quello di oggi rappresenta il primo accordo di collaborazione a 360° che la Provincia di Perugia sottoscrive con un’altra Provincia e, come fatto presente da Ricci, vuole essere la prima tappa del percorso verso il coordinamento delle Province dell’Italia centrale, “tanto più necessario oggi in cui a livello nazionale si ragiona soprattutto in termini dicotomici nord-sud d’Italia”. “E’ cambiato il modo di rapportarsi tra istituzioni – ha esordito Guasticchi -: è il momento di fare sistema per uno sviluppo più efficace del territorio e per riuscire a fare pressioni rispetto alle grandi criticità come lo sono appunto le questioni legate alle infrastrutture”. Tra le finalità che si intendono perseguire con questo protocollo d’intesa vi è la progettazione e attuazione di azioni comuni per il sostegno alla nascita e strutturazione di distretti rurali nei territori di loro competenza, considerati strumenti ottimali per l'innovazione e per l'attuazione di politiche di sviluppo rurale mirate e coerenti con le politiche europee di settore. Tra i programmi da sviluppare in maniera sinergica tra i due Enti vi sono poi, come illustrato da Luca Baldelli, il potenziamento delle reti telematiche, con progetti ed azioni comuni, e con l'attivazione di tutte le risorse e i canali di finanziamento esistenti a livello locale, nazionale ed europeo; azioni utili ed efficaci alla realizzazione ed al completamento degli assi viari di importanza strategica per i territori di riferimento, con pericolare riferimento appunto alla E 78; la promozione nei territori, in maniera omogenea, pur tenendo in debito conto le peculiarità di ciascuna realtà, di un modello di sviluppo sostenibile ed eco-compatibile. Modello articolato da un lato sulla tradizionale filiera turismo-ambiente-cultura (pacchetti integrati tra le diverse realtà territoriali, anche alla luce dello sviluppo dell'impiantistica sportiva fortemente voluto dalla Provincia di Perugia come dimostra l'attivazione delle piste per sci da fondo in diverse località appenniniche), dall'altro sulla promozione di diversi investimenti pubblici e privati per lo sviluppo delle energie alternative, sul risanamento dei territori montani e collinari segnati da fenomeni di dissesto idrogeologico, sul recupero e sulla valorizzazione della rete di laghi, fiumi e parchi esistenti nei vari territori. Il protocollo sottoscritto oggi ha la durata di tre anni.
OI10018.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 18 gennaio ’10- “Per la E78 Fano-Grosseto è finito il tempo delle parole, occorre passare ai fatti: se non saremo convocati a breve dal Ministero delle Infrastrutture saremo noi a recarci a Roma”. Suona come un vero e proprio ultimatum il messaggio partito oggi da Perugia all’indirizzo del Ministro Altero Matteoli, che “da mesi rinvia l’incontro richiesto dalle Province di Perugia e Pesaro-Urbino per sbloccare la situazione di questa importante arteria stradale che una volta completata consentirà di collegare tre regioni (Toscana, Umbria e Marche)”. L’iniziativa sulla E78 è il primo banco di prova su cui si misurerà la nuova collaborazione tra le Province di Perugia e Pesaro-Urbino, sancita oggi dalla sottoscrizione di un apposito protocollo d’intesa su materie cruciali per lo sviluppo e il potenziamento dei due territori: politiche distrettuali per le aree rurali, implementazione delle infrastrutture viarie e telematiche, sviluppo sostenibile e promozione delle energie alternative. La firma dell’accordo è stata apposta dai due presidenti, Marco Vinicio Guasticchi per Perugia e Matteo Ricci per Pesaro-Urbino, mentre l’iter che ha condotto alla stesura del documento è stato seguito in prima persona dal consigliere provinciale di Perugia delegato ai rapporti istituzionali Luca Baldelli e dall’assessore marchigiano all’ambiente Tarcisio Porto. Quello di oggi rappresenta il primo accordo di collaborazione a 360° che la Provincia di Perugia sottoscrive con un’altra Provincia e, come fatto presente da Ricci, vuole essere la prima tappa del percorso verso il coordinamento delle Province dell’Italia centrale, “tanto più necessario oggi in cui a livello nazionale si ragiona soprattutto in termini dicotomici nord-sud d’Italia”. “E’ cambiato il modo di rapportarsi tra istituzioni – ha esordito Guasticchi -: è il momento di fare sistema per uno sviluppo più efficace del territorio e per riuscire a fare pressioni rispetto alle grandi criticità come lo sono appunto le questioni legate alle infrastrutture”. Tra le finalità che si intendono perseguire con questo protocollo d’intesa vi è la progettazione e attuazione di azioni comuni per il sostegno alla nascita e strutturazione di distretti rurali nei territori di loro competenza, considerati strumenti ottimali per l'innovazione e per l'attuazione di politiche di sviluppo rurale mirate e coerenti con le politiche europee di settore. Tra i programmi da sviluppare in maniera sinergica tra i due Enti vi sono poi, come illustrato da Luca Baldelli, il potenziamento delle reti telematiche, con progetti ed azioni comuni, e con l'attivazione di tutte le risorse e i canali di finanziamento esistenti a livello locale, nazionale ed europeo; azioni utili ed efficaci alla realizzazione ed al completamento degli assi viari di importanza strategica per i territori di riferimento, con pericolare riferimento appunto alla E 78; la promozione nei territori, in maniera omogenea, pur tenendo in debito conto le peculiarità di ciascuna realtà, di un modello di sviluppo sostenibile ed eco-compatibile. Modello articolato da un lato sulla tradizionale filiera turismo-ambiente-cultura (pacchetti integrati tra le diverse realtà territoriali, anche alla luce dello sviluppo dell'impiantistica sportiva fortemente voluto dalla Provincia di Perugia come dimostra l'attivazione delle piste per sci da fondo in diverse località appenniniche), dall'altro sulla promozione di diversi investimenti pubblici e privati per lo sviluppo delle energie alternative, sul risanamento dei territori montani e collinari segnati da fenomeni di dissesto idrogeologico, sul recupero e sulla valorizzazione della rete di laghi, fiumi e parchi esistenti nei vari territori. Il protocollo sottoscritto oggi ha la durata di tre anni.
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