I programmi di ripopolamento e la gestione delle eccellenze di Borgo Cerreto e S. Arcangelo
(Cittadino e Provincia – Perugia, 27 marzo ’10) – E’ stato approvato dalla Giunta provinciale di Perugia il Piano per la tutela e conservazione del patrimonio ittico e per la pesca sportiva. Il Piano, precedentemente presentato alle associazioni pescasportive e ambientaliste, contiene tutte le iniziative che la Provincia di Perugia svolgerà nel corso del 2010, tutti gli aggiornamenti in merito ai ripopolamenti ed agli interventi di potenziamento del patrimonio ittico, gli istituti di pesca con tutti i bacini di competenza (Chiascio e Topino, Nera, Tevere e Nestore), le zone di protezione, di divieto di pesca, le zone di frega, i campi gara. Il programma di ripopolamento ittico è volto al potenziamento di specie autoctone o, come nel caso della carpa comune, naturalizzate, che si riscontrano nei corpi idrici provinciali con popolazioni sottodimensionate rispetto alla capacità portante degli ecosistemi. Il programma prevede interventi diversificati sulla base della classificazione delle acque e riguarda l'intero territorio della provincia andando ad interessare, direttamente ed indirettamente, 17 dei 106 ambiti comunitari regionali, istituiti dal Ministero dell'Ambiente, per una superficie complessiva di 20.877,55 ettari. Nelle acque a salmonidi verranno effettuate, nel mese di maggio, immissioni di trotelle delle dimensioni di 4-6 cm e, in prossimità dell'apertura della pesca, sarà effettuata la semina del materiale adulto per compensare la carenza di trote con taglia superiore a quella minima consentita. Anche nelle acque di categoria B, con lo scopo di ridurre la massiccia pressione che si esercita nei tratti fluviali di maggior pregio (cat. A) in corrispondenza dell'apertura alla pesca alla trota, potranno essere immessi individui adulti di tali salmonidi in siti che garantiscano idonee condizioni ambientali, almeno fino al termine della stagione primaverile. Sempre in acque fluviali di categoria B, nei tratti classificati "a carpa e a tinca" saranno immesse forme giovanili di carpa comune. I ripopolamenti sul lago Trasimeno invece sono volti alla tutela e al potenziamento del luccio e della tinca, due delle specie autoctone più importanti. Inoltre saranno effettuati ripopolamenti con novellame di carpa comune, specie alloctona, ma presente al Trasimeno da tre secoli e in Italia dall'epoca romana ormai naturalizzata e ben integrata nella comunità ittica lacustre. Il potenziamento della carpa comune, specie di notevole interesse alieutico è volto anche a contrastare la presenza del carassio, competitore alloctono infestante che occupa una nicchia ecologica parzialmente sovrapponibile. Le immissioni di anguille sono invece volte a mantenere la presenza di questa specie catadroma (migrante nel senso della corrente), la cui dinamica di popolazione, un tempo sostenuta da una rimonta naturale dal bacino del Tevere, è ora inscindibilmente legata, nel lago Trasimeno, ai ripopolamenti effettuati. Il Piano, oltre ad informazioni in merito alla gestione delle acque in collaborazione con le associazioni, contiene notizie sulla gestione degli Impianti Ittiogenici di Borgo Cerreto e di S. Arcangelo che svolgono attività di eccellenza presenti soltanto nella provincia di Perugia. A Borgo Cerreto, in attività già dal 1957, vengono prodotte trote fario a ciclo completo che, a vari stadi di sviluppo (avannotti, rotelle), vengono utilizzate per i ripopolamenti nell’intero territorio provinciale. Anche a S. Arcangelo è prevista una importante attività di produzione di novellame di vari specie ittiche: luccio, carpa, tinca.
PF10012.ET
(Cittadino e Provincia – Perugia, 27 marzo ’10) – E’ stato approvato dalla Giunta provinciale di Perugia il Piano per la tutela e conservazione del patrimonio ittico e per la pesca sportiva. Il Piano, precedentemente presentato alle associazioni pescasportive e ambientaliste, contiene tutte le iniziative che la Provincia di Perugia svolgerà nel corso del 2010, tutti gli aggiornamenti in merito ai ripopolamenti ed agli interventi di potenziamento del patrimonio ittico, gli istituti di pesca con tutti i bacini di competenza (Chiascio e Topino, Nera, Tevere e Nestore), le zone di protezione, di divieto di pesca, le zone di frega, i campi gara. Il programma di ripopolamento ittico è volto al potenziamento di specie autoctone o, come nel caso della carpa comune, naturalizzate, che si riscontrano nei corpi idrici provinciali con popolazioni sottodimensionate rispetto alla capacità portante degli ecosistemi. Il programma prevede interventi diversificati sulla base della classificazione delle acque e riguarda l'intero territorio della provincia andando ad interessare, direttamente ed indirettamente, 17 dei 106 ambiti comunitari regionali, istituiti dal Ministero dell'Ambiente, per una superficie complessiva di 20.877,55 ettari. Nelle acque a salmonidi verranno effettuate, nel mese di maggio, immissioni di trotelle delle dimensioni di 4-6 cm e, in prossimità dell'apertura della pesca, sarà effettuata la semina del materiale adulto per compensare la carenza di trote con taglia superiore a quella minima consentita. Anche nelle acque di categoria B, con lo scopo di ridurre la massiccia pressione che si esercita nei tratti fluviali di maggior pregio (cat. A) in corrispondenza dell'apertura alla pesca alla trota, potranno essere immessi individui adulti di tali salmonidi in siti che garantiscano idonee condizioni ambientali, almeno fino al termine della stagione primaverile. Sempre in acque fluviali di categoria B, nei tratti classificati "a carpa e a tinca" saranno immesse forme giovanili di carpa comune. I ripopolamenti sul lago Trasimeno invece sono volti alla tutela e al potenziamento del luccio e della tinca, due delle specie autoctone più importanti. Inoltre saranno effettuati ripopolamenti con novellame di carpa comune, specie alloctona, ma presente al Trasimeno da tre secoli e in Italia dall'epoca romana ormai naturalizzata e ben integrata nella comunità ittica lacustre. Il potenziamento della carpa comune, specie di notevole interesse alieutico è volto anche a contrastare la presenza del carassio, competitore alloctono infestante che occupa una nicchia ecologica parzialmente sovrapponibile. Le immissioni di anguille sono invece volte a mantenere la presenza di questa specie catadroma (migrante nel senso della corrente), la cui dinamica di popolazione, un tempo sostenuta da una rimonta naturale dal bacino del Tevere, è ora inscindibilmente legata, nel lago Trasimeno, ai ripopolamenti effettuati. Il Piano, oltre ad informazioni in merito alla gestione delle acque in collaborazione con le associazioni, contiene notizie sulla gestione degli Impianti Ittiogenici di Borgo Cerreto e di S. Arcangelo che svolgono attività di eccellenza presenti soltanto nella provincia di Perugia. A Borgo Cerreto, in attività già dal 1957, vengono prodotte trote fario a ciclo completo che, a vari stadi di sviluppo (avannotti, rotelle), vengono utilizzate per i ripopolamenti nell’intero territorio provinciale. Anche a S. Arcangelo è prevista una importante attività di produzione di novellame di vari specie ittiche: luccio, carpa, tinca.
PF10012.ET