"Il vero obiettivo è l'Istituzione, e che sia al centro degli interessi tra politica e territorio"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 17 marzo ’10) – C’è l’impegno politico chiesto dal Presidente Regionale dell’Upi nel corso di un incontro, questa mattina, nel Palazzo della Provincia alle candidate alla Presidenza della Giunta regionale rispetto ai contenuti della ‘Riforma Calderoli’, assumendo a base della riforma endoregionale, il criterio della sussidiarietà. “Ridisegnare, razionalizzandoli, i poteri in un’ottica di semplificazione del sistema privilegiando gli organismi elettivi rispetto a quelli di secondo livello – è la richiesta contenuta nel documento Upi e letta nel corso dell’incontro dal Presidente Upi - e di riconoscere alle Province il ruolo che la Costituzione repubblicana assegna loro in ordine alle problematiche di area vasta e affidando in via esclusiva le funzioni in materia di territorio, ambiente, sistemi di smaltimento, del ciclo delle acque, dei trasporti, della formazione professionale unitamente alle indispensabili risorse umane e finanziarie”. Un documento che, come ha precisato ii Presidente, non nasce in maniera autonoma dall’Upi regionale, ma si ispira alla linea dell’Upi nazionale. La condivisione è giunta da parte delle due candidate presenti Udc e centro sinistra (assente la candidata di centro destra che non ha partecipato “per motivi istituzionali, ma aderisce - secondo il messaggio inviato alla Presidenza Upi - al documento e ne condivide i contenuti”) le quali, al termine dell’incontro, hanno sottoscritto il documento. Per la candidata Udc, è necessario “privilegiare gli organismi elettivi rispetto a quelli di secondo livello: elemento importante è dare impulso forte al riavvicinamento tra politica e cittadini, una nuova dignità va data all’elettore”. “Altro tema importante – è il pensiero della candidata Udc – è garantire la qualità negli obiettivi di ogni realtà istituzionale e che le Province siano in condizione di gestire questi punti. La vera sussidiarietà è nella competenza, nel trovare soluzioni, è un no chiaro alla conflittualità istituzionale e alle lentezze burocratiche che si nutrono più del controllo che del mettere a disposizione servizi. Il ruolo della Provincia è di azione forte anche verso i piccoli Comuni. Aderiamo al documento e auspichiamo che non resti programmatico. Alle Province va garantita questa forza: siano loro a fare di questo accordo un’opportunità concreta”. Per la candidate di centro sinistra, quanto sottoposto rappresenta una priorità per i prossimi 5 anni.
“La Carta delle autonomie – ha affermato la candidata di centro sinistra – è in fase di definizione e ci troveremo ad attuare forti innovazioni. Diventa strategico il ruolo tra Regione, Province e Comuni: strategico anche per gli obiettivi di snellimento della Pa e, in un’ottica di semplificazione, per orientare verso i servizi e il governo del territorio. Le Province hanno già molte competenze e dovremo spingere verso quel ruolo di area vasta che loro compete, tenendo conto in particolare del grande filone dell’ambiente, dai rifiuti alle energie rinnovabili, fino al suolo e alla questione dissesti idrogeologici, dove il coordinamento è di fondamentale importanza. Al di là dell’atto formale e significativo, ritengo importante che in questa fase della campagna elettorale si assumano impegni, sia in relazione a quanto sottoposto dall’Upi che dall’Anci. Il nostro obiettivo è anche quello di tendere verso rapporti istituzionali, distinguendo tra il ruolo di area vasta delle Province e le competenze associate e il ruolo gestionale dei Comuni. Tra gli obiettivi fondamentali per i prossimi 5 anni: l’attuazione del Piano Regionale dei Rifiuti, dove il rapporto di collaborazione tra Enti è strategico per la sfida civile dell’Umbria, e la riqualificazione della spesa pubblica da realizzare sulla base della condivisione e della co-decisione degli obiettivi”. Soddisfatto il Presidente dell’Upi per il confronto: “il vero obiettivo – ha tenuto a precisare – è l’Istituzione e, quindi, il bene della collettività. Finalmente, l’Istituzione è al centro degli interessi tra politica e territorio”.
Oi10103.GC/PORT.GG
(Cittadino e Provincia – Perugia, 17 marzo ’10) – C’è l’impegno politico chiesto dal Presidente Regionale dell’Upi nel corso di un incontro, questa mattina, nel Palazzo della Provincia alle candidate alla Presidenza della Giunta regionale rispetto ai contenuti della ‘Riforma Calderoli’, assumendo a base della riforma endoregionale, il criterio della sussidiarietà. “Ridisegnare, razionalizzandoli, i poteri in un’ottica di semplificazione del sistema privilegiando gli organismi elettivi rispetto a quelli di secondo livello – è la richiesta contenuta nel documento Upi e letta nel corso dell’incontro dal Presidente Upi - e di riconoscere alle Province il ruolo che la Costituzione repubblicana assegna loro in ordine alle problematiche di area vasta e affidando in via esclusiva le funzioni in materia di territorio, ambiente, sistemi di smaltimento, del ciclo delle acque, dei trasporti, della formazione professionale unitamente alle indispensabili risorse umane e finanziarie”. Un documento che, come ha precisato ii Presidente, non nasce in maniera autonoma dall’Upi regionale, ma si ispira alla linea dell’Upi nazionale. La condivisione è giunta da parte delle due candidate presenti Udc e centro sinistra (assente la candidata di centro destra che non ha partecipato “per motivi istituzionali, ma aderisce - secondo il messaggio inviato alla Presidenza Upi - al documento e ne condivide i contenuti”) le quali, al termine dell’incontro, hanno sottoscritto il documento. Per la candidata Udc, è necessario “privilegiare gli organismi elettivi rispetto a quelli di secondo livello: elemento importante è dare impulso forte al riavvicinamento tra politica e cittadini, una nuova dignità va data all’elettore”. “Altro tema importante – è il pensiero della candidata Udc – è garantire la qualità negli obiettivi di ogni realtà istituzionale e che le Province siano in condizione di gestire questi punti. La vera sussidiarietà è nella competenza, nel trovare soluzioni, è un no chiaro alla conflittualità istituzionale e alle lentezze burocratiche che si nutrono più del controllo che del mettere a disposizione servizi. Il ruolo della Provincia è di azione forte anche verso i piccoli Comuni. Aderiamo al documento e auspichiamo che non resti programmatico. Alle Province va garantita questa forza: siano loro a fare di questo accordo un’opportunità concreta”. Per la candidate di centro sinistra, quanto sottoposto rappresenta una priorità per i prossimi 5 anni.
“La Carta delle autonomie – ha affermato la candidata di centro sinistra – è in fase di definizione e ci troveremo ad attuare forti innovazioni. Diventa strategico il ruolo tra Regione, Province e Comuni: strategico anche per gli obiettivi di snellimento della Pa e, in un’ottica di semplificazione, per orientare verso i servizi e il governo del territorio. Le Province hanno già molte competenze e dovremo spingere verso quel ruolo di area vasta che loro compete, tenendo conto in particolare del grande filone dell’ambiente, dai rifiuti alle energie rinnovabili, fino al suolo e alla questione dissesti idrogeologici, dove il coordinamento è di fondamentale importanza. Al di là dell’atto formale e significativo, ritengo importante che in questa fase della campagna elettorale si assumano impegni, sia in relazione a quanto sottoposto dall’Upi che dall’Anci. Il nostro obiettivo è anche quello di tendere verso rapporti istituzionali, distinguendo tra il ruolo di area vasta delle Province e le competenze associate e il ruolo gestionale dei Comuni. Tra gli obiettivi fondamentali per i prossimi 5 anni: l’attuazione del Piano Regionale dei Rifiuti, dove il rapporto di collaborazione tra Enti è strategico per la sfida civile dell’Umbria, e la riqualificazione della spesa pubblica da realizzare sulla base della condivisione e della co-decisione degli obiettivi”. Soddisfatto il Presidente dell’Upi per il confronto: “il vero obiettivo – ha tenuto a precisare – è l’Istituzione e, quindi, il bene della collettività. Finalmente, l’Istituzione è al centro degli interessi tra politica e territorio”.
Oi10103.GC/PORT.GG