Zampa e Capitani: "Intervenire per garantire la sicurezza nelle aule scolastiche in caso di evacuazione". Ass. Mignini: "Non c'è emergenza sicurezza, ma pronti a tavoli con i comuni e la Regione". Sorcini: "Serve riforma locale modello college"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 5 agosto 2010) – La III Commissione provinciale, guidata dal presidente Luca Baldelli, ha esaminato alcuni aspetti della riorganizzazione scolastica del Ministro Gelmini e gli effetti che si avranno nelle scuole umbre a partire dal prossimo anno scolastico. I lavori hanno preso spunto da due ordini del giorno a firma dei consiglieri provinciali del Pd, Laura Zampa e Massimiliano Capitani che riguardavano nello specifico il rischio del sovrannumero nella formazione delle classi e la questione dell'istituzione del liceo musicale. "A fronte di un aumento della popolazione scolastica in Umbria - ha spiegato in commissione il consigliere Zampa affiancata dal collega Capitani - per l'anno scolastico 2010-2011, abbiamo delle previsioni di accorpamento di decine e decine di classi. Una situazione che porterà ad avere blocchi di studenti superiori ai 30 per effetto della legge 133, andando così a cancellare tutte le normative del passato che erano incentrare sia sulla didattica che sulla sicurezza della classe stessa. E' necessario poter intervenire per garantire la sicurezza nella aule scolastiche specialmente in caso di evacuazione ed evitare situazioni di sovraffollamente inutile, tranne ai fini di una riorganizzazione esclusivamente di tipo economico". Alla Commissione della Provincia hanno preso parte anche esponenti dell'Ufficio Scolastico Regionale dell'Umbria che hanno confermato le direttive impartite dal Ministero e quindi "saranno formate classi con 30 e più studenti, senza possibilità di deleghe". Alla commissione hanno partecipato anche gli assessori provinciali Giuliano Granocchia e Piero Mignini. "Per quanto riguarda la sicurezza scolastica – ha spiegato Mignini - tutti gli istituti sono stati e sono monitorati dalla Provincia che nel corso degli anni e anche recentemente a garantito un ammodernamento e adeguamento alle normative degli istituti. Questo al di là degli accorpamento previsti dal Governo nazionale. Comunque per garantire ancora maggiore sicurezza, dopo la formazione delle classi, daremo vita a dei tavoli con comuni, regione e dirigenza scolastica per individuare eventuali criticità nelle strutture. Dove emergeranno situazioni di rischio interverremo immediatamente". Per Granocchia la "Riforma sta mettendo in pericolo i plessi di montagna, i corsi di formazione per quei ragazzi che vogliono essere avviati al mondo del lavoro e soprattutto non ha una logica dato che mira soltanto a risparmiare senza un piano preciso sulla didattica e sul futuro di studenti e insegnanti. Il capogruppo del Partito Socialista, Enrico Bastioli ha ribadito “l’importanza di monitorare le sedi provinciali per capire la composizione delle classi e i nuovi rischi che possono determinarsi con le super-classi previste dal Ministro. E’ necessario avviare quanto prima i tavoli locali coinvolgendo anche i comuni e le direzioni scolastiche per garantire sicurezza e allo stesso realizzare un dossier sugli effetti reali di una riforma che ad oggi è solo ricca di tagli e non di strategie” Presente anche l'assessore regionale alla scuola Carla Casciari che è entrata nel merito dell'istituzione dei licei musicali in Umbria dopo le scelte nazionali avvenuto senza nessuna consultazione con i territori.
"In Umbria, sappiamo con certezza, che verrà dato l'ok definitivo per un solo istituto con questo indirizzo musicale. Le richieste fatte dagli istituti sono state tre. Spetta al Ministero la decisione finale che ha scelto un istituto ternano". Per i consiglieri del Pd Laura Zampa e Massimiliano Capitani non ci sarebbe nessuna chiarezza sui metodi di scelta degli istituti anche in virtù di molti segnali che parlano dell'assegnazione dell'inidirizzo ad un istituto ternano: “L’Istituto d’Istruzione Superiore “Pontano-Sansi-Leonardi” – sostengono i consiglieri provinciali Laura Zampa e Massimiliano Capitani - per dare maggiore autorevolezza e continuità all’indirizzo in questione aveva sottoscritto un protocollo di intesa con la Fondazione Festival dei Due Mondi e il Teatro Lirico Sperimentale nel quale quali si condividono gli obiettivi di promuovere e diffondere la cultura musicale, soprattutto tra i giovani". Il punto non è però questo - continuano i Consiglieri - molte scuole della Provincia di Perugia avevano sicuramente e a pieno titolo richiesto l’assegnazione di una sezione musicale e costruito percorsi altrettanto significativi. "A quanto si legge dai quotidiani e dalla conferme emerse in commissione invece – continuano i consiglieri Zampa e Capitani – l’attivazione di
un liceo musicale avverrà presso il liceo Angeloni di Terni grazie ad un’azione congiunta di Istituzione Scolastica, Comune e Provincia di Terni. Se così fosse vero non si comprende i metodi utilizzati per l'assegnazione. Non è questione di campanile ma di poter continuare a contare anche in futuro su di un istituto musicale in grado di avere ogni anno un numero di iscritti sufficiente per la sua attivazione".
Il capogruppo del Pdl, Piero Sorcini ha ribadito invece che la Riforma Gelmini ha riportato la scuola ai livelli alti raggiunti solo in passato: "E' stato rintrodotto il merito e questo comporterà per insegnanti e alunni una crescita maggiore e una buona competitività quando sarà il momento per il salto nel mondo del lavoro. La verità è che la Provincia non si può più permettere, in fatto di nuovi laboratori e altri elementi qualificanti, di gestire ben 90 sedi scolastiche per una popolazione di 600mila abitanti. E’ necessaria una riorganizzazione sul modello dei college inglesi e americani dove si concentrano eccellenze e studenti. In caso contrario, ovvero se vincerà la formula degli istituti sotto casa anche nei territori meno popolosi, si rischia di andare incontro ad una tassa di scopo che graverà sulle tasche delle famiglie”.
PI10021.NB
(Cittadino e Provincia – Perugia, 5 agosto 2010) – La III Commissione provinciale, guidata dal presidente Luca Baldelli, ha esaminato alcuni aspetti della riorganizzazione scolastica del Ministro Gelmini e gli effetti che si avranno nelle scuole umbre a partire dal prossimo anno scolastico. I lavori hanno preso spunto da due ordini del giorno a firma dei consiglieri provinciali del Pd, Laura Zampa e Massimiliano Capitani che riguardavano nello specifico il rischio del sovrannumero nella formazione delle classi e la questione dell'istituzione del liceo musicale. "A fronte di un aumento della popolazione scolastica in Umbria - ha spiegato in commissione il consigliere Zampa affiancata dal collega Capitani - per l'anno scolastico 2010-2011, abbiamo delle previsioni di accorpamento di decine e decine di classi. Una situazione che porterà ad avere blocchi di studenti superiori ai 30 per effetto della legge 133, andando così a cancellare tutte le normative del passato che erano incentrare sia sulla didattica che sulla sicurezza della classe stessa. E' necessario poter intervenire per garantire la sicurezza nella aule scolastiche specialmente in caso di evacuazione ed evitare situazioni di sovraffollamente inutile, tranne ai fini di una riorganizzazione esclusivamente di tipo economico". Alla Commissione della Provincia hanno preso parte anche esponenti dell'Ufficio Scolastico Regionale dell'Umbria che hanno confermato le direttive impartite dal Ministero e quindi "saranno formate classi con 30 e più studenti, senza possibilità di deleghe". Alla commissione hanno partecipato anche gli assessori provinciali Giuliano Granocchia e Piero Mignini. "Per quanto riguarda la sicurezza scolastica – ha spiegato Mignini - tutti gli istituti sono stati e sono monitorati dalla Provincia che nel corso degli anni e anche recentemente a garantito un ammodernamento e adeguamento alle normative degli istituti. Questo al di là degli accorpamento previsti dal Governo nazionale. Comunque per garantire ancora maggiore sicurezza, dopo la formazione delle classi, daremo vita a dei tavoli con comuni, regione e dirigenza scolastica per individuare eventuali criticità nelle strutture. Dove emergeranno situazioni di rischio interverremo immediatamente". Per Granocchia la "Riforma sta mettendo in pericolo i plessi di montagna, i corsi di formazione per quei ragazzi che vogliono essere avviati al mondo del lavoro e soprattutto non ha una logica dato che mira soltanto a risparmiare senza un piano preciso sulla didattica e sul futuro di studenti e insegnanti. Il capogruppo del Partito Socialista, Enrico Bastioli ha ribadito “l’importanza di monitorare le sedi provinciali per capire la composizione delle classi e i nuovi rischi che possono determinarsi con le super-classi previste dal Ministro. E’ necessario avviare quanto prima i tavoli locali coinvolgendo anche i comuni e le direzioni scolastiche per garantire sicurezza e allo stesso realizzare un dossier sugli effetti reali di una riforma che ad oggi è solo ricca di tagli e non di strategie” Presente anche l'assessore regionale alla scuola Carla Casciari che è entrata nel merito dell'istituzione dei licei musicali in Umbria dopo le scelte nazionali avvenuto senza nessuna consultazione con i territori.
"In Umbria, sappiamo con certezza, che verrà dato l'ok definitivo per un solo istituto con questo indirizzo musicale. Le richieste fatte dagli istituti sono state tre. Spetta al Ministero la decisione finale che ha scelto un istituto ternano". Per i consiglieri del Pd Laura Zampa e Massimiliano Capitani non ci sarebbe nessuna chiarezza sui metodi di scelta degli istituti anche in virtù di molti segnali che parlano dell'assegnazione dell'inidirizzo ad un istituto ternano: “L’Istituto d’Istruzione Superiore “Pontano-Sansi-Leonardi” – sostengono i consiglieri provinciali Laura Zampa e Massimiliano Capitani - per dare maggiore autorevolezza e continuità all’indirizzo in questione aveva sottoscritto un protocollo di intesa con la Fondazione Festival dei Due Mondi e il Teatro Lirico Sperimentale nel quale quali si condividono gli obiettivi di promuovere e diffondere la cultura musicale, soprattutto tra i giovani". Il punto non è però questo - continuano i Consiglieri - molte scuole della Provincia di Perugia avevano sicuramente e a pieno titolo richiesto l’assegnazione di una sezione musicale e costruito percorsi altrettanto significativi. "A quanto si legge dai quotidiani e dalla conferme emerse in commissione invece – continuano i consiglieri Zampa e Capitani – l’attivazione di
un liceo musicale avverrà presso il liceo Angeloni di Terni grazie ad un’azione congiunta di Istituzione Scolastica, Comune e Provincia di Terni. Se così fosse vero non si comprende i metodi utilizzati per l'assegnazione. Non è questione di campanile ma di poter continuare a contare anche in futuro su di un istituto musicale in grado di avere ogni anno un numero di iscritti sufficiente per la sua attivazione".
Il capogruppo del Pdl, Piero Sorcini ha ribadito invece che la Riforma Gelmini ha riportato la scuola ai livelli alti raggiunti solo in passato: "E' stato rintrodotto il merito e questo comporterà per insegnanti e alunni una crescita maggiore e una buona competitività quando sarà il momento per il salto nel mondo del lavoro. La verità è che la Provincia non si può più permettere, in fatto di nuovi laboratori e altri elementi qualificanti, di gestire ben 90 sedi scolastiche per una popolazione di 600mila abitanti. E’ necessaria una riorganizzazione sul modello dei college inglesi e americani dove si concentrano eccellenze e studenti. In caso contrario, ovvero se vincerà la formula degli istituti sotto casa anche nei territori meno popolosi, si rischia di andare incontro ad una tassa di scopo che graverà sulle tasche delle famiglie”.
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