Una minaccia per l'avifauna, come a Pian di Massiano di Perugia - Guasticchi "Ittiogenico, sempre più un'eccellenza"
(Cittadino e Provincia – Magione, 3 settembre ’10) – E’ al Trasimeno l’unico rifugio per tartarughe d’acqua abbandonate. Il Centro ittiogenico di Sant’Arcangelo (Magione), di proprietà della Provincia di Perugia, ospita il primo centro pubblico di recupero per questo animale esotico, originario degli Stati Uniti. Del resto, neppure le testuggini sfuggono al pericolo dell’abbandono, soprattutto quando raggiungono taglie inaspettate ed iniziano a creare qualche inconveniente di troppo ai padroni. E’ stato così per il centinaio di tartarughe delle specie Trachemys scripta elegans, Trachemys scripta scripta, Graptemys kohni ed altre ancora custodite presso il Centro Ittiogenico del Trasimeno. Esemplari rivenuti in laghi e fiumi del territorio umbro dove sono stati precedentemente abbandonati, perchè cresciuti e divenuti ingombranti. “In questo modo – spiega il Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi – la struttura, nata originariamente per la riproduzione di novellame, si specializza utleriormente e si arricchisce di nuove eccellenti funzioni”. “La detenzione di giovani tartarughe acquatiche di varie specie come animali da compagnia è pratica comune – riferisce l’esperto ittiologo della Provincia Mauro Natali - ma spesso l’acquirente non si rende conto della taglia che raggiungono in pochi anni, se allevate correttamente, e dei problemi che ne possono derivare”. E’ purtroppo quindi frequente l’abbandono, ma trattandosi di specie esotiche questo può essere causa di danni ambientali. Nel caso di Trachemys scripta elegans, conosciuta anche come “tartaruga dalle orecchie rosse”, ci troviamo inoltre di fronte a una specie protetta, di cui non è più consentito il libero commercio. L’impegno della Provincia di Perugia, attraverso il personale del Centro ittiogenico, nel prelevare e custodire gli esemplari abbandonati, va avanti da alcuni anni e viene svolto in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato (Ufficio CITES). “Da una attività iniziata quasi casualmente – racconta ancora Natali - dopo il rinvenimento di alcune tartarughe nel lago, ci si è resi conto che con un minimo impegno, grazie alla disponibilità presso il Centro Ittiogenico di strutture, spazi e personale competente, si poteva rendere un servizio importante, perché oltre alla tutela di questi animali si garantiva la salvaguardia degli ambienti naturali dalla sempre negativa introduzione di specie esotiche”. Le tartarughe del Centro vivono in una grande vasca all’aperto nei mesi estivi ed in inverno in una apposita vasca all’interno di una camera coibentata dove, grazie ad un impianto di filtraggio e riciclaggio dell’acqua e ad apposite lampade a raggi infrarossi per il riscaldamento, trascorrono i mesi più freddi. Sono inoltre soggette ad una assistenza veterinaria specializzata periodica per la cura di quelle che inevitabilmente si ammalano o arrivano al Centro con traumi di vario tipo. Animali esotici abbandonati in maniera indiscriminata possono rappresentare un pericolo anche per l’equilibrio dell’ecosistema. E’ ciò che si sta verificando presso il laghetto di Pian di Massiano dove le numerose tartarughe abbandonate rappresentano una seria minaccia per l’avifauna presente (in particolare anatre). Per risolvere questo problema il Comune di Perugia, venuto a conoscenza dell’esperienza maturata presso il Centro ittiogenico, ha chiesto l’intervento della Provincia per il loro recupero. A tal fine si sta mettendo a punto una speciale trappola galleggiante, dotata di una rete, con la quale prelevare le tartarughe nel momento in cui si spostano in cerca di sole. “Tutto queste attività – sostiene Guasticchi – sono rese possibili grazie alle competenze e professionalità che l’Ente sa esprimere. Professionalità che continueranno ad essere impiegate per un ulteriore potenziamento del Centro ittiogenico”.
LAG10041.ET
(Cittadino e Provincia – Magione, 3 settembre ’10) – E’ al Trasimeno l’unico rifugio per tartarughe d’acqua abbandonate. Il Centro ittiogenico di Sant’Arcangelo (Magione), di proprietà della Provincia di Perugia, ospita il primo centro pubblico di recupero per questo animale esotico, originario degli Stati Uniti. Del resto, neppure le testuggini sfuggono al pericolo dell’abbandono, soprattutto quando raggiungono taglie inaspettate ed iniziano a creare qualche inconveniente di troppo ai padroni. E’ stato così per il centinaio di tartarughe delle specie Trachemys scripta elegans, Trachemys scripta scripta, Graptemys kohni ed altre ancora custodite presso il Centro Ittiogenico del Trasimeno. Esemplari rivenuti in laghi e fiumi del territorio umbro dove sono stati precedentemente abbandonati, perchè cresciuti e divenuti ingombranti. “In questo modo – spiega il Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi – la struttura, nata originariamente per la riproduzione di novellame, si specializza utleriormente e si arricchisce di nuove eccellenti funzioni”. “La detenzione di giovani tartarughe acquatiche di varie specie come animali da compagnia è pratica comune – riferisce l’esperto ittiologo della Provincia Mauro Natali - ma spesso l’acquirente non si rende conto della taglia che raggiungono in pochi anni, se allevate correttamente, e dei problemi che ne possono derivare”. E’ purtroppo quindi frequente l’abbandono, ma trattandosi di specie esotiche questo può essere causa di danni ambientali. Nel caso di Trachemys scripta elegans, conosciuta anche come “tartaruga dalle orecchie rosse”, ci troviamo inoltre di fronte a una specie protetta, di cui non è più consentito il libero commercio. L’impegno della Provincia di Perugia, attraverso il personale del Centro ittiogenico, nel prelevare e custodire gli esemplari abbandonati, va avanti da alcuni anni e viene svolto in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato (Ufficio CITES). “Da una attività iniziata quasi casualmente – racconta ancora Natali - dopo il rinvenimento di alcune tartarughe nel lago, ci si è resi conto che con un minimo impegno, grazie alla disponibilità presso il Centro Ittiogenico di strutture, spazi e personale competente, si poteva rendere un servizio importante, perché oltre alla tutela di questi animali si garantiva la salvaguardia degli ambienti naturali dalla sempre negativa introduzione di specie esotiche”. Le tartarughe del Centro vivono in una grande vasca all’aperto nei mesi estivi ed in inverno in una apposita vasca all’interno di una camera coibentata dove, grazie ad un impianto di filtraggio e riciclaggio dell’acqua e ad apposite lampade a raggi infrarossi per il riscaldamento, trascorrono i mesi più freddi. Sono inoltre soggette ad una assistenza veterinaria specializzata periodica per la cura di quelle che inevitabilmente si ammalano o arrivano al Centro con traumi di vario tipo. Animali esotici abbandonati in maniera indiscriminata possono rappresentare un pericolo anche per l’equilibrio dell’ecosistema. E’ ciò che si sta verificando presso il laghetto di Pian di Massiano dove le numerose tartarughe abbandonate rappresentano una seria minaccia per l’avifauna presente (in particolare anatre). Per risolvere questo problema il Comune di Perugia, venuto a conoscenza dell’esperienza maturata presso il Centro ittiogenico, ha chiesto l’intervento della Provincia per il loro recupero. A tal fine si sta mettendo a punto una speciale trappola galleggiante, dotata di una rete, con la quale prelevare le tartarughe nel momento in cui si spostano in cerca di sole. “Tutto queste attività – sostiene Guasticchi – sono rese possibili grazie alle competenze e professionalità che l’Ente sa esprimere. Professionalità che continueranno ad essere impiegate per un ulteriore potenziamento del Centro ittiogenico”.
LAG10041.ET