'Le Istituzioni del territorio devono continuare nella testimonianza quotidiana dei valori fondativi della Repubblica'
(Cittadino e Provincia – Perugia, 1 giugno ’10) - “Ogni anno attendiamo la ricorrenza della Festa della Repubblica italiana con un senso dell'evento che non coincide con quello di dodici mesi prima. Viviamo, cioè, i nuovi festeggiamenti all'insegna delle “particolarità”, positive o tristi, nelle quali la storia e la politica, la cronaca e l'economia ci pongono di anno in anno”. Sono le parole del Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi in occasione del 64 anniversario della Repubblica. “Già questo è, in ogni caso – afferma Guasticchi - un segno della vitalità con la quale questo anniversario si fa ricordare: essa, in altre parole, non chiede cerimonie formali e non si esaurisce nei rituali, pur importanti e significativi, che l'accompagnano. Ogni anno, c'è un tale carico in più di esperienze e processi di maturazione sul piano dell'identità nazionale che la ricorrenza diventa momento di riflessione senza pari sul cammino che ci attende già l'indomani della Festa. Con questo spirito, partecipo con vivo fervore alla tradizionale cerimonia di consegna dei diplomi con i quali vengono conferite le Onorificenze “Al merito della Repubblica Italiana” ai neoinsigniti della Provincia. Il riconoscimento che va ai benemeriti della Repubblica rappresenta un esempio e uno stimolo per quanti guardano alla cerimonia odierna con gli occhi di una Nazione che attraversa un momento non facile, di un Paese che può andare incontro a momenti di sconforto e di perdita della fiducia nell'economia e nelle istituzioni. Le istituzioni locali, l'ente intermedio che è la Provincia, grazie al loro contatto diretto con il territorio e i suoi problemi sono esse stesse un'articolazione della Repubblica che si rivolge ai cittadini esortandoli ad andare avanti, a vincere lo scetticismo, a costruire qualcosa, la propria esistenza, guadagnandosi il “merito” quotidiano della solidarietà e della collaborazione da parte degli “altri”. Sicuramente, la Repubblica è qualcosa di molto più vicino ai cittadini di quanto molte circostanze ci inducano a credere. Sta a noi, istituzioni del territorio, come sta ai neoinsigniti, continuare nella testimonianza quotidiana dei valori fondativi della Repubblica, così da mettere capo a risultati concreti sul piano dell'esistenza materiale, del lavoro e dell'integrazione sociale. Credo che il 2 Giugno di questo 2010 ci chieda proprio un pensiero simile, una riflessione in grado di unire i valori agli strumenti per renderli effettivi, i princìpi ai risultati che da essi ognuno è leggittimato ad aspettarsi in quanto cittadino della Repubblica Italiana. Il nostro stesso impegno amministrativo o si pone questi obiettivi o non è in grado di sostenere la responsabilità che la Repubblica gli chiede col patto costituzionale. Sono convinto, e lo affermo con la massima forza, che da parte della Provincia di Perugia niente viene tralasciato per guadagnarsi ogni giorno, con la sua presenza amministrativa, il “merito” che le compete davanti alla comunità nazionale tutta”.
Oi10249.GC/PORT.GG
(Cittadino e Provincia – Perugia, 1 giugno ’10) - “Ogni anno attendiamo la ricorrenza della Festa della Repubblica italiana con un senso dell'evento che non coincide con quello di dodici mesi prima. Viviamo, cioè, i nuovi festeggiamenti all'insegna delle “particolarità”, positive o tristi, nelle quali la storia e la politica, la cronaca e l'economia ci pongono di anno in anno”. Sono le parole del Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi in occasione del 64 anniversario della Repubblica. “Già questo è, in ogni caso – afferma Guasticchi - un segno della vitalità con la quale questo anniversario si fa ricordare: essa, in altre parole, non chiede cerimonie formali e non si esaurisce nei rituali, pur importanti e significativi, che l'accompagnano. Ogni anno, c'è un tale carico in più di esperienze e processi di maturazione sul piano dell'identità nazionale che la ricorrenza diventa momento di riflessione senza pari sul cammino che ci attende già l'indomani della Festa. Con questo spirito, partecipo con vivo fervore alla tradizionale cerimonia di consegna dei diplomi con i quali vengono conferite le Onorificenze “Al merito della Repubblica Italiana” ai neoinsigniti della Provincia. Il riconoscimento che va ai benemeriti della Repubblica rappresenta un esempio e uno stimolo per quanti guardano alla cerimonia odierna con gli occhi di una Nazione che attraversa un momento non facile, di un Paese che può andare incontro a momenti di sconforto e di perdita della fiducia nell'economia e nelle istituzioni. Le istituzioni locali, l'ente intermedio che è la Provincia, grazie al loro contatto diretto con il territorio e i suoi problemi sono esse stesse un'articolazione della Repubblica che si rivolge ai cittadini esortandoli ad andare avanti, a vincere lo scetticismo, a costruire qualcosa, la propria esistenza, guadagnandosi il “merito” quotidiano della solidarietà e della collaborazione da parte degli “altri”. Sicuramente, la Repubblica è qualcosa di molto più vicino ai cittadini di quanto molte circostanze ci inducano a credere. Sta a noi, istituzioni del territorio, come sta ai neoinsigniti, continuare nella testimonianza quotidiana dei valori fondativi della Repubblica, così da mettere capo a risultati concreti sul piano dell'esistenza materiale, del lavoro e dell'integrazione sociale. Credo che il 2 Giugno di questo 2010 ci chieda proprio un pensiero simile, una riflessione in grado di unire i valori agli strumenti per renderli effettivi, i princìpi ai risultati che da essi ognuno è leggittimato ad aspettarsi in quanto cittadino della Repubblica Italiana. Il nostro stesso impegno amministrativo o si pone questi obiettivi o non è in grado di sostenere la responsabilità che la Repubblica gli chiede col patto costituzionale. Sono convinto, e lo affermo con la massima forza, che da parte della Provincia di Perugia niente viene tralasciato per guadagnarsi ogni giorno, con la sua presenza amministrativa, il “merito” che le compete davanti alla comunità nazionale tutta”.
Oi10249.GC/PORT.GG