Ricci "Alle promesse devono seguire i fatti, si deve andare allo stanziamento di somme certe"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 24 settembre ’10) – Occupazione della Galleria della Guinza, prima giornata. In tanti, con i tre Presidenti Marco Vinicio Guasticchi (Provincia di Perugia), Matteo Ricci (Pesaro Urbino) e Roberto Vasai (Arezzo) sono presenti alla manifestazione determinata e clamorosa che “vuole” raggiungere l’obiettivo del completamento della ‘Due Mari’, l’arteria stradale trasversale della penisola ritenuta di estrema importanza per lo sviluppo dell’Italia centrale. Sono presenti parlamentari, governatori, consiglieri e assessori regionali e provinciali di Marche, Toscana e Umbria, Sindaci di molti Comuni del territorio (tra questi Città di Castello, S. Giustino e Citerna con i rispettivi gonfaloni), Presidenti di varie Comunità Montane, sindacati, associazioni di categoria dell’industria, del commercio e dell’artigianato, imprenditori e produttori locali. Tutti aderiscono in massa alla protesta di tre giorni che vedrà i presenti passare la notte nelle tende. Nel piazzale antistante la galleria ce ne sono 4 con circa 30 brandine. I Presidenti e i Sindaci indossano una maglietta bianca con la scritte ‘Guinza 1990 – 2010’ e ‘Ritratto di un’incompiuta’.
L’apertura della manifestazione ha visto gli interventi del Presidente della Provincia di Pesaro Urbino Matteo Ricci, di Perugia Guasticchi, di Arezzo Roberto Vasai, gli Assessori provinciali di Siena e di Grosseto Marco Macchietti e Fernando Pianigiani, del Sindaco di Mercatello sul Metauro Giovanni Pistola, del Presidente della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino in rappresentanza delle CCIAA. Matteo Ricci ha aperto la manifestazione dicendo che, dopo il vertice dei giorni scorsi a Roma con il Sottosegretario alle Infrastrutture Mario Mantovani, la manifestazione va sicuramente avanti “perché – ha detto – alle promesse devono seguire i fatti”. “Tutti insieme dobbiamo ribadire – ha detto Ricci – che è necessario andare allo stanziamento di somme certe. Questa manifestazione proseguirà con altre iniziative finchè l’opera non sarà ultimata. Vogliamo far indignare l’Italia per questo spreco di denaro pubblico e questi ritardi incomprensibili”. “In tanti siamo qui – ha esordito Guasticchi – e tutti in prima linea per difendere i diritti dei cittadini, una unione di forze che vuole smuovere questa ‘empasse’ che impedisce il completamento di un’opera, la Fano Grosseto, che costituisce una grande risorsa per l’Italia centrale, un valore aggiunto che permetterà di volgersi verso l’ulteriore sviluppo di questo territorio di mezzo. Ed è con questa iniziativa che prende concretamente il via il coordinamento degli amministratori dell’Italia Mediana il cui Patto di alleanza fu lanciato proprio a Perugia, nello scorso mese di maggio, dove la richiesta fu quella di un ‘centro federalista e solidale in grado di essere la cerniera per l’unità del Paese’. Il completamento della E 78 costituisce una grande risorsa per il tessuto economico, turistico e culturale, non solo dell’Alta Valle del Tevere, una zona a forte vocazione industriale sicuramente maggiormente penalizzata dalla mancata realizzazione di questa necessaria e strategica infrastruttura, ma dell’intera area centrale della Penisola che continua a soffrire del mancato collegamento dei due corridoi, tirrenico e adriatico. Si tratta di un’opera strategica e necessaria i cui ritardi stanno causando ripercussioni gravi, in particolare sui versanti dell’economia e dell’occupazione”. Tutti d’accordo, anche gli altri intervenuti, sulla necessità di completare l’opera quanto prima e continuare, se necessario, con altre iniziative fino al raggiungimento dell’obiettivo.
Oi10467.GC/PORT.GG
Itinerario E78 Grosseto Fano
L’itinerario E 78 Grosseto Fano prevede il collegamento tra la strada statale “Via Aurelia”, presso Grosseto, e l’autostrada A 14 presso il casello di Fano. L’esigenza di un collegamento trasversale fra i due corridoi longitudinali tirrenico ed adriatico, nasce già alla fine degli anni ’60. A tale periodo risalgono, infatti, alcuni dei progetti di massima redatti per la realizzazione dell’intervento. Il tracciato si sviluppa collegando le città di Grosseto, Siena, Arezzo, l’asse longitudinale costituito dalla E45 presso Città di Castello, la valle del Metauro in provincia di Pesaro e Urbino ed, infine, le città di Urbino e Fano, per una lunghezza totale di circa 270 km, di cui il 63% in Toscana, il 5% in Umbria e il 32% nelle Marche.
Galleria Guinza
La Galleria della Guinza è un traforo stradale a canna unica, completato allo stato grezzo ma non ancora aperto al traffico, situato nell’Appennino umbro-marchigiano, quasi al confine con la Toscana. La sua costruzione rientra nel più ampio progetto di realizzazione della Strada Europea E78, comunemente nota con il nome di Superstrada Fano - Grosseto. Oltre a migliorare notevolmente la viabilità locale, l’infrastruttura costituirebbe il punto nodale di un asse trasversale oggi mancante tra il versante adriatico e quello tirrenico di questa parte dell’Italia centrale. La galleria ha inizio sul versante marchigiano nel territorio del comune di Mercatello sul Metauro (PU), dove il tracciato della costruenda E78, per ora solo impostato, lascia la valle del fiume Metauro per risalire lo stretto canalone del torrente Sant’Antonio, alla sommità del quale in località Guinza a circa 650 metri di quota è situato il portale d’ingresso. Dopo un percorso di 5.960 metri il tunnel termina sul versante umbro in località Parnacciano, nel comune di San Giustino (PG), da dove la strada dovrebbe ridiscendere verso la Val Tiberina. La sua lunghezza ne farebbe il sesto tunnel per estensione in territorio italiano. Il progetto di un traforo a doppia canna attraverso l’Appennino come asse portante della nuova superstrada Fano - Grosseto risale agli anni ottanta. I lavori per lo scavo del primo tubo, costati circa 500 miliardi di lire, sono iniziati negli anni novanta e si sono conclusi nel 2004. Da allora i cantieri si sono interrotti a causa dei finanziamenti mancanti per la costruzione del secondo tubo e di indecisioni riguardo al tracciato di collegamento con la Strada europea E45 sul versante umbro. Negli ultimi mesi del 2009 tuttavia il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ha promesso la ripresa dei lavori in tempi brevi. Una volta completata, l’opera assicurerà un collegamento veloce tra Marche e Toscana, prendendo il posto dell’attuale e meno agevole percorso culminante nel valico di Bocca Trabaria a 1.049 metri di quota, il quale presenta caratteristiche di strada di montagna.
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(Cittadino e Provincia – Perugia, 24 settembre ’10) – Occupazione della Galleria della Guinza, prima giornata. In tanti, con i tre Presidenti Marco Vinicio Guasticchi (Provincia di Perugia), Matteo Ricci (Pesaro Urbino) e Roberto Vasai (Arezzo) sono presenti alla manifestazione determinata e clamorosa che “vuole” raggiungere l’obiettivo del completamento della ‘Due Mari’, l’arteria stradale trasversale della penisola ritenuta di estrema importanza per lo sviluppo dell’Italia centrale. Sono presenti parlamentari, governatori, consiglieri e assessori regionali e provinciali di Marche, Toscana e Umbria, Sindaci di molti Comuni del territorio (tra questi Città di Castello, S. Giustino e Citerna con i rispettivi gonfaloni), Presidenti di varie Comunità Montane, sindacati, associazioni di categoria dell’industria, del commercio e dell’artigianato, imprenditori e produttori locali. Tutti aderiscono in massa alla protesta di tre giorni che vedrà i presenti passare la notte nelle tende. Nel piazzale antistante la galleria ce ne sono 4 con circa 30 brandine. I Presidenti e i Sindaci indossano una maglietta bianca con la scritte ‘Guinza 1990 – 2010’ e ‘Ritratto di un’incompiuta’.
L’apertura della manifestazione ha visto gli interventi del Presidente della Provincia di Pesaro Urbino Matteo Ricci, di Perugia Guasticchi, di Arezzo Roberto Vasai, gli Assessori provinciali di Siena e di Grosseto Marco Macchietti e Fernando Pianigiani, del Sindaco di Mercatello sul Metauro Giovanni Pistola, del Presidente della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino in rappresentanza delle CCIAA. Matteo Ricci ha aperto la manifestazione dicendo che, dopo il vertice dei giorni scorsi a Roma con il Sottosegretario alle Infrastrutture Mario Mantovani, la manifestazione va sicuramente avanti “perché – ha detto – alle promesse devono seguire i fatti”. “Tutti insieme dobbiamo ribadire – ha detto Ricci – che è necessario andare allo stanziamento di somme certe. Questa manifestazione proseguirà con altre iniziative finchè l’opera non sarà ultimata. Vogliamo far indignare l’Italia per questo spreco di denaro pubblico e questi ritardi incomprensibili”. “In tanti siamo qui – ha esordito Guasticchi – e tutti in prima linea per difendere i diritti dei cittadini, una unione di forze che vuole smuovere questa ‘empasse’ che impedisce il completamento di un’opera, la Fano Grosseto, che costituisce una grande risorsa per l’Italia centrale, un valore aggiunto che permetterà di volgersi verso l’ulteriore sviluppo di questo territorio di mezzo. Ed è con questa iniziativa che prende concretamente il via il coordinamento degli amministratori dell’Italia Mediana il cui Patto di alleanza fu lanciato proprio a Perugia, nello scorso mese di maggio, dove la richiesta fu quella di un ‘centro federalista e solidale in grado di essere la cerniera per l’unità del Paese’. Il completamento della E 78 costituisce una grande risorsa per il tessuto economico, turistico e culturale, non solo dell’Alta Valle del Tevere, una zona a forte vocazione industriale sicuramente maggiormente penalizzata dalla mancata realizzazione di questa necessaria e strategica infrastruttura, ma dell’intera area centrale della Penisola che continua a soffrire del mancato collegamento dei due corridoi, tirrenico e adriatico. Si tratta di un’opera strategica e necessaria i cui ritardi stanno causando ripercussioni gravi, in particolare sui versanti dell’economia e dell’occupazione”. Tutti d’accordo, anche gli altri intervenuti, sulla necessità di completare l’opera quanto prima e continuare, se necessario, con altre iniziative fino al raggiungimento dell’obiettivo.
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Itinerario E78 Grosseto Fano
L’itinerario E 78 Grosseto Fano prevede il collegamento tra la strada statale “Via Aurelia”, presso Grosseto, e l’autostrada A 14 presso il casello di Fano. L’esigenza di un collegamento trasversale fra i due corridoi longitudinali tirrenico ed adriatico, nasce già alla fine degli anni ’60. A tale periodo risalgono, infatti, alcuni dei progetti di massima redatti per la realizzazione dell’intervento. Il tracciato si sviluppa collegando le città di Grosseto, Siena, Arezzo, l’asse longitudinale costituito dalla E45 presso Città di Castello, la valle del Metauro in provincia di Pesaro e Urbino ed, infine, le città di Urbino e Fano, per una lunghezza totale di circa 270 km, di cui il 63% in Toscana, il 5% in Umbria e il 32% nelle Marche.
Galleria Guinza
La Galleria della Guinza è un traforo stradale a canna unica, completato allo stato grezzo ma non ancora aperto al traffico, situato nell’Appennino umbro-marchigiano, quasi al confine con la Toscana. La sua costruzione rientra nel più ampio progetto di realizzazione della Strada Europea E78, comunemente nota con il nome di Superstrada Fano - Grosseto. Oltre a migliorare notevolmente la viabilità locale, l’infrastruttura costituirebbe il punto nodale di un asse trasversale oggi mancante tra il versante adriatico e quello tirrenico di questa parte dell’Italia centrale. La galleria ha inizio sul versante marchigiano nel territorio del comune di Mercatello sul Metauro (PU), dove il tracciato della costruenda E78, per ora solo impostato, lascia la valle del fiume Metauro per risalire lo stretto canalone del torrente Sant’Antonio, alla sommità del quale in località Guinza a circa 650 metri di quota è situato il portale d’ingresso. Dopo un percorso di 5.960 metri il tunnel termina sul versante umbro in località Parnacciano, nel comune di San Giustino (PG), da dove la strada dovrebbe ridiscendere verso la Val Tiberina. La sua lunghezza ne farebbe il sesto tunnel per estensione in territorio italiano. Il progetto di un traforo a doppia canna attraverso l’Appennino come asse portante della nuova superstrada Fano - Grosseto risale agli anni ottanta. I lavori per lo scavo del primo tubo, costati circa 500 miliardi di lire, sono iniziati negli anni novanta e si sono conclusi nel 2004. Da allora i cantieri si sono interrotti a causa dei finanziamenti mancanti per la costruzione del secondo tubo e di indecisioni riguardo al tracciato di collegamento con la Strada europea E45 sul versante umbro. Negli ultimi mesi del 2009 tuttavia il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ha promesso la ripresa dei lavori in tempi brevi. Una volta completata, l’opera assicurerà un collegamento veloce tra Marche e Toscana, prendendo il posto dell’attuale e meno agevole percorso culminante nel valico di Bocca Trabaria a 1.049 metri di quota, il quale presenta caratteristiche di strada di montagna.
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