Manovra - Ancora una volta sono le Province e gli enti locali a pagare il prezzo piu' alto del risanamento dei conti pubblici. Il Presidente dell'Upi dell'Umbria, Marco Vinicio Guasticchi invita il presidente della Fondazione Italia Futura, Cordero di Montezemolo, ad un incontro pubblico sul ruolo e attivitÃÂ delle province
(Cittadino e Provincia – Perugia, 26 maggio ’10). “A Province ed enti locali si chiedono risparmi molto consistenti: questa manovra economico-finanziaria rischia di trasformarsi nell’ennesima “mannaia” per gli investimenti e la gestione dei servizi pubblici, già bloccati dal Patto di stabilità. Ridurre la spesa ed eliminare gli sprechi evitando aumento di tasse e tariffe e’ giusto e sacrosanto, ma gli enti locali, province in testa, chiedono al Governo l’applicazione del federalismo fiscale perché è attraverso questo sistema, che introduce i costi standard e responsabilizza gli amministratori, che si potrà davvero operare in maniera decisa sulla riduzione costi della Pubblica Amministrazione”. E’ quanto ha dichiarato Marco Vinicio Guasticchi, Presidente dell’Upi (Unione province d’Italia), in riferimento all’imminente varo della manovra economica che “ancora una volta, attraverso tagli indiscriminati agli enti locali andrà a penalizzare direttamente i cittadini già colpiti dalla grave crisi economica internazionale”. Il Presidente dell’Upi dell’Umbria, inoltre, in riferimento alla rituale richiesta di cancellazione delle province dall’ordinamento costituzionale e alla precisa sollecitazione al governo avanzata dal presidente della Ferrari e Fondazione Italia Futura, Luca Cordero di Montezemolo (nel corso di un convegno sui distretti industriali e l’internazionalizzazione), di non poter più consentire l’esistenza delle stesse, lo ha invitato a Perugia per un confronto pubblico sull’argomento nel contesto delle riforme federaliste e la costituzione della cosiddetta Italia Mediana. “Vorrei illustrare al dottor Montezemolo, dati alla mano – ha aggiunto Guasticchi – il ruolo istituzionale che svolgono le province ed in particolare la gestione dei servizi pubblici che riguardano direttamente i cittadini”. “Non è piu’ tollerabile, tirare sempre in ballo le province, quando si parla di sprechi e contenimento dei costi, usando slogan generici privi di fondamento reale, non suffragati da dati statistici e risultati conseguiti”.
Oi10240/PORT/GG
(Cittadino e Provincia – Perugia, 26 maggio ’10). “A Province ed enti locali si chiedono risparmi molto consistenti: questa manovra economico-finanziaria rischia di trasformarsi nell’ennesima “mannaia” per gli investimenti e la gestione dei servizi pubblici, già bloccati dal Patto di stabilità. Ridurre la spesa ed eliminare gli sprechi evitando aumento di tasse e tariffe e’ giusto e sacrosanto, ma gli enti locali, province in testa, chiedono al Governo l’applicazione del federalismo fiscale perché è attraverso questo sistema, che introduce i costi standard e responsabilizza gli amministratori, che si potrà davvero operare in maniera decisa sulla riduzione costi della Pubblica Amministrazione”. E’ quanto ha dichiarato Marco Vinicio Guasticchi, Presidente dell’Upi (Unione province d’Italia), in riferimento all’imminente varo della manovra economica che “ancora una volta, attraverso tagli indiscriminati agli enti locali andrà a penalizzare direttamente i cittadini già colpiti dalla grave crisi economica internazionale”. Il Presidente dell’Upi dell’Umbria, inoltre, in riferimento alla rituale richiesta di cancellazione delle province dall’ordinamento costituzionale e alla precisa sollecitazione al governo avanzata dal presidente della Ferrari e Fondazione Italia Futura, Luca Cordero di Montezemolo (nel corso di un convegno sui distretti industriali e l’internazionalizzazione), di non poter più consentire l’esistenza delle stesse, lo ha invitato a Perugia per un confronto pubblico sull’argomento nel contesto delle riforme federaliste e la costituzione della cosiddetta Italia Mediana. “Vorrei illustrare al dottor Montezemolo, dati alla mano – ha aggiunto Guasticchi – il ruolo istituzionale che svolgono le province ed in particolare la gestione dei servizi pubblici che riguardano direttamente i cittadini”. “Non è piu’ tollerabile, tirare sempre in ballo le province, quando si parla di sprechi e contenimento dei costi, usando slogan generici privi di fondamento reale, non suffragati da dati statistici e risultati conseguiti”.
Oi10240/PORT/GG