L'assessore Antonini punta su sinergie con enti pubblici e associazioni di categoria - Avviata serie di incontri "operativi"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 11 agosto 2010) – L’Umbria conta 1700 nuclei storici, molti dei quali da salvaguardare, recuperare, valorizzare e ridefinire. Di questo “impegnativo compito”, come lo ha definito l’assessore provinciale di Perugia con delega ai Centri storici, Carlo Antonini la Provincia di Perugia, insieme a Camera di Commercio, associazioni di categoria, Enti pubblici, rappresentanti del settore edile intendono avviare un confronto operativo. Già l’assessore si è messo al lavoro e, in sintonia con il Presidente Marco Vinicio Guasticchi sta tenendo una serie di incontri, l’ultimo dei quali in questi giorni con il presidente della Camera di Commercio Giorgio Mencaroni. “Non ci si deve rassegnare ad avere centri storici spopolati, privi di residenti e non funzionali alle moderne esigenze – ha detto Antonini – c’è bisogno di proposte operative concrete, penso all’utilizzo del patrimonio pubblico che deve essere indirizzato per tipologie di mercato fortemente identitarie dei luoghi. È necessario – ha proseguito – approfondire tematiche legate ai problemi dei centri storici quali la sicurezza, la necessità di avere un maggior numero di residenti, mobilità e parcheggi adeguati. Ma per fare tutto ciò la Provincia non può essere sola, ma al contrario è indispensabile una collaborazione con altri soggetti ed in primo luogo la Regione Umbria. Si tratta dell’inizio di un lavoro – ha tenuto a sottolineare l’assessore - che verrà portato avanti in sinergia con altri soggetti con l’obiettivo di riportare questo argomento all’attenzione generale. Con il recupero dei nostri centri storici – ha concluso Antonini - al tempo stesso si evita per l’intero territorio regionale di andare verso il degrado e visto che si punta molto sulla filiera ambiente, enogastronomia, arte e storia, questo lavoro avrà ricadute positive anche per il settore turistico”.
URB10008.RB
(Cittadino e Provincia – Perugia, 11 agosto 2010) – L’Umbria conta 1700 nuclei storici, molti dei quali da salvaguardare, recuperare, valorizzare e ridefinire. Di questo “impegnativo compito”, come lo ha definito l’assessore provinciale di Perugia con delega ai Centri storici, Carlo Antonini la Provincia di Perugia, insieme a Camera di Commercio, associazioni di categoria, Enti pubblici, rappresentanti del settore edile intendono avviare un confronto operativo. Già l’assessore si è messo al lavoro e, in sintonia con il Presidente Marco Vinicio Guasticchi sta tenendo una serie di incontri, l’ultimo dei quali in questi giorni con il presidente della Camera di Commercio Giorgio Mencaroni. “Non ci si deve rassegnare ad avere centri storici spopolati, privi di residenti e non funzionali alle moderne esigenze – ha detto Antonini – c’è bisogno di proposte operative concrete, penso all’utilizzo del patrimonio pubblico che deve essere indirizzato per tipologie di mercato fortemente identitarie dei luoghi. È necessario – ha proseguito – approfondire tematiche legate ai problemi dei centri storici quali la sicurezza, la necessità di avere un maggior numero di residenti, mobilità e parcheggi adeguati. Ma per fare tutto ciò la Provincia non può essere sola, ma al contrario è indispensabile una collaborazione con altri soggetti ed in primo luogo la Regione Umbria. Si tratta dell’inizio di un lavoro – ha tenuto a sottolineare l’assessore - che verrà portato avanti in sinergia con altri soggetti con l’obiettivo di riportare questo argomento all’attenzione generale. Con il recupero dei nostri centri storici – ha concluso Antonini - al tempo stesso si evita per l’intero territorio regionale di andare verso il degrado e visto che si punta molto sulla filiera ambiente, enogastronomia, arte e storia, questo lavoro avrà ricadute positive anche per il settore turistico”.
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