Al Teatro Pavone di Perugia - "Per costruire programmi e strategie comuni e migliorare le istanze del cuore del paese"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 19 maggio ’10) – Costruire fra le regioni del Centro Italia un patto al fine di attuare insieme programmi e strategie comuni e valorizzare il ruolo di cerniera di questa terra, ruolo indispensabile per l’unità del paese. Questo il senso dell’appuntamento fissato il prossimo 21 maggio a Perugia, la città che per l’occasione sarà capitale dell’Italia mediana, e titolato “Stati Generali dell’Italia Centrale per l’unità del paese e la ripresa economica”. Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Toscana ed Umbria hanno posto le premesse della realizzazione di questo progetto attraverso il Patto di Cagli, redatto nell’ottobre dello scorso anno. Il summiti sarà un’occasione per ‘fare’ insieme l’Italia di Mezzo, ponendo alla ribalta questioni importanti che costituiranno il fil rouge volto a migliorare le istanze del cuore del paese e lo stato dei cittadini di queste regioni centrali. Regioni che vogliono far sentire la propria voce e porsi in modo costruttivo al centro un’Italia che non può viaggiare con due passi diversi: una parte inserita nei grandi assi dello sviluppo e l’altra emarginata e tutta fuori da questi circuiti.
Tra gli impegni prioritari, quello relativo alla viabilità riguardo la E 78 Fano Grosseto, prima infrastruttura trasversale della penisola, il completamento della Perugia – Ancona e più in generale l’attuazione della modernizzazione infrastrutturale (assi stradali, linee ferroviarie, etc); le possibilità di sviluppo futuro del territorio e della sua forza imprenditoriale, anche alla luce della pesante crisi che si sta attraversando; la possibilità di un patto sociale con il mondo produttivo, economico e sociale; il rilancio del ruolo della piccola e media impresa diffusa attraverso l’innovazione, la valorizzazione del patrimonio locale in ambito turistico, agricoltura di qualità e produzione di energia da fonti rinnovabili; l’attuazione del federalismo, in particolare fiscale; lo sfruttamento delle opportunità offerte dall’Europa e l’integrazione fra regioni, specialmente in favore dei territori marginali; il rafforzamento degli investimenti in campo formativo; il coordinamenti degli interventi, in particolare nella fascia appenninica.
Il summit, che sarà moderato da Giuliano Giubilei, Vice Direttore del TG3, vedrà la presenza dei Presidenti delle Province di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, di Pesaro e Urbino Matteo Ricci, di Firenze Andrea Barducci, di Roma Nicola Zingaretti. Non mancheranno all’appuntamento i Presidenti delle Regioni Umbria, Marche e Toscana: Catiuscia Marini, Gian Mario Spacca ed Enrico Rossi. E’ prevista la presenza del Vice Presidente del Senato Sen. Vannino Chiti. Parteciperanno, inoltre, vari rappresentanti delle istituzioni che hanno aderito al Patto di Cagli e rappresentanti del mondo economico, sociale, dell’istruzione e della cultura quali Bruno Bracalente, professore ordinario di Statistica Economica all’Università di Perugia e Ilvo Diamanti, professore ordinario di Scienza Politica all’Università “Carlo Bo” di Urbino.
Oi10215.GC/PORT.GG
(Cittadino e Provincia – Perugia, 19 maggio ’10) – Costruire fra le regioni del Centro Italia un patto al fine di attuare insieme programmi e strategie comuni e valorizzare il ruolo di cerniera di questa terra, ruolo indispensabile per l’unità del paese. Questo il senso dell’appuntamento fissato il prossimo 21 maggio a Perugia, la città che per l’occasione sarà capitale dell’Italia mediana, e titolato “Stati Generali dell’Italia Centrale per l’unità del paese e la ripresa economica”. Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Toscana ed Umbria hanno posto le premesse della realizzazione di questo progetto attraverso il Patto di Cagli, redatto nell’ottobre dello scorso anno. Il summiti sarà un’occasione per ‘fare’ insieme l’Italia di Mezzo, ponendo alla ribalta questioni importanti che costituiranno il fil rouge volto a migliorare le istanze del cuore del paese e lo stato dei cittadini di queste regioni centrali. Regioni che vogliono far sentire la propria voce e porsi in modo costruttivo al centro un’Italia che non può viaggiare con due passi diversi: una parte inserita nei grandi assi dello sviluppo e l’altra emarginata e tutta fuori da questi circuiti.
Tra gli impegni prioritari, quello relativo alla viabilità riguardo la E 78 Fano Grosseto, prima infrastruttura trasversale della penisola, il completamento della Perugia – Ancona e più in generale l’attuazione della modernizzazione infrastrutturale (assi stradali, linee ferroviarie, etc); le possibilità di sviluppo futuro del territorio e della sua forza imprenditoriale, anche alla luce della pesante crisi che si sta attraversando; la possibilità di un patto sociale con il mondo produttivo, economico e sociale; il rilancio del ruolo della piccola e media impresa diffusa attraverso l’innovazione, la valorizzazione del patrimonio locale in ambito turistico, agricoltura di qualità e produzione di energia da fonti rinnovabili; l’attuazione del federalismo, in particolare fiscale; lo sfruttamento delle opportunità offerte dall’Europa e l’integrazione fra regioni, specialmente in favore dei territori marginali; il rafforzamento degli investimenti in campo formativo; il coordinamenti degli interventi, in particolare nella fascia appenninica.
Il summit, che sarà moderato da Giuliano Giubilei, Vice Direttore del TG3, vedrà la presenza dei Presidenti delle Province di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, di Pesaro e Urbino Matteo Ricci, di Firenze Andrea Barducci, di Roma Nicola Zingaretti. Non mancheranno all’appuntamento i Presidenti delle Regioni Umbria, Marche e Toscana: Catiuscia Marini, Gian Mario Spacca ed Enrico Rossi. E’ prevista la presenza del Vice Presidente del Senato Sen. Vannino Chiti. Parteciperanno, inoltre, vari rappresentanti delle istituzioni che hanno aderito al Patto di Cagli e rappresentanti del mondo economico, sociale, dell’istruzione e della cultura quali Bruno Bracalente, professore ordinario di Statistica Economica all’Università di Perugia e Ilvo Diamanti, professore ordinario di Scienza Politica all’Università “Carlo Bo” di Urbino.
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