Bellini "Un dato fortemente positivo che denota coraggio in un momento di crisi"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 12 giugno ’20) - 1070 imprese finanziate, agevolazioni per 51.784.064, 26 euro, inserimento nel mercato del lavoro di 3.527 nuovi occupati. Queste le cifre complessive, aggiornate ad oggi a partire dalla entrata in vigore della Legge regionale 12/95, rivolta all’occupazione giovanile con il sostegno di nuove iniziative imprenditoriali. Complessivamente, questo strumento legislativo ha contribuito ad incentivare l’allargamento della base produttiva provinciale favorendo l’attivazione di investimenti da parte delle aziende per circa 74.800.000,00 con interventi nei settori dell’artigianato, del commercio, dei servizi, della piccola industria, del turismo e dell’agricoltura.
Tra le domande ammesse a finanziamento nel mese scorso, sono 32 le nuove imprese ammesse a finanziamento con agevolazioni pari ad euro 1.017.372,18, con 68 nuovi addetti. Di queste neoimprese, il 60% (n. 17), è costituito prevalentemente da donne, con finanziamenti pari ad oltre 612mila euro. I settori di intervento interessati sono stati, con valori decrescenti, il commercio, i servizi, l’artigianato e il turismo; mentre risultano assenti nei finanziamenti di quest’anno i comparti della piccola industria, dei beni culturali e dell’agricoltura.
“In un momento particolarmente tormentato dalla pesante crisi economica – è il commento dell’assessore provinciale al bilancio e sostegno alle attività produttive Ornella Bellini - l’apertura di 32 imprese giovani è un dato fortemente positivo che denota coraggio nell’esperire nuove opportunità occupazionali. Sono soprattutto le donne che rappresentano il 60% delle imprese ammesse a finanziamento a percorrere la nuova strada dell’impresa rosa. Ovviamente dalla loro parte emergono elementi di fragilità connessi al fatto che sono neoimprese sottodimensionate dal punto di vista del numero dei collaboratori e si posizionano nella categoria delle attività imprenditoriali generaliste del comparto economico. Sarebbe auspicabile che anche i laureati, con lauree specialistiche, si avvicinino a questo strumento legislativo per costituire nuova imprenditoria giovanile”.
Eco10010.GC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 12 giugno ’20) - 1070 imprese finanziate, agevolazioni per 51.784.064, 26 euro, inserimento nel mercato del lavoro di 3.527 nuovi occupati. Queste le cifre complessive, aggiornate ad oggi a partire dalla entrata in vigore della Legge regionale 12/95, rivolta all’occupazione giovanile con il sostegno di nuove iniziative imprenditoriali. Complessivamente, questo strumento legislativo ha contribuito ad incentivare l’allargamento della base produttiva provinciale favorendo l’attivazione di investimenti da parte delle aziende per circa 74.800.000,00 con interventi nei settori dell’artigianato, del commercio, dei servizi, della piccola industria, del turismo e dell’agricoltura.
Tra le domande ammesse a finanziamento nel mese scorso, sono 32 le nuove imprese ammesse a finanziamento con agevolazioni pari ad euro 1.017.372,18, con 68 nuovi addetti. Di queste neoimprese, il 60% (n. 17), è costituito prevalentemente da donne, con finanziamenti pari ad oltre 612mila euro. I settori di intervento interessati sono stati, con valori decrescenti, il commercio, i servizi, l’artigianato e il turismo; mentre risultano assenti nei finanziamenti di quest’anno i comparti della piccola industria, dei beni culturali e dell’agricoltura.
“In un momento particolarmente tormentato dalla pesante crisi economica – è il commento dell’assessore provinciale al bilancio e sostegno alle attività produttive Ornella Bellini - l’apertura di 32 imprese giovani è un dato fortemente positivo che denota coraggio nell’esperire nuove opportunità occupazionali. Sono soprattutto le donne che rappresentano il 60% delle imprese ammesse a finanziamento a percorrere la nuova strada dell’impresa rosa. Ovviamente dalla loro parte emergono elementi di fragilità connessi al fatto che sono neoimprese sottodimensionate dal punto di vista del numero dei collaboratori e si posizionano nella categoria delle attività imprenditoriali generaliste del comparto economico. Sarebbe auspicabile che anche i laureati, con lauree specialistiche, si avvicinino a questo strumento legislativo per costituire nuova imprenditoria giovanile”.
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