Guasticchi "Queste ri-costruzioni sono la dimostrazione dell'ingegno umbro che abbatte la crisi economica e le barriere geografiche"
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 7 dicembre 2010 – “Non sono copie, ma delle ricostruzioni talmente fedeli che ne fanno delle opere d’arti in grado di sostituire alla perfezione quei capolavori senza tempo che non possono essere spostati dai musei di origine per questioni anche di sicurezza”: è questo il giudizio che Vittoria Garibaldi, docente e soprintendente ai beni culturali, ha dato nel corso dell’apertura della mostra sull’opere del Rinascimento italiano ricreate perfettamente dalla Bottega Artigiana Tifernate di Città di Castello e che saranno esposte dal 6 dicembre al 27 febbraio nelle sale del centro espositivo della Rocca Paolina di Perugia. Le ricostruzioni della Bottega Tifernate hanno ottenuto il consenso degli esperti del Vaticano, hanno incantato i visitatori di Seul in Corea del Sud e presto anche quelli di San Francisco dove verrà realizzata una “porziuncola” in onore di San Francesco di Assisi. Le opere in mostra – realizzate dallo Studio Lazzari – sono in tutto 45 e in molti casi sono maestose come le originali: Diciassette arrivano in prestito dal Castello Estense di Ferrara che riproducono le stanze private del principe Alfonso I con le opere Dosso Dossi, Giovanni Bellini e Tiziano. La rassegna propone, poi, altre vent’otto opere di Giotto, Neri di Bicci, Benozzo Gozzoli, Perugino, Raffaello, Pinturicchio, Piero della Francesca, Beato Angelico, Simone Martini, Ghirlandaio e Leonardo.
La famiglia Lazzari ha raggiunto l’eccellenza nella ricostruzione dei grandi classici attraverso una tecnica, da loro brevettata e sperimentata dagli anni 90, che è stata ribattezzata pictografica. Alla presentazione della mostra hanno partecipato il presidente della Giunta provinciale, Marco Vinicio Guasticchi, l’assessore provinciale alla cultura Donatella Porzi e la soprintendente per i Beni storici e artistici dell’Umbria Vittoria Garibaldi e il direttore del Castello Estense di Ferrara, Marco Borella. “Questi capolavori sono la dimostrazione – ha spiegato il Presidente Guasticchi – che esistono in Umbria degli artigiani che riescono ad investire in nuove tecniche rischiando tutto nel mercato privato, senza dover ricorrere sempre ai piccoli o grandi appalti del pubblico. Lo studio Lazzari è la punta di questo movimento che non conosce crisi economica. Cioè nuovi passaggi di quelle tele e di quegli affreschi nel ciclo produttivo di un'azienda di Città di Castello, dalla preparazione della 'base' per il dipinto alla più sublime cura storico-artistica delle operazioni di 'fissazione' del capolavoro su di essa: colori, figure, prospettive con cui il gusto e la perizia della 'bottega' di oggi ridanno vita alle 'botteghe' fiorite, secoli fa, intorno ai maestri”.
“L'esposizione della Bottega Artigiana Tifernate” sottolinea l'assessore alle Attività culturali Donatella Porzi “resterà aperta fino alla fine del mese di febbraio 2011, a testimonianza del significato che la Provincia di Perugia ha inteso attribuirle. Sicuramente, in partenza, essa è per noi 'la mostra di Natale', per l'impatto emotivo 'caldo' e le suggestioni della tradizione che incorpora. Poi, però, estendendosi nel periodo iniziale dell'anno, essa resterà a disposizione di un pubblico diverso da quello natalizio: il laboratorio ricreato nelle sale del Cerp, in particolare, sarà attivo per quanti vorranno entrare nella linea produttiva della Bottega Tifernate e capire come l'artigianato e l'arte cooperano nel produrre oggetti che sfidano apertamente la cultura del 'virtuale' da cui oggi siamo circondati”.
CL10209.NB
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 7 dicembre 2010 – “Non sono copie, ma delle ricostruzioni talmente fedeli che ne fanno delle opere d’arti in grado di sostituire alla perfezione quei capolavori senza tempo che non possono essere spostati dai musei di origine per questioni anche di sicurezza”: è questo il giudizio che Vittoria Garibaldi, docente e soprintendente ai beni culturali, ha dato nel corso dell’apertura della mostra sull’opere del Rinascimento italiano ricreate perfettamente dalla Bottega Artigiana Tifernate di Città di Castello e che saranno esposte dal 6 dicembre al 27 febbraio nelle sale del centro espositivo della Rocca Paolina di Perugia. Le ricostruzioni della Bottega Tifernate hanno ottenuto il consenso degli esperti del Vaticano, hanno incantato i visitatori di Seul in Corea del Sud e presto anche quelli di San Francisco dove verrà realizzata una “porziuncola” in onore di San Francesco di Assisi. Le opere in mostra – realizzate dallo Studio Lazzari – sono in tutto 45 e in molti casi sono maestose come le originali: Diciassette arrivano in prestito dal Castello Estense di Ferrara che riproducono le stanze private del principe Alfonso I con le opere Dosso Dossi, Giovanni Bellini e Tiziano. La rassegna propone, poi, altre vent’otto opere di Giotto, Neri di Bicci, Benozzo Gozzoli, Perugino, Raffaello, Pinturicchio, Piero della Francesca, Beato Angelico, Simone Martini, Ghirlandaio e Leonardo.
La famiglia Lazzari ha raggiunto l’eccellenza nella ricostruzione dei grandi classici attraverso una tecnica, da loro brevettata e sperimentata dagli anni 90, che è stata ribattezzata pictografica. Alla presentazione della mostra hanno partecipato il presidente della Giunta provinciale, Marco Vinicio Guasticchi, l’assessore provinciale alla cultura Donatella Porzi e la soprintendente per i Beni storici e artistici dell’Umbria Vittoria Garibaldi e il direttore del Castello Estense di Ferrara, Marco Borella. “Questi capolavori sono la dimostrazione – ha spiegato il Presidente Guasticchi – che esistono in Umbria degli artigiani che riescono ad investire in nuove tecniche rischiando tutto nel mercato privato, senza dover ricorrere sempre ai piccoli o grandi appalti del pubblico. Lo studio Lazzari è la punta di questo movimento che non conosce crisi economica. Cioè nuovi passaggi di quelle tele e di quegli affreschi nel ciclo produttivo di un'azienda di Città di Castello, dalla preparazione della 'base' per il dipinto alla più sublime cura storico-artistica delle operazioni di 'fissazione' del capolavoro su di essa: colori, figure, prospettive con cui il gusto e la perizia della 'bottega' di oggi ridanno vita alle 'botteghe' fiorite, secoli fa, intorno ai maestri”.
“L'esposizione della Bottega Artigiana Tifernate” sottolinea l'assessore alle Attività culturali Donatella Porzi “resterà aperta fino alla fine del mese di febbraio 2011, a testimonianza del significato che la Provincia di Perugia ha inteso attribuirle. Sicuramente, in partenza, essa è per noi 'la mostra di Natale', per l'impatto emotivo 'caldo' e le suggestioni della tradizione che incorpora. Poi, però, estendendosi nel periodo iniziale dell'anno, essa resterà a disposizione di un pubblico diverso da quello natalizio: il laboratorio ricreato nelle sale del Cerp, in particolare, sarà attivo per quanti vorranno entrare nella linea produttiva della Bottega Tifernate e capire come l'artigianato e l'arte cooperano nel produrre oggetti che sfidano apertamente la cultura del 'virtuale' da cui oggi siamo circondati”.
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